tania79
09-11-06, 09:08 AM
ieri non ho inserito anche questa razza che secondo me è splendida perchè ero erroneamente convinta che norvegese e maine coon fossero la stessa razza.....si vede che non ci capisco nulla di gatti...il motivo per cui apro queste discussioni è perchè spero che invece voi gattofili ne sappiate moltissimo, dandomi il modo di conoscere meglio questi splendidi animali
STORIA
Su questa razza non si hanno certezze circa le sue origini, ma di fatto viene universalmente considerato il gatto sacro degli antichi vichinghi. Erano gatti che accompagnavano i marinai durante le navigazioni per proteggere le stive dagli assalti dei topi. Sbarcarono in Inghilterra, Francia,Sicilia e America settentrionale. Comunque la prima data storicamente certa sul gatto delle foreste norvegesi è il 1599, quando Peter Clauson Friis, prete e naturalista norvegese, lo classificò per la prima volta. Era allora considerato una specie di lince, grazie anche alle molte analogie somatiche e comportamentali. E' però solo nel 1841 con la pubblicazione dell'opera Favole popolari norvegesi di Asbjornsen e Moe che il gatto delle foreste entra a far parte del patrimonio letterario e culturale norvegese. Il gatto delle foreste norvegesi ha sviluppato caratteristiche uniche nel mondo felino. Con il tempo, l'allevamento selettivo ha solo esaltato le caratteristiche morfologiche naturali del gatto e ha voluto ridare alla razza originale identità. La selezione,allungando il corpo,la coda e il muso,lo ha anche ben differenziato dalle razze (come il maine coon e l'angora) con le quali veniva spesso confuso. Il Norvegese diventa una realtà importante quando viene ufficialmente riconosciuto in patria alla fine degli anni Trenta. Allora, però, l' Europa stava entrando in uno dei suoi periodi più travagliati e anche lo sviluppo di questa razza non fu facilissimo. La chiusura delle frontiere, e la scelta di sottoporre a quarantena gli animali in entrata e in uscita dalla Scandinavia, impedirono la divulgazione e lo scambio di notizie su questi gatti. L'isolamento determinò un progressivo impoverimento del patrimonio genetico della razza, che negli anni Cinquanta subì un vero e proprio tracollo. Fra gli anni Sessanta e Settanta, fu creato il primo club di razza che riuscì a promuovere pienamente lo sviluppo e la conoscenza del Norvegese. In quel periodo fu determinata una coppia di Skogkatt "puri", Pippa e Truls che venne eletta capostipite. Fu la prima a essere iscritta al Libro Origini in Norvegia. Gli allevatori hanno tirato un sospiro di sollievo quando, nel 1974,nacquero i primi cuccioli e fu avviato il programma di selezione, per ottenere il riconoscimento della FIF. Il Norvegese delle foreste è entrato nel novero delle razze domestiche nel 1977. In Italia il Norvegese venne importato negli anni Ottanta da Elena Scorta.
CARATTERE
Si affeziona molto all'uomo,ama stare in compagnia. E' tranquillo e silenzioso,non richiede attenzioni eccessive. Ama molto la vita all'aria aperta ed è dotato di un folto sottopelo che lo isola bene dal caldo e dal freddo. Possiede una forte vitalità e,se può muoversi all'aria aperta è un buon cacciatore. Si adatta bene anche alla vita d'appartamento. E' un gatto molto indipendente che sa sbrigarsela in ogni occasione e mal sopporta intrusioni ed imposizioni. Occorre quindi che il suo padrone ideale sia una persona serena ed equilibrata amante e rispettosa dell'altrui personalità Come tutti i gatti dal carattere importante ,il Norvegese,usa 'marcare' il proprio padrone,lasciargli il suo odore e nello stesso tempo raccogliere tutte le informazioni che questo porta dall'esterno. Per questo motivo è facile trovarlo sulle scrivanie,sulle mensole ,sui tavoli sempre pronto a un 'testa a testa'. Quando non gli è possibile si rizza in punta di piedi e saltella nel tentativo di un 'faccia a faccia '; non riuscendoci si accontenta di strofinarsi voluttuosamente con la coda e con tutto il suo corpo,contro le gambe del suo padrone. Ama giocare all'infinito,i cuccioli ma anche gli adulti sono davvero instancabili,difficilmente resistono a una pallina in movimento ,alla svolazzare di una piuma e,in mancanza di un gioco, se lo inventano:una foglia o anche un pulviscolo potrebbero improvvisamente diventare una preda interessante ,allora potrebbe anche scendere dal suo trono per dedicarsi alle sue attività ludiche preferite.
CURE
Il pelo del Norvegese è davvero eccezionale: difficilmente si annoda ma deve essere spazzolato e pettinato con cura nel periodo della muta, in modo da evitare che il mantello si infeltrisca e che lo stesso gatto, durante le fasi di pulizia, ingurgiti il pelo in eccesso. Quindi in questo periodo (settembre) è indispensabile spazzolarlo e pettinarlo 2 volte al giorno. Nel resto dell'anno, invece, la particolare tessitura del pelo rende tutto più facile. Basterà dargli una bella spazzolata una volta alla settimana e avrà un mantello sontuoso e una pelliccia vaporosa. Solo i gatti da esposizione hanno bisogno di una toelettatura più approfondita e, magari, di un bagno se hanno il mantello chiaro. Il bagno è meglio farlo una settimana prima della mostra in questo modo la pelliccia riprenderà il suo aspetto vaporoso e naturale. E' un gatto che ha uno sviluppo lento che si completa intorno ai 4-5 anni è non ha particolari problemi di salute. Può soffrire di allergie alimentari ( alcuni soggetti non tollerano il riso): per curarlo sarà sufficiente eliminare l'alimento dalla dieta.
ALIMENTAZIONE
Essendo un buon cacciatore e un buon pescatore, è in grado di procurarsi il cibo anche da solo. I suoi cibi preferiti sono carne e pesce, ma anche croccantini per integrare la dieta. Essendo un gatto vitale e sempre in movimento ha bisogno di una dieta varia e ben equilibrata. Un gatto adulto che arriva a pesare 7 kg mangia circa 450-550 g di cibo umido al giorno. La razione diminuisce se la dieta è a base di cibo secco. Lasciare sempre a disposizione del gatto dell'acqua fresca da bere. Evitare il riso.
RIPRODUZIONE
La femmina completa lo sviluppo sessuale intorno ai 10 mesi di età Il maschio può riprodursi dai 10-12 mesi. La gestazione dura 60 giorni. Le cucciolate sono in genere composte da 4-5 gattini. Gravidanza e parto,come per tutti gli animali che non hanno subito forti pressioni selettive da parte dell'uomo,vengono portati a termine senza alcun problema. Sono madri molto affettuose,attente e molto abili nell'educare i cuccioli alla pulizia e alla caccia. Lo svezzamento che avviene solitamente intorno ai 30-35 giorni,pur essendo un momento delicato nella vita dei cuccioli,avviene solitamente,proprio per la loro natura,senza alcun problema.
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STORIA
Su questa razza non si hanno certezze circa le sue origini, ma di fatto viene universalmente considerato il gatto sacro degli antichi vichinghi. Erano gatti che accompagnavano i marinai durante le navigazioni per proteggere le stive dagli assalti dei topi. Sbarcarono in Inghilterra, Francia,Sicilia e America settentrionale. Comunque la prima data storicamente certa sul gatto delle foreste norvegesi è il 1599, quando Peter Clauson Friis, prete e naturalista norvegese, lo classificò per la prima volta. Era allora considerato una specie di lince, grazie anche alle molte analogie somatiche e comportamentali. E' però solo nel 1841 con la pubblicazione dell'opera Favole popolari norvegesi di Asbjornsen e Moe che il gatto delle foreste entra a far parte del patrimonio letterario e culturale norvegese. Il gatto delle foreste norvegesi ha sviluppato caratteristiche uniche nel mondo felino. Con il tempo, l'allevamento selettivo ha solo esaltato le caratteristiche morfologiche naturali del gatto e ha voluto ridare alla razza originale identità. La selezione,allungando il corpo,la coda e il muso,lo ha anche ben differenziato dalle razze (come il maine coon e l'angora) con le quali veniva spesso confuso. Il Norvegese diventa una realtà importante quando viene ufficialmente riconosciuto in patria alla fine degli anni Trenta. Allora, però, l' Europa stava entrando in uno dei suoi periodi più travagliati e anche lo sviluppo di questa razza non fu facilissimo. La chiusura delle frontiere, e la scelta di sottoporre a quarantena gli animali in entrata e in uscita dalla Scandinavia, impedirono la divulgazione e lo scambio di notizie su questi gatti. L'isolamento determinò un progressivo impoverimento del patrimonio genetico della razza, che negli anni Cinquanta subì un vero e proprio tracollo. Fra gli anni Sessanta e Settanta, fu creato il primo club di razza che riuscì a promuovere pienamente lo sviluppo e la conoscenza del Norvegese. In quel periodo fu determinata una coppia di Skogkatt "puri", Pippa e Truls che venne eletta capostipite. Fu la prima a essere iscritta al Libro Origini in Norvegia. Gli allevatori hanno tirato un sospiro di sollievo quando, nel 1974,nacquero i primi cuccioli e fu avviato il programma di selezione, per ottenere il riconoscimento della FIF. Il Norvegese delle foreste è entrato nel novero delle razze domestiche nel 1977. In Italia il Norvegese venne importato negli anni Ottanta da Elena Scorta.
CARATTERE
Si affeziona molto all'uomo,ama stare in compagnia. E' tranquillo e silenzioso,non richiede attenzioni eccessive. Ama molto la vita all'aria aperta ed è dotato di un folto sottopelo che lo isola bene dal caldo e dal freddo. Possiede una forte vitalità e,se può muoversi all'aria aperta è un buon cacciatore. Si adatta bene anche alla vita d'appartamento. E' un gatto molto indipendente che sa sbrigarsela in ogni occasione e mal sopporta intrusioni ed imposizioni. Occorre quindi che il suo padrone ideale sia una persona serena ed equilibrata amante e rispettosa dell'altrui personalità Come tutti i gatti dal carattere importante ,il Norvegese,usa 'marcare' il proprio padrone,lasciargli il suo odore e nello stesso tempo raccogliere tutte le informazioni che questo porta dall'esterno. Per questo motivo è facile trovarlo sulle scrivanie,sulle mensole ,sui tavoli sempre pronto a un 'testa a testa'. Quando non gli è possibile si rizza in punta di piedi e saltella nel tentativo di un 'faccia a faccia '; non riuscendoci si accontenta di strofinarsi voluttuosamente con la coda e con tutto il suo corpo,contro le gambe del suo padrone. Ama giocare all'infinito,i cuccioli ma anche gli adulti sono davvero instancabili,difficilmente resistono a una pallina in movimento ,alla svolazzare di una piuma e,in mancanza di un gioco, se lo inventano:una foglia o anche un pulviscolo potrebbero improvvisamente diventare una preda interessante ,allora potrebbe anche scendere dal suo trono per dedicarsi alle sue attività ludiche preferite.
CURE
Il pelo del Norvegese è davvero eccezionale: difficilmente si annoda ma deve essere spazzolato e pettinato con cura nel periodo della muta, in modo da evitare che il mantello si infeltrisca e che lo stesso gatto, durante le fasi di pulizia, ingurgiti il pelo in eccesso. Quindi in questo periodo (settembre) è indispensabile spazzolarlo e pettinarlo 2 volte al giorno. Nel resto dell'anno, invece, la particolare tessitura del pelo rende tutto più facile. Basterà dargli una bella spazzolata una volta alla settimana e avrà un mantello sontuoso e una pelliccia vaporosa. Solo i gatti da esposizione hanno bisogno di una toelettatura più approfondita e, magari, di un bagno se hanno il mantello chiaro. Il bagno è meglio farlo una settimana prima della mostra in questo modo la pelliccia riprenderà il suo aspetto vaporoso e naturale. E' un gatto che ha uno sviluppo lento che si completa intorno ai 4-5 anni è non ha particolari problemi di salute. Può soffrire di allergie alimentari ( alcuni soggetti non tollerano il riso): per curarlo sarà sufficiente eliminare l'alimento dalla dieta.
ALIMENTAZIONE
Essendo un buon cacciatore e un buon pescatore, è in grado di procurarsi il cibo anche da solo. I suoi cibi preferiti sono carne e pesce, ma anche croccantini per integrare la dieta. Essendo un gatto vitale e sempre in movimento ha bisogno di una dieta varia e ben equilibrata. Un gatto adulto che arriva a pesare 7 kg mangia circa 450-550 g di cibo umido al giorno. La razione diminuisce se la dieta è a base di cibo secco. Lasciare sempre a disposizione del gatto dell'acqua fresca da bere. Evitare il riso.
RIPRODUZIONE
La femmina completa lo sviluppo sessuale intorno ai 10 mesi di età Il maschio può riprodursi dai 10-12 mesi. La gestazione dura 60 giorni. Le cucciolate sono in genere composte da 4-5 gattini. Gravidanza e parto,come per tutti gli animali che non hanno subito forti pressioni selettive da parte dell'uomo,vengono portati a termine senza alcun problema. Sono madri molto affettuose,attente e molto abili nell'educare i cuccioli alla pulizia e alla caccia. Lo svezzamento che avviene solitamente intorno ai 30-35 giorni,pur essendo un momento delicato nella vita dei cuccioli,avviene solitamente,proprio per la loro natura,senza alcun problema.
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