sandy
03-02-06, 12:13 PM
HAI UN GATTO PIGRO E OBESO? E’ COLPA TUA E RISCHI LA GALERA!
1 feb 06 - M. D'Amico
Un nuova legge è allo studio in Gran Bretagna e prevede forti sanzioni pecuniari e il carcere per chi non offra uno stile di vita più che accettabile al proprio micio.
1 febbraio 2006 - Se il tuo gatto si annoia, la colpa è tua e rischi il carcere. La cosa può far ridere ma nel Regno Unito, tra breve, sarà tutto terribilmente vero.
Al momento, il provvedimento è allo studio del Defra, il Ministero dell’Ambiente britannico e rientra nelle norme di applicazione della legge sul benessere degli animali. Tra poche settimane, infatti, i 10 milioni di proprietari di gatti si vedranno recapitare a casa un vademecum in cui è scritto a chiare lettere cosa fare e cosa non fare, diritti e doveri per far vivere al meglio il proprio micio. E se non si rispettano le regole? Si rischia una denuncia penale con multe fino a 20 mila sterline e, nei casi più gravi, anche il carcere fino a 51 settimane. Ad assicurarsi che vengano rispettate le leggi ci saranno i “pet police”, ovvero dei dipendenti comunali che avranno il compito di bussare porta a porta e controllare che il micio viva nel più completo benessere, non sia sovrappeso o depresso. Il cambiamento è radicale. Fino ad oggi, infatti, la legislazione imponeva ai giudici di dimostrare che vi sia un effettivo maltrattamento degli animali prima di poter emettere provvedimenti contro di loro. In futuro, invece, con le nuove leggi sarà sufficiente incriminare i proprietari di quei gatti che non vivono in condizione di benessere.
A tremare, comunque, non saranno soltanto i proprietari di gatti ma anche gli 8 milioni di possessori di cani e il milione di inglesi che ha in casa un coniglio come compagno di vita e non come compagno di merende.
Sulla stampa inglese, intanto, sono trapelate le prime indiscrezioni sul nuovo decalogo e la cosa ha preoccupato chi i gatti li possiede e, al tempo stesso, divertito chi non vive con un micio sotto lo stesso tetto.
Nessuno, ad esempio, non potrà più dire al proprio mici. “hai preso questa casa per un albergo!”. Saranno infatti abolite le piccole porticine basculanti per vietare al gatto di andare e venire a proprio comodo. Parola d’ordine: il gatto va custodito in casa! Un sospiro di sollievo (la legge ha pensato anche a questo) lo potranno tirare topi, scoiattoli e uccellini assidui frequentatori di Hyde Park e degli altri splendidi spazi verdi sparsi nei territori d’oltremanica. Per tutti loro, entro breve, ci saranno sicuramente notti molto più tranquille.
Va detto, però, che il gatto è, per natura, un predatore. Ha bisogno di cacciare e, se si abitua alla pigrizia, diventa in poco tempo un micio a rischio di obesità. E non c’è niente di peggio che convivere con un gatto pigro ed obeso sotto lo stesso tetto.
Insomma, no al gatto a spasso ma non va bene neanche avere un micio tutto il giorno in poltrona. Con la nuova legge, si rischia sempre e comunque e un occhio alla bilancia può evitare una bella multa. Cosa fare, allora? Dobbiamo convincere il nostro Fuffi a correre e saltare dietro ad una pallina, o agguantare il classico e divertentissimo spago in corda che può fungere anche come antidepressivo. Ginnastica e divertimento, dunque, sono i must per il nuovo millennio anche per i nostri amici a quattro zampe.
Un’altra parola molto in voga in questi anni è la privacy. Anche i gatti hanno necessità di avere i propri spazi e quindi bisogna organizzarsi per dare loro una via di scampo quando si presentano in casa i nipotini scatenati. Non possono certo passare una giornata intera sotto il divano, proprio perché i bimbetti terribili possono raggiungerli anche lì. Allora è meglio organizzargli un riparo sopraelevato e meno accessibile. Riservatezza è anche la parola d’ordine quando si va al bagno. Questo vale per tutti noi e allora perché deve essere diverso per il nostro gatto? Il decalogo prevede, dunque, anche che la lettiera debba essere posizionata in un angolo riservato della casa in modo tale che il micio possa far i propri bisogni in pace e non proprio di fronte a tutti.
La legge dovrà tornare alla Camera dei Comuni entro marzo. Ai gatti non resta che aspettare per capire se, la nuova legge, nasconda più gioie che dolori.
animali&animali
1 feb 06 - M. D'Amico
Un nuova legge è allo studio in Gran Bretagna e prevede forti sanzioni pecuniari e il carcere per chi non offra uno stile di vita più che accettabile al proprio micio.
1 febbraio 2006 - Se il tuo gatto si annoia, la colpa è tua e rischi il carcere. La cosa può far ridere ma nel Regno Unito, tra breve, sarà tutto terribilmente vero.
Al momento, il provvedimento è allo studio del Defra, il Ministero dell’Ambiente britannico e rientra nelle norme di applicazione della legge sul benessere degli animali. Tra poche settimane, infatti, i 10 milioni di proprietari di gatti si vedranno recapitare a casa un vademecum in cui è scritto a chiare lettere cosa fare e cosa non fare, diritti e doveri per far vivere al meglio il proprio micio. E se non si rispettano le regole? Si rischia una denuncia penale con multe fino a 20 mila sterline e, nei casi più gravi, anche il carcere fino a 51 settimane. Ad assicurarsi che vengano rispettate le leggi ci saranno i “pet police”, ovvero dei dipendenti comunali che avranno il compito di bussare porta a porta e controllare che il micio viva nel più completo benessere, non sia sovrappeso o depresso. Il cambiamento è radicale. Fino ad oggi, infatti, la legislazione imponeva ai giudici di dimostrare che vi sia un effettivo maltrattamento degli animali prima di poter emettere provvedimenti contro di loro. In futuro, invece, con le nuove leggi sarà sufficiente incriminare i proprietari di quei gatti che non vivono in condizione di benessere.
A tremare, comunque, non saranno soltanto i proprietari di gatti ma anche gli 8 milioni di possessori di cani e il milione di inglesi che ha in casa un coniglio come compagno di vita e non come compagno di merende.
Sulla stampa inglese, intanto, sono trapelate le prime indiscrezioni sul nuovo decalogo e la cosa ha preoccupato chi i gatti li possiede e, al tempo stesso, divertito chi non vive con un micio sotto lo stesso tetto.
Nessuno, ad esempio, non potrà più dire al proprio mici. “hai preso questa casa per un albergo!”. Saranno infatti abolite le piccole porticine basculanti per vietare al gatto di andare e venire a proprio comodo. Parola d’ordine: il gatto va custodito in casa! Un sospiro di sollievo (la legge ha pensato anche a questo) lo potranno tirare topi, scoiattoli e uccellini assidui frequentatori di Hyde Park e degli altri splendidi spazi verdi sparsi nei territori d’oltremanica. Per tutti loro, entro breve, ci saranno sicuramente notti molto più tranquille.
Va detto, però, che il gatto è, per natura, un predatore. Ha bisogno di cacciare e, se si abitua alla pigrizia, diventa in poco tempo un micio a rischio di obesità. E non c’è niente di peggio che convivere con un gatto pigro ed obeso sotto lo stesso tetto.
Insomma, no al gatto a spasso ma non va bene neanche avere un micio tutto il giorno in poltrona. Con la nuova legge, si rischia sempre e comunque e un occhio alla bilancia può evitare una bella multa. Cosa fare, allora? Dobbiamo convincere il nostro Fuffi a correre e saltare dietro ad una pallina, o agguantare il classico e divertentissimo spago in corda che può fungere anche come antidepressivo. Ginnastica e divertimento, dunque, sono i must per il nuovo millennio anche per i nostri amici a quattro zampe.
Un’altra parola molto in voga in questi anni è la privacy. Anche i gatti hanno necessità di avere i propri spazi e quindi bisogna organizzarsi per dare loro una via di scampo quando si presentano in casa i nipotini scatenati. Non possono certo passare una giornata intera sotto il divano, proprio perché i bimbetti terribili possono raggiungerli anche lì. Allora è meglio organizzargli un riparo sopraelevato e meno accessibile. Riservatezza è anche la parola d’ordine quando si va al bagno. Questo vale per tutti noi e allora perché deve essere diverso per il nostro gatto? Il decalogo prevede, dunque, anche che la lettiera debba essere posizionata in un angolo riservato della casa in modo tale che il micio possa far i propri bisogni in pace e non proprio di fronte a tutti.
La legge dovrà tornare alla Camera dei Comuni entro marzo. Ai gatti non resta che aspettare per capire se, la nuova legge, nasconda più gioie che dolori.
animali&animali