tania79
08-11-06, 10:53 AM
Che cos’è un ragdoll?
Volendo rispondere a questa domanda, semplice ma nello stesso tempo complessa, potrei dirvi che il ragdoll è un compagno per la vita. E’ un gattone dolce, stracoccolone ed infinitamente buono. Il loro nome deriva dalla loro innata fiducia nei confronti dei loro amici umani (ragdoll= bambole di pezza). I ragdoll infatti come presi in braccio si abbandonano completamente alle coccole…come fossero un tenero peluche. Tale e tanto è il suo affetto per l’uomo che, come sente il contatto con un essere umano, si rilassa e si abbandona. Grazie al loro carattere docile e coccolone vengono spesso inseriti in programmi di pet-terapy con bambini o anziani. Il ragdoll vive perfettamente ( e preferibilmente) in casa, non graffia, non sporca e si affeziona a tutta la famiglia. Ideale per i bambini, che trovano in lui un instancabile compagno di giochi ed un amico affezionato e sincero. E’ un tenero cucciolo con cui si può condividere ogni momento della giornata, un animale che si adatta al ritmo e alle abitudini e perché no…qualche volta anche ai vizi e ai difetti del suo proprietario.
La storia
L’origine di questa meravigliosa razza felina è attorniata da leggende e misteri. Il ragdoll sicuramente “nasce” in America all’inizio degli anni 60 grazie al lavoro di un’allevatrice: la misteriosa ed eccentrica Ann Baker. Tutto ciò che ci è dato sapere, sul come e perché sia nata questa nuova meravigliosa razza, viene esclusivamente dalle testimonianze dell’allevatrice. Un po’ per attitudine personale, un po’ per abile strategia di marketing (i ragdoll sono infatti una razza “brevettata”) la signora Baker creò un alone di mistero e magia intorno alle sue creature. Nel corso degli anni, tra racconti improbabili, smentite e nuove ulteriori rivelazioni si è creata la leggenda. Così come altri ce l’hanno raccontata, noi la raccontiamo a voi….. Secondo le bizzarre affermazioni di Ann Baker il primi Ragdoll nacquero, nel 1963 a Riverside in California. La signora raccontò che una gatta bianca di nome Josephine, dal carattere piuttosto schivo e indipendente, girovagava intorno alla sua casa. Un giorno Josephine fu investita da un’auto e riportò gravi lesioni craniche; curata dalla Baker guarì perfettamente. Tornata sana, la gatta riprese ad accoppiarsi regolarmente, ma con una differenza: i cuccioli nati dopo l’incidente avevano un carattere mite, socievole ed erano estremamente morbidi. Si narra che dalla prima cucciolata post-incidente nacquero 4 gattini; due erano neri e 2 erano colorpoint; I due gattini colorpoint (di cui esiste un rarissimo filmato) sono i bis-bis-nonni di tutti i Ragdoll che tanto amiamo. Nonostante tali affermazioni “fantasiose” esperti di genetica stabilirono che in realtà la Baker fece un lungo lavoro di selezione, “costruendo” in pochi anni la nuova razza. Sembra probabile che i primi ragdoll nacquero dall’incrocio della mite Josephine (nativa americana bianca) con un gatto colorpoint. Ancora oggi non si conosce chiaramente il papà dei Ragdolls, anche se, dallo studio dei pedigree, si suppone sia un Persiano Himalaiano o un Burmese. Una forte selezione, effettuata con incroci tra consagunei, portò nel corso degli anni ad avere un patrimonio genetico stabile e ben definito. Nel 1975 la Baker (unica nella storia dell’allevamento felino) brevettò i suoi gatti con il nome di “Ragdoll” e chiamò il suo allevamento “Raggedy Ann Ragdolls”. La leggenda racconta inoltre che quando Josephine morì lasciò in eredità alla Baker i tre ragdoll essenziali per la dinastia di tutti i ragdoll esistenti; Daddy Warbucks, capostipite della varietà mitted (che condensava per Ann l’originale look della razza), Buck Wheat, che diede origine alla varietà colorpoint e una femmina bicolore. Si poterebbe poi narrare ancora molto, sui colori originariamente selezionati o sul carattere dei primi Ragdoll….ma questa è un’altra storia.
Immagine:
https://www.inseparabile.it/public/forum/tania79/2006118115344_ragdoll.jpg
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Volendo rispondere a questa domanda, semplice ma nello stesso tempo complessa, potrei dirvi che il ragdoll è un compagno per la vita. E’ un gattone dolce, stracoccolone ed infinitamente buono. Il loro nome deriva dalla loro innata fiducia nei confronti dei loro amici umani (ragdoll= bambole di pezza). I ragdoll infatti come presi in braccio si abbandonano completamente alle coccole…come fossero un tenero peluche. Tale e tanto è il suo affetto per l’uomo che, come sente il contatto con un essere umano, si rilassa e si abbandona. Grazie al loro carattere docile e coccolone vengono spesso inseriti in programmi di pet-terapy con bambini o anziani. Il ragdoll vive perfettamente ( e preferibilmente) in casa, non graffia, non sporca e si affeziona a tutta la famiglia. Ideale per i bambini, che trovano in lui un instancabile compagno di giochi ed un amico affezionato e sincero. E’ un tenero cucciolo con cui si può condividere ogni momento della giornata, un animale che si adatta al ritmo e alle abitudini e perché no…qualche volta anche ai vizi e ai difetti del suo proprietario.
La storia
L’origine di questa meravigliosa razza felina è attorniata da leggende e misteri. Il ragdoll sicuramente “nasce” in America all’inizio degli anni 60 grazie al lavoro di un’allevatrice: la misteriosa ed eccentrica Ann Baker. Tutto ciò che ci è dato sapere, sul come e perché sia nata questa nuova meravigliosa razza, viene esclusivamente dalle testimonianze dell’allevatrice. Un po’ per attitudine personale, un po’ per abile strategia di marketing (i ragdoll sono infatti una razza “brevettata”) la signora Baker creò un alone di mistero e magia intorno alle sue creature. Nel corso degli anni, tra racconti improbabili, smentite e nuove ulteriori rivelazioni si è creata la leggenda. Così come altri ce l’hanno raccontata, noi la raccontiamo a voi….. Secondo le bizzarre affermazioni di Ann Baker il primi Ragdoll nacquero, nel 1963 a Riverside in California. La signora raccontò che una gatta bianca di nome Josephine, dal carattere piuttosto schivo e indipendente, girovagava intorno alla sua casa. Un giorno Josephine fu investita da un’auto e riportò gravi lesioni craniche; curata dalla Baker guarì perfettamente. Tornata sana, la gatta riprese ad accoppiarsi regolarmente, ma con una differenza: i cuccioli nati dopo l’incidente avevano un carattere mite, socievole ed erano estremamente morbidi. Si narra che dalla prima cucciolata post-incidente nacquero 4 gattini; due erano neri e 2 erano colorpoint; I due gattini colorpoint (di cui esiste un rarissimo filmato) sono i bis-bis-nonni di tutti i Ragdoll che tanto amiamo. Nonostante tali affermazioni “fantasiose” esperti di genetica stabilirono che in realtà la Baker fece un lungo lavoro di selezione, “costruendo” in pochi anni la nuova razza. Sembra probabile che i primi ragdoll nacquero dall’incrocio della mite Josephine (nativa americana bianca) con un gatto colorpoint. Ancora oggi non si conosce chiaramente il papà dei Ragdolls, anche se, dallo studio dei pedigree, si suppone sia un Persiano Himalaiano o un Burmese. Una forte selezione, effettuata con incroci tra consagunei, portò nel corso degli anni ad avere un patrimonio genetico stabile e ben definito. Nel 1975 la Baker (unica nella storia dell’allevamento felino) brevettò i suoi gatti con il nome di “Ragdoll” e chiamò il suo allevamento “Raggedy Ann Ragdolls”. La leggenda racconta inoltre che quando Josephine morì lasciò in eredità alla Baker i tre ragdoll essenziali per la dinastia di tutti i ragdoll esistenti; Daddy Warbucks, capostipite della varietà mitted (che condensava per Ann l’originale look della razza), Buck Wheat, che diede origine alla varietà colorpoint e una femmina bicolore. Si poterebbe poi narrare ancora molto, sui colori originariamente selezionati o sul carattere dei primi Ragdoll….ma questa è un’altra storia.
Immagine:
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