sandy
12-06-06, 01:05 PM
LAV: SANGUINARIA "GARA DI CACCIA" SU CONIGLI IN SICILIA
12 giu 06
Protesta lo scorso fine settimana.
12 giugno 2006 - Con l'incredibile patrocinio della Provincia di Agrigento, si svolge a Racalmuto (AG) una "gara di caccia a squadre di tre cacciatori": vengono liberati diversi conigli che i cacciatori faranno inseguire dai propri cani per poi ucciderli a fucilate; vince la squadra che ne abbatte di piu'.
La LAV giudica tale manifestazione un'assurda barbarie, una gara sanguinaria intollerabile e per questo stamani ha inviato una formale richiesta di annullamento alla Procura della Repubblica di Agrigento ed ai Carabinieri di Racalmuto, ravvisando l'illegittimita' della manifestazione. Secondo l'ufficio 'fauna' della LAV, infatti, l'uccisione di conigli con tali metodi ed in periodo di silenzio venatorio costituisce esercizio della caccia in periodo di divieto, punito con le sanzioni penali previste dalla legge statale 157 del 1992; la gara, inoltre, comporta maltrattamento ed uccisione di animali in violazione della nuova legge n.189 del 2004, che sanziona penalmente chi organizza e partecipa a gare che prevedano abusi su animali.
"Alla Magistratura chiediamo il sequestro cautelare preventivo dei conigli utilizzati nella gara affinche' non vengano uccisi, mentre abbiamo sollecitato Prefettura e Questura ad intervenire per far rispettare il divieto di porto di armi in periodo di chiusura della caccia - dichiara Ennio Bonfanti, responsabile nazionale 'fauna' della LAV -Riteniamo grave che l'Assessore provinciale allo Sport e spettacolo Salvatore Montaperto abbia concesso il patrocinio ad una simile cruenta manifestazione".
La LAV si augura che le Autorita' cui e' stato inviato l'esposto intervengano celermente al fine di impedire che la gara venga svolta; inoltre l'Associazione animalista auspica che vengano esperite indagini sulla legittimita' delle autorizzazioni amministrative venatorie eventualmente rilasciate agli organizzatori, poiche' concesse in palese violazione della superiore e vincolante normativa statale anche di natura penale.
(Com/Wam/ Dire)
12 giu 06
Protesta lo scorso fine settimana.
12 giugno 2006 - Con l'incredibile patrocinio della Provincia di Agrigento, si svolge a Racalmuto (AG) una "gara di caccia a squadre di tre cacciatori": vengono liberati diversi conigli che i cacciatori faranno inseguire dai propri cani per poi ucciderli a fucilate; vince la squadra che ne abbatte di piu'.
La LAV giudica tale manifestazione un'assurda barbarie, una gara sanguinaria intollerabile e per questo stamani ha inviato una formale richiesta di annullamento alla Procura della Repubblica di Agrigento ed ai Carabinieri di Racalmuto, ravvisando l'illegittimita' della manifestazione. Secondo l'ufficio 'fauna' della LAV, infatti, l'uccisione di conigli con tali metodi ed in periodo di silenzio venatorio costituisce esercizio della caccia in periodo di divieto, punito con le sanzioni penali previste dalla legge statale 157 del 1992; la gara, inoltre, comporta maltrattamento ed uccisione di animali in violazione della nuova legge n.189 del 2004, che sanziona penalmente chi organizza e partecipa a gare che prevedano abusi su animali.
"Alla Magistratura chiediamo il sequestro cautelare preventivo dei conigli utilizzati nella gara affinche' non vengano uccisi, mentre abbiamo sollecitato Prefettura e Questura ad intervenire per far rispettare il divieto di porto di armi in periodo di chiusura della caccia - dichiara Ennio Bonfanti, responsabile nazionale 'fauna' della LAV -Riteniamo grave che l'Assessore provinciale allo Sport e spettacolo Salvatore Montaperto abbia concesso il patrocinio ad una simile cruenta manifestazione".
La LAV si augura che le Autorita' cui e' stato inviato l'esposto intervengano celermente al fine di impedire che la gara venga svolta; inoltre l'Associazione animalista auspica che vengano esperite indagini sulla legittimita' delle autorizzazioni amministrative venatorie eventualmente rilasciate agli organizzatori, poiche' concesse in palese violazione della superiore e vincolante normativa statale anche di natura penale.
(Com/Wam/ Dire)