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Visualizza Versione Completa : acquario tropicale



alessandro
11-02-04, 05:40 PM
Ciao a tutti!!! Ho visto che qui ci sono molti appassionati di acquariofilia.. <img src=faccine/99.gif border=0 align=middle>io ho una vasca di 125 litri con dentro tre orande ma ora vorrei passare al tropicale con una vasca modello Amano. Mi piacerebbe allestire un bel biotopo amazzonico, che pesci e piante della zona posso mettere???<img src=faccine/102.gif border=0 align=middle>



Modificato da - phodopus il 18/03/2004 21:41:53

phodopus
13-02-04, 12:44 AM
Mi viene sempre da sorridere quando sento parlare di biotopo. E mi viene da storcere la bocca quando sento parlare di Takashi Amano. Non per altro.. biotopo è un termine usato molto impropriamente per definire vasche che in realtà sono fritti misti, spesso del peggior tipo.

Cominciamo col dire che Amano col biotopo non c’entra assolutamente niente. E’ la sua antitesi. Amano può essere definito un architetto acquatico, i suoi modelli cercano “il più possibile bello”, non “il più possibile vero”.
Tra i tanti gradini dell’aquariofilia, Amano è uno dei più alti, il punto di arrivo per la maggior parte degli acquarofili, se non la totalità. Ma non è il massimo. Dopo di lui c’è il salto netto di qualità, la differenza, la verità. Dopo di lui c’è un’altra storia, un’altra classe. C’è il distinguo, il dislivello. Dopo Amano finisce il qualunquismo, il comune, spesso il burino, di certo l’ignorante, e inizia lo stupefacente.

Diciamo che Amano è arte. Ma omnis ars naturae imitatio est: se le ninfee di Monet sono bellissime, non saranno mai belle quanto delle vere ninfee. Amano poi non è Monet.. e quindi la superiorità della natura è ancora più vistosa.

Dopo Amano c’è il biotopo. Biotopo nel vero senso della parola. Perché il biotopo c’è anche prima ma così… per scherzare.

Biotopo significa “luogo di vita”, in altre parole ecosistema: il solo basarsi su modelli come quelli di Amano, quindi modelli puramente estetici e speculativi, significa non ricercare un ecosistema, ma sono la falsità. Bella per carità… ma comunque finta. Per quanto mi riguarda tanto vale mettere piante di plastica e pesci di gomma… ma sono giudizi personali.

Che poi, chi sbanda per una vasca stile Amano dovrebbe farsi un giro al London Aquarium. E infatti nessun Takashi Amano regge il confronto, anche estetico, con un biotopo di fatto.

Ora tocca vedere tu fino a dove vuoi spingerti. Le direzioni sono separate: o Amano o biotopo. Bisogna vedere se cerchi un bel soprammobile e ti piacciono i pesci i sé , oppure se ti affascina la natura. Tieni presente che fare una vasca Amano richiede meno tempo, meno soldi e meno conoscenze. Ma certo, avere in casa uno spicchio vero di Amazzonia è tutta un’altra storia.

I pesci e le piante... i pesci e le piante sono l’ultima cosa: un biotopo prevede uno conoscenza accurata della ecosistema che si intende ricreare. Dal colore dell’acqua ai suoi valori, dalle ore di luce al suo fondo, dal tipo di radici ed eventualmente di pietre. Tutto materiale che, se non è disponibile autentico, va ordinato. Non si possono prendere legni africani o pietre di mare o la prima sabbia che capita per un vero biotopo amazzonico.

Ma per quanto riguarda i pesci… questa è la parte dove si sentono più stupidaggini. Nell’immaginario collettivo i pesci classici del biotopo amazzonico sono gli Scalari, i Discus, i Neon, i Cardinali, i Corydoras e gli Ancistrus.

Non è vero.

Gli Scalari e i Discus sono in effetti nativi del Bacino del Rio delle Amazzoni. Di Corydoras ce ne sono moltissime specie e solo una piccola parte è endemica dell’Amazzonia. Stessa cosa per gli Ancistrus. I Neon e i Cardinali, i più sputtanati nelle vasche modello amazzonico, in abbinamento con Discus e Scalari, in realtà in Amazzonia gli Scalari e i Discus non li hanno mai visti. I Cardinali sono nativi del Rio Orinoco e del Rio Negro e i Neon del rio Solimoes. Biotopi molto diversi da quello amazzonico.

Questo già basta per capire quante scemenze si sentono e si vedono in giro e quanto è difficile fare un vero biotopo. Comunque la scelta di pesci endemici dell’Amazzonia è vastissima. Un esempio? Non ci sono Neon e Cardinali ma c’è il Boehlkea Fredcochui, il ben più pregiato Cochu's Blue Tetra. E poi?? E poi pesci incredibili che lasciano a bocca aperta qualunque possessore di semplicistiche vasche Amano: l’Aphyolebias Peruensis, il Nannostomus Trifasciatus, l’ Abramites Hypselonotus, il Colomesus Asellus, il Monocirrhus Polyacanthus, l’ Eigenmannia Virescens… tanto per rimanere nella taglia ridotta. Tieni presente che sono quasi 3000 le specie conosciute del Bacino del Rio delle Amazzoni. Ma i biologi ipotizzano che in realtà possano essere oltre 8000. Si va dal pesce d’acqua dolce più grande del mondo, il Pirarucu, a vari piranha, ai barracuda di acqua dolce, alla terribile anguilla elettrica, a pesci gatto indescrivibili, a una infinità di altre specie piccole e grandi. Innocue e pericolosissime. E non c’è solo chi ti sbrana: c’è anche chi ti elettrizza, chi ti avvelena, chi ti taglia, chi ti entra dentro il corpo e ti succhia il sangue, come la minuscola Vandellia Cirrhosa

Consigliarti è sciocco se vuoi fare un biotopo. Dovresti avere la passione per scoprirli da solo i pesci. Questo vale anche per le piante. Scoprirli non dal negoziante o sulla spazzatura dei libri commerciali, naturalmente. Scoprirli con ricerche scientifiche, e poi trovare un fornitore importante e serio che te li fa avere. Tenendo presente che non spenderai qualche euro ma centinaia di euro per certe specie.

Ma se davvero decidi per il biotopo metti in conto una totale risistemazione della vasca e l’acquisto di una serie di accessori indispensabili per un acquario professionale. Dal diffusore di CO2, al filtro esterno, dal tappeto riscaldante alle pompe di movimento, dalle plafoniere che andranno a sostituire il coperchio (che fa sempre schifo e oltretutto porta una, massimo due lampade, e sono pochissimo) ad un computer che controlli temperatura e l’illuminazione… nel caso anche i valori. E poi… poi non si finisce mai.. Basta pensare al simulatore di onde e a quello di nebbia che insieme ricreano l’effetto “temporale tropicale”. Capisci che un accessorio del genere non ha senso in un soprammobile di Amano??? O ancora la lampada lunare..

Per creare un biotopo amazzonico devi dimenticarti l’acquariofilia. Quella non c’entra più. Si passa direttamente alla scienza, alla biologia acquatica, all’ittologia. Devi dimenticare i tristissimi modelli alla Amano o alla olandese e concentrarti sulle fotografie del Rio delle Amazzoni. Devi buttare nel cestino tutti i libri e le riviste di acquariologia che dicono solo stupidaggini, che fanno elenchi di pesci e di piante ridicoli, con descrizioni pietose, piene di errori. Mondezza.

Devi metterti sotto per avere un quadro realistico della situazione. Altrimenti meglio lasciar perdere e fare una vasca, bella o brutta, ma comunque imprecisa e per quanto mi riguarda… tanto valgono piante e pesci finti e un fondo di palline colorate.

Altrimenti fai pure il salto di qualità... ti servirà tempo, intelligenza e soldi... un 125 litri biotopo costa alla fine molto, ma molto, di più di un 500 litri Amano. Soldi che però si vedono tutti.

phodopus
13-02-04, 12:44 AM
Mi viene sempre da sorridere quando sento parlare di biotopo. E mi viene da storcere la bocca quando sento parlare di Takashi Amano. Non per altro.. biotopo è un termine usato molto impropriamente per definire vasche che in realtà sono fritti misti, spesso del peggior tipo.

Cominciamo col dire che Amano col biotopo non c’entra assolutamente niente. E’ la sua antitesi. Amano può essere definito un architetto acquatico, i suoi modelli cercano “il più possibile bello”, non “il più possibile vero”.
Tra i tanti gradini dell’aquariofilia, Amano è uno dei più alti, il punto di arrivo per la maggior parte degli acquarofili, se non la totalità. Ma non è il massimo. Dopo di lui c’è il salto netto di qualità, la differenza, la verità. Dopo di lui c’è un’altra storia, un’altra classe. C’è il distinguo, il dislivello. Dopo Amano finisce il qualunquismo, il comune, spesso il burino, di certo l’ignorante, e inizia lo stupefacente.

Diciamo che Amano è arte. Ma omnis ars naturae imitatio est: se le ninfee di Monet sono bellissime, non saranno mai belle quanto delle vere ninfee. Amano poi non è Monet.. e quindi la superiorità della natura è ancora più vistosa.

Dopo Amano c’è il biotopo. Biotopo nel vero senso della parola. Perché il biotopo c’è anche prima ma così… per scherzare.

Biotopo significa “luogo di vita”, in altre parole ecosistema: il solo basarsi su modelli come quelli di Amano, quindi modelli puramente estetici e speculativi, significa non ricercare un ecosistema, ma sono la falsità. Bella per carità… ma comunque finta. Per quanto mi riguarda tanto vale mettere piante di plastica e pesci di gomma… ma sono giudizi personali.

Che poi, chi sbanda per una vasca stile Amano dovrebbe farsi un giro al London Aquarium. E infatti nessun Takashi Amano regge il confronto, anche estetico, con un biotopo di fatto.

Ora tocca vedere tu fino a dove vuoi spingerti. Le direzioni sono separate: o Amano o biotopo. Bisogna vedere se cerchi un bel soprammobile e ti piacciono i pesci i sé , oppure se ti affascina la natura. Tieni presente che fare una vasca Amano richiede meno tempo, meno soldi e meno conoscenze. Ma certo, avere in casa uno spicchio vero di Amazzonia è tutta un’altra storia.

I pesci e le piante... i pesci e le piante sono l’ultima cosa: un biotopo prevede uno conoscenza accurata della ecosistema che si intende ricreare. Dal colore dell’acqua ai suoi valori, dalle ore di luce al suo fondo, dal tipo di radici ed eventualmente di pietre. Tutto materiale che, se non è disponibile autentico, va ordinato. Non si possono prendere legni africani o pietre di mare o la prima sabbia che capita per un vero biotopo amazzonico.

Ma per quanto riguarda i pesci… questa è la parte dove si sentono più stupidaggini. Nell’immaginario collettivo i pesci classici del biotopo amazzonico sono gli Scalari, i Discus, i Neon, i Cardinali, i Corydoras e gli Ancistrus.

Non è vero.

Gli Scalari e i Discus sono in effetti nativi del Bacino del Rio delle Amazzoni. Di Corydoras ce ne sono moltissime specie e solo una piccola parte è endemica dell’Amazzonia. Stessa cosa per gli Ancistrus. I Neon e i Cardinali, i più sputtanati nelle vasche modello amazzonico, in abbinamento con Discus e Scalari, in realtà in Amazzonia gli Scalari e i Discus non li hanno mai visti. I Cardinali sono nativi del Rio Orinoco e del Rio Negro e i Neon del rio Solimoes. Biotopi molto diversi da quello amazzonico.

Questo già basta per capire quante scemenze si sentono e si vedono in giro e quanto è difficile fare un vero biotopo. Comunque la scelta di pesci endemici dell’Amazzonia è vastissima. Un esempio? Non ci sono Neon e Cardinali ma c’è il Boehlkea Fredcochui, il ben più pregiato Cochu's Blue Tetra. E poi?? E poi pesci incredibili che lasciano a bocca aperta qualunque possessore di semplicistiche vasche Amano: l’Aphyolebias Peruensis, il Nannostomus Trifasciatus, l’ Abramites Hypselonotus, il Colomesus Asellus, il Monocirrhus Polyacanthus, l’ Eigenmannia Virescens… tanto per rimanere nella taglia ridotta. Tieni presente che sono quasi 3000 le specie conosciute del Bacino del Rio delle Amazzoni. Ma i biologi ipotizzano che in realtà possano essere oltre 8000. Si va dal pesce d’acqua dolce più grande del mondo, il Pirarucu, a vari piranha, ai barracuda di acqua dolce, alla terribile anguilla elettrica, a pesci gatto indescrivibili, a una infinità di altre specie piccole e grandi. Innocue e pericolosissime. E non c’è solo chi ti sbrana: c’è anche chi ti elettrizza, chi ti avvelena, chi ti taglia, chi ti entra dentro il corpo e ti succhia il sangue, come la minuscola Vandellia Cirrhosa

Consigliarti è sciocco se vuoi fare un biotopo. Dovresti avere la passione per scoprirli da solo i pesci. Questo vale anche per le piante. Scoprirli non dal negoziante o sulla spazzatura dei libri commerciali, naturalmente. Scoprirli con ricerche scientifiche, e poi trovare un fornitore importante e serio che te li fa avere. Tenendo presente che non spenderai qualche euro ma centinaia di euro per certe specie.

Ma se davvero decidi per il biotopo metti in conto una totale risistemazione della vasca e l’acquisto di una serie di accessori indispensabili per un acquario professionale. Dal diffusore di CO2, al filtro esterno, dal tappeto riscaldante alle pompe di movimento, dalle plafoniere che andranno a sostituire il coperchio (che fa sempre schifo e oltretutto porta una, massimo due lampade, e sono pochissimo) ad un computer che controlli temperatura e l’illuminazione… nel caso anche i valori. E poi… poi non si finisce mai.. Basta pensare al simulatore di onde e a quello di nebbia che insieme ricreano l’effetto “temporale tropicale”. Capisci che un accessorio del genere non ha senso in un soprammobile di Amano??? O ancora la lampada lunare..

Per creare un biotopo amazzonico devi dimenticarti l’acquariofilia. Quella non c’entra più. Si passa direttamente alla scienza, alla biologia acquatica, all’ittologia. Devi dimenticare i tristissimi modelli alla Amano o alla olandese e concentrarti sulle fotografie del Rio delle Amazzoni. Devi buttare nel cestino tutti i libri e le riviste di acquariologia che dicono solo stupidaggini, che fanno elenchi di pesci e di piante ridicoli, con descrizioni pietose, piene di errori. Mondezza.

Devi metterti sotto per avere un quadro realistico della situazione. Altrimenti meglio lasciar perdere e fare una vasca, bella o brutta, ma comunque imprecisa e per quanto mi riguarda… tanto valgono piante e pesci finti e un fondo di palline colorate.

Altrimenti fai pure il salto di qualità... ti servirà tempo, intelligenza e soldi... un 125 litri biotopo costa alla fine molto, ma molto, di più di un 500 litri Amano. Soldi che però si vedono tutti.

alessandro
13-02-04, 03:01 PM
grazie Phodopus per le tante info anche se le uniche certezze che avevo erano neon e scalari...<img src=faccine/106.gif border=0 align=middle> a questo punti mi hai invogliato a fare un vero biotopo ma dove le trovo tutte le informazioni che mi servono???E quandi parli di grossa spesa su che ordine simo??<img src=faccine/101.gif border=0 align=middle>

alessandro
13-02-04, 03:01 PM
grazie Phodopus per le tante info anche se le uniche certezze che avevo erano neon e scalari...<img src=faccine/106.gif border=0 align=middle> a questo punti mi hai invogliato a fare un vero biotopo ma dove le trovo tutte le informazioni che mi servono???E quandi parli di grossa spesa su che ordine simo??<img src=faccine/101.gif border=0 align=middle>

phodopus
15-02-04, 10:04 PM
Le trovi su pubblicazioni tecniche. Non è facile scovarli.. ma ci sono libri fatti da veri biologi ed ittologi. Te li segnalo in pvt.

Per la spesa... metti in conto almeno 1500-2000 euro..

Ma devi essere davvero convinto... non avere fretta... allo stato, da quello che ho capito, ti serviranno almeno 6 mesi per cominciare ad avere una buona vasca.

Comunque, se sei sicuro, mi sbilancio anche con qualche suggerimento...

alessandro
20-02-04, 06:19 PM
Allora Phodopus, ho sterilizzato la vasca con l'amuchina <img src=faccine/101.gif border=0 align=middle>: adesso passo a comprare gli accessori?? Da dove inizio?? Ah, l'inglese non lo sò... è un porblema<img src=faccine/105.gif border=0 align=middle>

grazie di tutto<img src=faccine/104.gif border=0 align=middle>

phodopus
22-02-04, 09:47 PM
Ti invio io il materiale sul bacino così evitiamo il problema inglese. Ma per esclusivo uso personale. Per ora poi devi limitarti a documentarti, perché la prima cosa è sistemare la vasca.

Anzitutto leva il coperchio e prendi le plafoniere Se il tuo 125 litri è un classico rettangolare da 80 cm. ti consiglio quelle che si appoggiano alla vasca con due neon ognuna, riflettori e doppia centralina. A questo punto puoi scegliere se mettere due neon rosa e due bianchi oppure due rosa uno bianco e la Blue Moon per la notte (te lo consiglio). Controlla però prima quanto sono larghe le plafoniere rispetto alla vasca.

Poi stacca il filtro interno (non ci vuole molto, è siliconato) e predi quello esterno per 200 litri (Askoll fa una serie ottima).

Ti serve anche un termostato esterno (compatibile al filtro), un tappeto o un filetto riscaldante per il substrato con termoregolatore (meglio con display digitale), il diffusore di CO2 con bombola ricaricabile e manometro, 2 pompe di movimento (con diffusore di ossigeno). Poi prendi un semplice computer per le luci e termostato. L’ideale sarebbe anche un Phmetro per il diffusore di CO2. L’acqua dovrà essere sempre acida, quindi con un PH sempre sotto ai 7. Per questo motivo ti consiglio di prendere anche un apparato per l’osmosi inversa.

Questo è il minimo indispensabile. In realtà al posto del termostato sarebbe più opportuno un climatizzatore (evita i surriscaldamenti estivi) ma vedi tu. Tieni presente che più è sofisticata la strumentazione (soprattutto i computer) più sarà autosufficiente la vasca (che altrimenti diventa una schiavitù, soprattutto un acquario biotopo) e meno incorrerai in problemi. La vasca la fanno solo e soltanto gli accessori.