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sandy
24-11-05, 12:52 PM
PALIO DEI BUFALI? AIUTACI A FERMARLO!
Invia una email di protesta contro la corsa prevista ad Eboli (Salerno).

24 novembre 2005 - Il prossimo 10 dicembre, ad Eboli, cittadina in provincia di Salerno, è prevista una manifestazione denominata “palio dei bufali”. Nell’intervista rilasciata da un assessore ad un quotidiano locale lo scorso mese di ottobre, si legge che: "I bufali saranno montati a pelo da un fantino e si cimenteranno lungo l’ovale di piazza della Repubblica che nell’occasione sarà ricoperto di sabbia. Inevitabile, dunque, l’accostamento con il palio per antonomasia, quello di Siena. Ancor più perché progenitore dell’attuale corsa dei cavalli in piazza del Campo è stata, nella prima metà del 1600, proprio la “bufalata”, la corsa dei bufali". Dunque, emulando il palio di Siena, che conta quasi cinquanta cavalli morti dal 1970 ad oggi, il Comune di Eboli ha intenzione di far correre in piazza della Repubblica (in pieno centro) animali abituati a vivere in ambienti paludosi, sostenendo che un po’ di sabbia possa scongiurare il rischio di cadute! Il bufalo non è assolutamente adatto a questo tipo di competizioni, tanto che, nelle “bufalate” del XVII secolo, si utilizzavano pungolatori che servivano a spronare l'animale con un ferro appuntito e a raddrizzare la sua corsa quando necessario. Inoltre, è sì un animale mite, ma se aggredito o ferito può diventare estremamente pericoloso e la sua carica avere conseguenze molto gravi: facile prevedere cosa potrebbe accadere in una piazza gremita di gente in seguito allo spavento ed al forte stress cui viene sottoposto. I bufali sono già abbastanza sfruttati negli allevamenti della Piana del Sele, evitiamo almeno che debbano essere utilizzati come fenomeni da baraccone in uno spettacolo medievale e fortemente diseducativo per i più piccoli: nessuno ha il diritto di gioire della sofferenza di altri esseri viventi! Come singoli cittadini e come associazioni, esprimiamo tutto il nostro dissenso contro questo maltrattamento gratuito: facciamo in modo che questo palio, che peraltro non ha nessuna tradizione storica ad Eboli (si tratterebbe, infatti, della prima edizione!), venga annullato, ricordando che la normativa vigente vieta le manifestazioni che comportano sevizie o strazio per gli animali.

Segreteria del Sindaco - avv. Martino Melchionda
Sede Comunale Via Matteo Ripa, 39
84025 Eboli (SA)
Tel. 0828.328211 - Fax 0828.328209
m.melchionda@comune.eboli.sa.it

Il 10 dicembre è la Giornata Internazionale per i Diritti degli Animali: se questo palio non verrà annullato, quel giorno saremo lì per un presidio sul posto. Per informazioni: no_al_palio_dei_bufali@email.it.
Grazie,
Nadia
ANIMALI&ANIMALI

sandy
25-11-05, 01:08 PM
PALIO DEI BUFALI? ECCO COME FERMARLO
25 nov 05 - G. Adamo
L'opinione del nostro collaboratore a proposito dell'iniziativa di cui abbiamo scritto ieri.

La corrida, il Palio di Siena, La corsa di Pamplona, ed ora il Palio dei Bufali. Manifestazioni di questo genere pongono in parte problemi di relativismo culturale, in parte problemi strettamente giuridici. Il legame tra i primi ed i secondi è chiaro. Cerchiamo, comunque, di approfondire: è assai difficile che la nostra cultura, giuridica e non, consenta lo svolgimento in Italia di una Corrida (manifestazione che, per quanto censurabile, in culture diverse dalle nostre fa parte della “tradizione”), così come è altrettanto arduo sostenere che in Italia possa essere in qualche modo impedito lo svolgimento del Palio di Siena. La macellazione dei bovini è pratica usuale da noi, ed addirittura sacrilega in altri universi culturali e religiosi. Pratiche (ancora più) inumane sulle donne, giudicate aberranti nell' “Occidente” (talora sino ad essere considerate – giustamente – reato, come la circoncisione africana o la lapidazione talebana), costituiscono invece la norma in altri Paesi, nei quali difficilmente potrebbero essere vietate. In altri termini, sembra potersi cautamente sostenere che tanto più talune prassi, ricorrenze, celebrazioni costituiscano la norma (sino a diventare addirittura “parte” della cultura e del “sociale”), quanto più difficile ne diviene la obliterazione, anche impiegando gli strumenti giuridici (si pensi alle ricorrenti conseguenze del carnevale di Ivrea, in nome del quale ogni anno vi sono centinaia di contusi).
Tuttavia, quando determinate manifestazioni non siano entrate a far parte del comune sentire di una determinata realtà sociale, allora si registra una maggiore 'apertura' della legge, i cui interpreti (Giudici ed avvocati) talora sono chiamati ad adeguarne gli strumenti rispetto alle “nuove” esigenze che di volta in volta si presentino.
Sembra questo il caso del “Palio dei Bufali” di Eboli: in questo caso, anche se con estrema cautela, sembra astrattamente configurabile (data anche la imminenza della manifestazione) la possibilità di un ricorso allo strumento “d'urgenza” offerto dall'art. 700 c.p.c.. Recita tale norma: “chi ha fondato motivo di temere che durante il tempo occorrente per fare valere il suo diritto in via ordinaria, questo sia minacciato da un pregiudizio imminente ed irreparabile, può chiedere con ricorso al Giudice i provvedimenti d'urgenza che appaiono, secondo le circostanze, più idonei ad assicurare provvisoriamente gli effetti della decisione sul merito”. La possibilità di accoglimento del ricorso dipende sostanzialmente dalla esistenza di due presupposti: a) la non manifesta infondatezza del provvedimento (in giuridichese si parla di fumus boni iuris); il pericolo nel ritardo. In questo contesto, la norma sembrerebbe (si ripete, con estrema cautela) offrire alle Associazioni animaliste, nonché ad eventuali Comitati o aggregazioni collettive di cittadini contrari alla manifestazione, uno strumento per impedirla. Non sarebbe del tutto implausibile sostenere, ad esempio:
a) sotto il profilo della non manifesta infondatezza, le seguenti circostanze: la violazione delle disposizioni della recente legge in materia di maltrattamenti agli animali, la contrarietà a legge dell'ulteriore impiego dei punteruoli durante la corsa, ed il rischio per la pubblica incolumità insito nella destinazione di una pubblica piazza (luogo certamente non adeguatamente attrezzato);
b) sotto il profilo del pericolo nel ritardo, poi, lo stesso sarebbe insito nella circostanza che eventuali provvedimenti adottati dopo il 10 dicembre, giorno previsto per il Palio, risulterebbero del tutto inutili.
I nostri giudici, d'altronde, non sono nuovi alla emissione di provvedimenti d'urgenza anche nei confronti della Pubblica Amministrazione (si pensi alla recente decisione di un giudice sul ricorso di un cittadino di religione diversa da quella cattolica, che domandava la rimozione del crocifisso dalle aule di una scuola, o ai provvedimenti d'urgenza emessi nei confronti di enti pubblici per condotta antisindacale), specie quando questi costituiscano l'unica tutela efficace nei confronti di provvedimenti “organizzativi” di questa che possano risultare (socialmente e) giuridicamente censurabili.
Illuminante, in questo senso, il contenuto di una Ordinanza recentemente pronunciata dal Tribunale di Roma in un caso nel quale si richiedeva una condanna del Comune capitolino alla rimozione urgente di taluni alberi pericolanti: sulla eccezione di difetto di giurisdizione sollevata dal Comune (il quale in pratica sosteneva che del caso potesse occuparsi soltanto il TAR), il Giudice ha ritenuto che “il Giudice ordinario ha il potere di inibire tutti gli atti o comportamenti - anche della Pubblica Amministrazione – che possano determinare un pregiudizio ai diritti fondamentali, in particolare alla salute del cittadino o di una determinata collettività” (tra i quali, ai sensi dell'art. 2 della Costituzione, sembra potersi considerare anche quello a non essere turbati dallo svolgimento di manifestazioni idonee a degenerare, in momenti – eventuali - di incrudelimento o raccapriccio, oltre che di pericolo per la salute).
Giovanni Adamo è avvocato e Cultore della Materia di Diritto Civile nell’università di Bologna
animali&animali

sandy
25-11-05, 01:08 PM
PALIO DEI BUFALI? ECCO COME FERMARLO
25 nov 05 - G. Adamo
L'opinione del nostro collaboratore a proposito dell'iniziativa di cui abbiamo scritto ieri.

La corrida, il Palio di Siena, La corsa di Pamplona, ed ora il Palio dei Bufali. Manifestazioni di questo genere pongono in parte problemi di relativismo culturale, in parte problemi strettamente giuridici. Il legame tra i primi ed i secondi è chiaro. Cerchiamo, comunque, di approfondire: è assai difficile che la nostra cultura, giuridica e non, consenta lo svolgimento in Italia di una Corrida (manifestazione che, per quanto censurabile, in culture diverse dalle nostre fa parte della “tradizione”), così come è altrettanto arduo sostenere che in Italia possa essere in qualche modo impedito lo svolgimento del Palio di Siena. La macellazione dei bovini è pratica usuale da noi, ed addirittura sacrilega in altri universi culturali e religiosi. Pratiche (ancora più) inumane sulle donne, giudicate aberranti nell' “Occidente” (talora sino ad essere considerate – giustamente – reato, come la circoncisione africana o la lapidazione talebana), costituiscono invece la norma in altri Paesi, nei quali difficilmente potrebbero essere vietate. In altri termini, sembra potersi cautamente sostenere che tanto più talune prassi, ricorrenze, celebrazioni costituiscano la norma (sino a diventare addirittura “parte” della cultura e del “sociale”), quanto più difficile ne diviene la obliterazione, anche impiegando gli strumenti giuridici (si pensi alle ricorrenti conseguenze del carnevale di Ivrea, in nome del quale ogni anno vi sono centinaia di contusi).
Tuttavia, quando determinate manifestazioni non siano entrate a far parte del comune sentire di una determinata realtà sociale, allora si registra una maggiore 'apertura' della legge, i cui interpreti (Giudici ed avvocati) talora sono chiamati ad adeguarne gli strumenti rispetto alle “nuove” esigenze che di volta in volta si presentino.
Sembra questo il caso del “Palio dei Bufali” di Eboli: in questo caso, anche se con estrema cautela, sembra astrattamente configurabile (data anche la imminenza della manifestazione) la possibilità di un ricorso allo strumento “d'urgenza” offerto dall'art. 700 c.p.c.. Recita tale norma: “chi ha fondato motivo di temere che durante il tempo occorrente per fare valere il suo diritto in via ordinaria, questo sia minacciato da un pregiudizio imminente ed irreparabile, può chiedere con ricorso al Giudice i provvedimenti d'urgenza che appaiono, secondo le circostanze, più idonei ad assicurare provvisoriamente gli effetti della decisione sul merito”. La possibilità di accoglimento del ricorso dipende sostanzialmente dalla esistenza di due presupposti: a) la non manifesta infondatezza del provvedimento (in giuridichese si parla di fumus boni iuris); il pericolo nel ritardo. In questo contesto, la norma sembrerebbe (si ripete, con estrema cautela) offrire alle Associazioni animaliste, nonché ad eventuali Comitati o aggregazioni collettive di cittadini contrari alla manifestazione, uno strumento per impedirla. Non sarebbe del tutto implausibile sostenere, ad esempio:
a) sotto il profilo della non manifesta infondatezza, le seguenti circostanze: la violazione delle disposizioni della recente legge in materia di maltrattamenti agli animali, la contrarietà a legge dell'ulteriore impiego dei punteruoli durante la corsa, ed il rischio per la pubblica incolumità insito nella destinazione di una pubblica piazza (luogo certamente non adeguatamente attrezzato);
b) sotto il profilo del pericolo nel ritardo, poi, lo stesso sarebbe insito nella circostanza che eventuali provvedimenti adottati dopo il 10 dicembre, giorno previsto per il Palio, risulterebbero del tutto inutili.
I nostri giudici, d'altronde, non sono nuovi alla emissione di provvedimenti d'urgenza anche nei confronti della Pubblica Amministrazione (si pensi alla recente decisione di un giudice sul ricorso di un cittadino di religione diversa da quella cattolica, che domandava la rimozione del crocifisso dalle aule di una scuola, o ai provvedimenti d'urgenza emessi nei confronti di enti pubblici per condotta antisindacale), specie quando questi costituiscano l'unica tutela efficace nei confronti di provvedimenti “organizzativi” di questa che possano risultare (socialmente e) giuridicamente censurabili.
Illuminante, in questo senso, il contenuto di una Ordinanza recentemente pronunciata dal Tribunale di Roma in un caso nel quale si richiedeva una condanna del Comune capitolino alla rimozione urgente di taluni alberi pericolanti: sulla eccezione di difetto di giurisdizione sollevata dal Comune (il quale in pratica sosteneva che del caso potesse occuparsi soltanto il TAR), il Giudice ha ritenuto che “il Giudice ordinario ha il potere di inibire tutti gli atti o comportamenti - anche della Pubblica Amministrazione – che possano determinare un pregiudizio ai diritti fondamentali, in particolare alla salute del cittadino o di una determinata collettività” (tra i quali, ai sensi dell'art. 2 della Costituzione, sembra potersi considerare anche quello a non essere turbati dallo svolgimento di manifestazioni idonee a degenerare, in momenti – eventuali - di incrudelimento o raccapriccio, oltre che di pericolo per la salute).
Giovanni Adamo è avvocato e Cultore della Materia di Diritto Civile nell’università di Bologna
animali&animali

freegiampi
25-11-05, 01:57 PM
ma non sarà una bufala?

freegiampi
25-11-05, 01:57 PM
ma non sarà una bufala?

saluki
30-11-05, 02:27 AM
Io comunque ho mandato una mail al sindaco di Eboli e spero che lo facciano in molti.

Non credo sia una bufala: "animali & animali" è un sito abbastanza serio.

saluki
30-11-05, 02:27 AM
Io comunque ho mandato una mail al sindaco di Eboli e spero che lo facciano in molti.

Non credo sia una bufala: "animali & animali" è un sito abbastanza serio.

Nadia
17-12-05, 03:23 PM
No ragazzi, non è una "bufala", l'articoletto lo avevo scritto io! :( Sabato 10 dicembre, il tanto discusso "palio dei bufali", ha poi avuto luogo ad Eboli (SA). Come ampiamente annunciato, noi c'eravamo, con un'arrabbiata ma pacifica ed urlatissima protesta, muniti di cartelli, fischietti, volantini, striscioni e ben due megafoni per dare voce a chi non ce l'ha... Certo, se fossimo stati di più avremmo potuto coprire totalmente la voce dello speaker che, comunque, a malapena riusciva a farsi sentire! Al grido di "quale corsa per la vita, quale solidarietà, questo palio è solo crudeltà" e di "corri Melchionda, corri Morena" (rispettivamente sindaco ed assessore-veterinario organizzatore), i bufalotti strattonati hanno completato i giri della pista... A chi ci tacciava di fanatismo facevamo presente che non eravamo noi ad essere sul dorso di un bufalo! Non ci eravamo illusi che questa prima (ed ultima?) edizione venisse annullata, ma siamo riusciti a ridurla veramente di tanto (è durata poco più di un'ora)... E, se non ci sono state cadute o altri incidenti, abbiamo la "presunzione" di affermare che in parte è dipeso anche da noi: avevano gli occhi puntati addosso ed hanno decisamente intensificato i controlli e le precauzioni in seguito alle nostre contestazioni delle scorse settimane. Su www.zero89.it/aree/area_coordinamento/record.asp?idrecord=136&serv=2&cat=23 potete leggere degli articoli di giornale precedenti e successivi a questa manifestazione (più due pdf riguardanti Telethon): sappiamo che in questo modo non si risolve granché (ed infatti rappresentanti di alcune associazioni presenteranno denuncia per diverse irregolarità), soprattutto con quelli che si sono spudoratamente schierati a favore del palio (ma negli ultimi due articoli ci hanno dato anche diritto di replica), però crediamo che tutto serva per contribuire alla crescita di una coscienza animalista. Grazie mille a chi ha protestato con fax, lettere ed email alla segreteria del sindaco nelle scorse settimane: infatti, dopo averci dato degli "ignoranti" ed aver sostenuto, in un articolo del primo dicembre, che avrebbero corso solo i bufali maschi (quando poi ha vinto la bufala Pasqualina!), allo stesso giornale, cinque giorni dopo, l'assessore Luigi Morena ha affermato "[u]so cosa pensano gli animalisti, leggo i loro fax, le loro email</u>" fino a chiamarci, negli articoli dell'8 e 9 dicembre, "amici animalisti" e a dichiarare che "gli allevatori amano i loro animali e non farebbero mai loro del male"... Grande amore che alla fine della giornata si è tradotto con la degustazione di carne bufalina negli stand! [?] Grazie di cuore a voi ed a chi, dall'intera provincia ed anche da fuori, sacrificando un sabato pomeriggio, è riuscito a venire ed a "festeggiare" con noi la Giornata Internazionale per i Diritti degli Animali - 2005.

Nadia
17-12-05, 03:23 PM
No ragazzi, non è una "bufala", l'articoletto lo avevo scritto io! :( Sabato 10 dicembre, il tanto discusso "palio dei bufali", ha poi avuto luogo ad Eboli (SA). Come ampiamente annunciato, noi c'eravamo, con un'arrabbiata ma pacifica ed urlatissima protesta, muniti di cartelli, fischietti, volantini, striscioni e ben due megafoni per dare voce a chi non ce l'ha... Certo, se fossimo stati di più avremmo potuto coprire totalmente la voce dello speaker che, comunque, a malapena riusciva a farsi sentire! Al grido di "quale corsa per la vita, quale solidarietà, questo palio è solo crudeltà" e di "corri Melchionda, corri Morena" (rispettivamente sindaco ed assessore-veterinario organizzatore), i bufalotti strattonati hanno completato i giri della pista... A chi ci tacciava di fanatismo facevamo presente che non eravamo noi ad essere sul dorso di un bufalo! Non ci eravamo illusi che questa prima (ed ultima?) edizione venisse annullata, ma siamo riusciti a ridurla veramente di tanto (è durata poco più di un'ora)... E, se non ci sono state cadute o altri incidenti, abbiamo la "presunzione" di affermare che in parte è dipeso anche da noi: avevano gli occhi puntati addosso ed hanno decisamente intensificato i controlli e le precauzioni in seguito alle nostre contestazioni delle scorse settimane. Su www.zero89.it/aree/area_coordinamento/record.asp?idrecord=136&serv=2&cat=23 potete leggere degli articoli di giornale precedenti e successivi a questa manifestazione (più due pdf riguardanti Telethon): sappiamo che in questo modo non si risolve granché (ed infatti rappresentanti di alcune associazioni presenteranno denuncia per diverse irregolarità), soprattutto con quelli che si sono spudoratamente schierati a favore del palio (ma negli ultimi due articoli ci hanno dato anche diritto di replica), però crediamo che tutto serva per contribuire alla crescita di una coscienza animalista. Grazie mille a chi ha protestato con fax, lettere ed email alla segreteria del sindaco nelle scorse settimane: infatti, dopo averci dato degli "ignoranti" ed aver sostenuto, in un articolo del primo dicembre, che avrebbero corso solo i bufali maschi (quando poi ha vinto la bufala Pasqualina!), allo stesso giornale, cinque giorni dopo, l'assessore Luigi Morena ha affermato "[u]so cosa pensano gli animalisti, leggo i loro fax, le loro email</u>" fino a chiamarci, negli articoli dell'8 e 9 dicembre, "amici animalisti" e a dichiarare che "gli allevatori amano i loro animali e non farebbero mai loro del male"... Grande amore che alla fine della giornata si è tradotto con la degustazione di carne bufalina negli stand! [?] Grazie di cuore a voi ed a chi, dall'intera provincia ed anche da fuori, sacrificando un sabato pomeriggio, è riuscito a venire ed a "festeggiare" con noi la Giornata Internazionale per i Diritti degli Animali - 2005.

Nadia
17-12-05, 03:23 PM
No ragazzi, non è una "bufala", l'articoletto lo avevo scritto io! :( Sabato 10 dicembre, il tanto discusso "palio dei bufali", ha poi avuto luogo ad Eboli (SA). Come ampiamente annunciato, noi c'eravamo, con un'arrabbiata ma pacifica ed urlatissima protesta, muniti di cartelli, fischietti, volantini, striscioni e ben due megafoni per dare voce a chi non ce l'ha... Certo, se fossimo stati di più avremmo potuto coprire totalmente la voce dello speaker che, comunque, a malapena riusciva a farsi sentire! Al grido di "quale corsa per la vita, quale solidarietà, questo palio è solo crudeltà" e di "corri Melchionda, corri Morena" (rispettivamente sindaco ed assessore-veterinario organizzatore), i bufalotti strattonati hanno completato i giri della pista... A chi ci tacciava di fanatismo facevamo presente che non eravamo noi ad essere sul dorso di un bufalo! Non ci eravamo illusi che questa prima (ed ultima?) edizione venisse annullata, ma siamo riusciti a ridurla veramente di tanto (è durata poco più di un'ora)... E, se non ci sono state cadute o altri incidenti, abbiamo la "presunzione" di affermare che in parte è dipeso anche da noi: avevano gli occhi puntati addosso ed hanno decisamente intensificato i controlli e le precauzioni in seguito alle nostre contestazioni delle scorse settimane. Su www.zero89.it/aree/area_coordinamento/record.asp?idrecord=136&serv=2&cat=23 potete leggere degli articoli di giornale precedenti e successivi a questa manifestazione (più due pdf riguardanti Telethon): sappiamo che in questo modo non si risolve granché (ed infatti rappresentanti di alcune associazioni presenteranno denuncia per diverse irregolarità), soprattutto con quelli che si sono spudoratamente schierati a favore del palio (ma negli ultimi due articoli ci hanno dato anche diritto di replica), però crediamo che tutto serva per contribuire alla crescita di una coscienza animalista. Grazie mille a chi ha protestato con fax, lettere ed email alla segreteria del sindaco nelle scorse settimane: infatti, dopo averci dato degli "ignoranti" ed aver sostenuto, in un articolo del primo dicembre, che avrebbero corso solo i bufali maschi (quando poi ha vinto la bufala Pasqualina!), allo stesso giornale, cinque giorni dopo, l'assessore Luigi Morena ha affermato "[u]so cosa pensano gli animalisti, leggo i loro fax, le loro email</u>" fino a chiamarci, negli articoli dell'8 e 9 dicembre, "amici animalisti" e a dichiarare che "gli allevatori amano i loro animali e non farebbero mai loro del male"... Grande amore che alla fine della giornata si è tradotto con la degustazione di carne bufalina negli stand! [?] Grazie di cuore a voi ed a chi, dall'intera provincia ed anche da fuori, sacrificando un sabato pomeriggio, è riuscito a venire ed a "festeggiare" con noi la Giornata Internazionale per i Diritti degli Animali - 2005.