lamammina
30-04-06, 07:56 PM
Roma, 30 aprile 2006
h. 14.30
Premessa:
Sono spiacente di dovere informare tutti coloro che da anni ci aiutano nelle adozioni dal canile di giuliano di roma, che l’associazione deve formalmente ritirare i propri volontari per manifesto boicottaggio della nostra attività da parte del gestore, almeno fino a quando non riceveremo la più ampia assicurazione da parte degli organi preposti che la nostra opera atta a favorire le adozioni potrà svolgersi in maniera tranquilla e regolare nell’interesse dei cani che si trovano presso la struttura. Dovremmo purtroppo limitarci a prelevare i cani già fotografati e prenotati come francesco, spillo e marechiaro.
Che i rapporti con la ditta Silverio Minotti s.n.c non fossero sereni non era un mistero per nessuno. Ed infatti il 22 settembre 2005 eravamo dovuti entrare scortati dalle forze dell’ordine per potere prelevare un cane del comune di cassino (barney la cui triste storia si trova sul sito) e 3 cucciole del comune di frosinone adottate a modena (con cui siamo in costante contatto con i felicissimi affidatari). Fino a quel momento il canile non garantiva l’apertura al pubblico se non alla presenza di un veterinario asl e spesso si era costretti ad aspettare fuori inutilmente, malgrado ci si recasse sul posto dalle ore 12.00 alle 13.00 che era l’orario imposto per l’ingresso. Di seguito ad una vibrante protesta si riusciva ad ottenere l’ingresso libero (ovviamente con limitazioni di orario) ed una volta a settimana potevamo fare le foto ai cani per proporli in adozione. Si precisa che non ci viene permessa alcuna altra attività che possa riguardare il benessere degli animali.
Da oltre un mese a questa parte, però, per un problema di “privacy”–a detta del gestore- non ci viene più permesso di scattare fotografie, e ci viene impedito di immortalare i nuovi ingressi (tra cui due splendidi boxer del comune di frosinone). Ma quello che è più grave, non ci è consentito neanche di verificare le condizioni e la presenza dei cani già prenotati e di cui gli adottanti ci chiedono informazioni sulle condizioni di salute e sul carattere. Tutti i volontari come Laura, Michela, Cristiana, Cinzia vengono sistematicamente scoraggiati.
Le nostre difficoltà sono evidenti e gli accadimenti di questi due ultimi giorni ci stanno portando a valutare la dolorosissima e triste decisione di ritirarci.
I fatti: giovedì telefonavamo in canile per avvisare che il giorno successivo ci saremmo recati presso la nuova struttura di sgurgola (inaugurata nel mese di marzo dalla stessa ditta ed ancora priva di telefono) per prelevare tre cucciole trasferite lì da giuliano e promesse in affidamento, ed un meticcio di pincher toy di appena due chili di peso che dovevamo portare martedì 2 maggio alla trasmissione di enrica bonaccorti (con l’adozione già prenotata!). Ci veniva riferito che dovevamo recarci alla asl di anagni e così facevo personalmente venerdì mattina alle 10.30. trovavo in ufficio una operatrice asl disponibilissima che mi riferiva che stava andando lei stessa a sgurgola a prendere un cucciolo e che potevo seguirla. Trovavamo lì Giuseppe il ragazzo che di solito è presente presso la struttura di giuliano e prelevavamo con tutta tranquillità i cuccioli, dopo avere rilevato il microchip ed avere sbrigato le solite pratiche burocratiche. L’addetta asl telefonava più volte al dott. figliozzi medico veterinario della asl di anagni preposto al canile e si assicurava di potere consegnarmi i cani. Riceveva risposta affermativa. Purtroppo non potevamo prendere il meticcio di pincher perché trovato morto, probabilmente schiacciato dai due cani di taglia media presenti nello stesso box.
Invece di preoccuparsi dell’episodio, il gestore del canile pare abbia fatto una raccomandata o un esposto (non ho ben capito) per segnalare che il nostro ingresso a sgurgola non era regolare e non era autorizzato.
Siamo alle solite!: la struttura pare sia chiusa al pubblico se non vi è un medico veterinario della asl presente.
Come se non bastasse ieri Cristiana (volontaria) si recava al canile di giuliano per prendere una setter e marechiaro adottati a milano e le veniva impedito di scattare foto ed anche solo avvicinarsi ai box ed alle casette dei cuccioli. Il gestore parla di privacy e riferisce che non ha intenzione di metterci a disposizione il personale per consentirci di girare per il canile e fare le foto poiché pare che non riceva il relativo compenso dai comuni.
Non era possibile prelevare marechiaro perché una volta presa dai box per essere portata via ed adottata da sabrina (splendida persona che l’aspetta a braccia aperte) ci si è accorti che aveva un taglio sotto l’addome e le venivano messi punti di sutura dal medico veterinario presente.
Eravamo disponibili a farla uscire ugualmente e curarla a nostre spese (anzi di sabrina che si era immediatamente offerta) ma non ci è stata consegnata. L’animo con cui cristiana ha affrontato il viaggio per dare in adozione i cani a milano, era tutt’altro che sereno.
Fino ad oggi la correttezza, il rispetto e la disponibiliutà nel seguire le ‘volontà’ del gestore, sono state pazientemente dimostrate. Noi volontari e l’associazione abbiamo soprasseduto, come richiestoci, dallo scattare e diffondere foto sui cani di giuliano che non fossero finalizzate alla loro adozione (a parte il caso di barney), malgrado nei nostri accessi avremmo potuto ottenerne immagini ben diverse da quelle che girano su internet.
Valga per tutti l’ultimo episodio: lo spettacolo di un cane come il meticcio pincher toy (adottabilissimo), trovato morto in gabbia con la linguetta di fuori rovinerebbe il week end a chiunque ami gli animali. Ma essendo il cane PUBBLICO in quanto di proprietà di un comune, si avrebbe non solo il diritto ma anche il dovere di poterlo immortalare per segnalare eventuale episodi di detenzione incompatibile.
Questo il doveroso resoconto. A voi ogni più opportuna considerazione. Predisporremmo una lettere ai comuni convenzionati per essere espressamente autorizzati ad entrare presso le strutture di giuliano di roma e di sgurgola e fotografare i loro cani per proporli in adozione IN QUALUNQUE CONDIZIONE E DOVUNQUE SI TROVINO AL MOMENTO DELL’ACCESSO.
Predisporremo anche una lettera formale di protesta che vi pregheremmo di appoggiare –se ne condividerete il contenuto- e di inoltrare a vostra volta alle istituzioni competenti.
Concludiamo con una buona notizia riguardante un’altra struttura: siamo stati -sempre venerdì- al canile di ceccano (hotel dog di Palatta Elisa) a pochi chilometri dal canile di giuliano, sempre in provincia di frosinone. Sebbene avessimo avvertito la mattina stessa, non solo ci hanno fatto entrare senza la minima difficoltà, ma ci hanno fatto girare ovunque liberamente. L’orario di apetura al pubblico è molto ampio per chiunque voglia anche solo vedere un cane e ci hanno garantito la massima libertà di fare le foto. Andremo quanto prima perché ci sono circa una trentina di cani di taglia veramente piccola che non avrebbero difficoltà a trovare casa.
Maria Cristina
h. 14.30
Premessa:
Sono spiacente di dovere informare tutti coloro che da anni ci aiutano nelle adozioni dal canile di giuliano di roma, che l’associazione deve formalmente ritirare i propri volontari per manifesto boicottaggio della nostra attività da parte del gestore, almeno fino a quando non riceveremo la più ampia assicurazione da parte degli organi preposti che la nostra opera atta a favorire le adozioni potrà svolgersi in maniera tranquilla e regolare nell’interesse dei cani che si trovano presso la struttura. Dovremmo purtroppo limitarci a prelevare i cani già fotografati e prenotati come francesco, spillo e marechiaro.
Che i rapporti con la ditta Silverio Minotti s.n.c non fossero sereni non era un mistero per nessuno. Ed infatti il 22 settembre 2005 eravamo dovuti entrare scortati dalle forze dell’ordine per potere prelevare un cane del comune di cassino (barney la cui triste storia si trova sul sito) e 3 cucciole del comune di frosinone adottate a modena (con cui siamo in costante contatto con i felicissimi affidatari). Fino a quel momento il canile non garantiva l’apertura al pubblico se non alla presenza di un veterinario asl e spesso si era costretti ad aspettare fuori inutilmente, malgrado ci si recasse sul posto dalle ore 12.00 alle 13.00 che era l’orario imposto per l’ingresso. Di seguito ad una vibrante protesta si riusciva ad ottenere l’ingresso libero (ovviamente con limitazioni di orario) ed una volta a settimana potevamo fare le foto ai cani per proporli in adozione. Si precisa che non ci viene permessa alcuna altra attività che possa riguardare il benessere degli animali.
Da oltre un mese a questa parte, però, per un problema di “privacy”–a detta del gestore- non ci viene più permesso di scattare fotografie, e ci viene impedito di immortalare i nuovi ingressi (tra cui due splendidi boxer del comune di frosinone). Ma quello che è più grave, non ci è consentito neanche di verificare le condizioni e la presenza dei cani già prenotati e di cui gli adottanti ci chiedono informazioni sulle condizioni di salute e sul carattere. Tutti i volontari come Laura, Michela, Cristiana, Cinzia vengono sistematicamente scoraggiati.
Le nostre difficoltà sono evidenti e gli accadimenti di questi due ultimi giorni ci stanno portando a valutare la dolorosissima e triste decisione di ritirarci.
I fatti: giovedì telefonavamo in canile per avvisare che il giorno successivo ci saremmo recati presso la nuova struttura di sgurgola (inaugurata nel mese di marzo dalla stessa ditta ed ancora priva di telefono) per prelevare tre cucciole trasferite lì da giuliano e promesse in affidamento, ed un meticcio di pincher toy di appena due chili di peso che dovevamo portare martedì 2 maggio alla trasmissione di enrica bonaccorti (con l’adozione già prenotata!). Ci veniva riferito che dovevamo recarci alla asl di anagni e così facevo personalmente venerdì mattina alle 10.30. trovavo in ufficio una operatrice asl disponibilissima che mi riferiva che stava andando lei stessa a sgurgola a prendere un cucciolo e che potevo seguirla. Trovavamo lì Giuseppe il ragazzo che di solito è presente presso la struttura di giuliano e prelevavamo con tutta tranquillità i cuccioli, dopo avere rilevato il microchip ed avere sbrigato le solite pratiche burocratiche. L’addetta asl telefonava più volte al dott. figliozzi medico veterinario della asl di anagni preposto al canile e si assicurava di potere consegnarmi i cani. Riceveva risposta affermativa. Purtroppo non potevamo prendere il meticcio di pincher perché trovato morto, probabilmente schiacciato dai due cani di taglia media presenti nello stesso box.
Invece di preoccuparsi dell’episodio, il gestore del canile pare abbia fatto una raccomandata o un esposto (non ho ben capito) per segnalare che il nostro ingresso a sgurgola non era regolare e non era autorizzato.
Siamo alle solite!: la struttura pare sia chiusa al pubblico se non vi è un medico veterinario della asl presente.
Come se non bastasse ieri Cristiana (volontaria) si recava al canile di giuliano per prendere una setter e marechiaro adottati a milano e le veniva impedito di scattare foto ed anche solo avvicinarsi ai box ed alle casette dei cuccioli. Il gestore parla di privacy e riferisce che non ha intenzione di metterci a disposizione il personale per consentirci di girare per il canile e fare le foto poiché pare che non riceva il relativo compenso dai comuni.
Non era possibile prelevare marechiaro perché una volta presa dai box per essere portata via ed adottata da sabrina (splendida persona che l’aspetta a braccia aperte) ci si è accorti che aveva un taglio sotto l’addome e le venivano messi punti di sutura dal medico veterinario presente.
Eravamo disponibili a farla uscire ugualmente e curarla a nostre spese (anzi di sabrina che si era immediatamente offerta) ma non ci è stata consegnata. L’animo con cui cristiana ha affrontato il viaggio per dare in adozione i cani a milano, era tutt’altro che sereno.
Fino ad oggi la correttezza, il rispetto e la disponibiliutà nel seguire le ‘volontà’ del gestore, sono state pazientemente dimostrate. Noi volontari e l’associazione abbiamo soprasseduto, come richiestoci, dallo scattare e diffondere foto sui cani di giuliano che non fossero finalizzate alla loro adozione (a parte il caso di barney), malgrado nei nostri accessi avremmo potuto ottenerne immagini ben diverse da quelle che girano su internet.
Valga per tutti l’ultimo episodio: lo spettacolo di un cane come il meticcio pincher toy (adottabilissimo), trovato morto in gabbia con la linguetta di fuori rovinerebbe il week end a chiunque ami gli animali. Ma essendo il cane PUBBLICO in quanto di proprietà di un comune, si avrebbe non solo il diritto ma anche il dovere di poterlo immortalare per segnalare eventuale episodi di detenzione incompatibile.
Questo il doveroso resoconto. A voi ogni più opportuna considerazione. Predisporremmo una lettere ai comuni convenzionati per essere espressamente autorizzati ad entrare presso le strutture di giuliano di roma e di sgurgola e fotografare i loro cani per proporli in adozione IN QUALUNQUE CONDIZIONE E DOVUNQUE SI TROVINO AL MOMENTO DELL’ACCESSO.
Predisporremo anche una lettera formale di protesta che vi pregheremmo di appoggiare –se ne condividerete il contenuto- e di inoltrare a vostra volta alle istituzioni competenti.
Concludiamo con una buona notizia riguardante un’altra struttura: siamo stati -sempre venerdì- al canile di ceccano (hotel dog di Palatta Elisa) a pochi chilometri dal canile di giuliano, sempre in provincia di frosinone. Sebbene avessimo avvertito la mattina stessa, non solo ci hanno fatto entrare senza la minima difficoltà, ma ci hanno fatto girare ovunque liberamente. L’orario di apetura al pubblico è molto ampio per chiunque voglia anche solo vedere un cane e ci hanno garantito la massima libertà di fare le foto. Andremo quanto prima perché ci sono circa una trentina di cani di taglia veramente piccola che non avrebbero difficoltà a trovare casa.
Maria Cristina