sandy
27-10-05, 12:41 PM
LA COMMOVENTE STORIA DI FOX
27 ott 05
Il racconto da Vigevano di un'amica di animalieanimali.it
27 ottobre 2005 - Questa è la storia di una cagnolina che viveva vicino a casa mia.
L'ho chiamata Fox perché effettivamente assomigliava ad una volpe. Era la cagnolina mal nutrita e mal seguita di uno che possedeva una vigna dislocata in zona periferica di Vigevano. Un “bel” giorno del 1995 questo signore decise di vendere la vigna senza preoccuparsi della fine che potesse fare il cane che ci abitava dentro. Infatti l'impresa edile che l'ha comprata l'ha sbattuta fuori senza pensarci due volte. Il vecchio padrone qualcosa da mangiare le portava ma con il nuovo neanche quello e la poverina ha dovuto arrangiarsi per riuscire a sopravvivere. Si è inselvatichita, per mangiare entrava anche nei pollai limitrofi, ma cosa molto importante ogni 6 mesi andava in calore e veniva puntualmente coperta e partoriva almeno 5 cuccioli. Una di questi è la piccola Lilly che abita con me.
Gli altri, che non sono riuscita a prendere, venivano regolarmente avvelenati o impallinati dai tanti senza scrupoli che popolano la razza umana, ma Fox ha sempre avuto un fiuto straordinario che le permetteva di sentire il pericolo ed è per questo che è sempre sopravvissuta ai suoi piccoli: l'istinto e l'intelligenza di questo cane erano infinite.
Nel 1998 io ho acquistato casa vicino a dove questa cagnolina bazzicava , che tra l'altro non si è discostata dalla zona dove c'era la sua vecchia vigna. Così è iniziata la mia terapia di avvicinamento e soprattutto di acquisizione della sua fiducia nei miei confronti. Le ho costruito una cuccia dove andarsi a riparare da pioggia e freddo e nel frattempo anche un'altra signora ha cominciato ad occuparsi di lei. Quest’ultima, essendo in pensione poteva seguirla meglio di me che invece lavoravo 8 ore al giorno.
Malauguratamente la giunta comunale vigevanese decise che, proprio nel campo dove la cagnolina si era accampata doveva essere costruita una nuova rotonda della circonvallazione esterna. Preoccupata della sua sorte intanto tentavo in tutti i modi di avvicinarmi a lei, ma inutilmente: troppo impaurita e con alle spalle troppe angherie subite dall'uomo per farsi avvicinare, e sempre con i sensi troppo all'erta perché i miei sonniferi le facessero effetto.
Anche l'accalappiacani della ASL decise di gettare la spugna: aveva troppe tane dove andarsi a rifugiare. Così Fox tornava ad abitare nel campo vicino alla vigna dov'era nata e quindi più vicino a casa mia. Nella zona venivano poi ad abitare dei nomadi che possedevano un pastore tedesco. Fox quindi faceva amicizia con lui e finalmente aveva compagnia. Io intanto, non riuscendo a prenderla, tamponavo i suoi calori con le pastiglie antigravidanze indesiderate. Un calore però non sono riuscita a fermarlo e così è riuscita a partorire a luglio dello scorso anno 5 splendidi cucciolotti nati da mamma Fox e papà pastore tedesco dei nomadi. Li aveva nascosti in una tana sotto le radici di un grosso albero ed una volta svezzati, in un'alba di una domenica mattina in cui le stavo portando il cibo al solito campo dove sapevo mi aspettava, me li ha consegnati perché lei non poteva più occuparsi di loro. Così li ho raccolti e li ho sistemati presso varie famiglie.
Anche un'altra signora ha poi cominciato ad occuparsi di Fox, così ci alternavamo nella consegna del suo pasto quotidiano: io al mattino, la signora alla sera. Con l'aiuto della famiglia di questa signora si è costruito un vero riparo a Fox con tanto di tettoia e cucce con tetto in catramato. Nonostante questo, lei ed il pastore preferivano i giacigli di foglie sotto gli alberi.
Malauguratamente, a giugno di quest'anno i nomadi venivano invitati a lasciare la zona. Fox si era ritrovata di nuovo sola. Io cercavo di farla sentire comunque serena con la mia presenza. Facevamo lunghe "chiaccherate" e dal suo sguardo sembrava capisse ogni cosa che le dicevo. Quante volte però l'ho pregata di seguirmi a casa mia, ma invano.
Ma veniamo a tempi più recenti: martedì 4 ottobre 2005 la serenità che Fox era riuscita a costruirsi è stata ancora una volta disattesa. E' stata attaccata mentre dormiva nel suo campo da un cane di un cacciatore o da un randagio che ha distrutto la trachea. Resta da stabilire se il cane che l'ha attaccata è dello stesso cacciatore che dopo, non contento di quello che le era successo e invece di soccorrerla, le ha sparato al petto. Nella sua sfortuna però Fox ha trovato una signora che l'ha vista rantolante ed ha chiamato il canile per segnalare la cosa. L'incaricato della ASL l'ha soccorsa e portata al Pronto soccorso veterinario. Il canile invece ha avvertito me, visto che faccio la volontaria presso di loro e la cagnolina è stata ritrovata nei pressi di casa mia. Mi sono precipitata alla clinica. E' stata un'emozione fortissima riuscire per la prima volta a toccarla. I veterinari la operano, tentano il tutto per tutto e la tempra del cane sembra tenere, ma la notte tra sabato 8 e domenica 09/10/05, dopo che il sabato pomeriggio ero stata con lei, l'avevo accarezzata, baciata sul musetto e lei era sveglia e ben consapevole della mia presenza, è morta. Il suo cuore troppo affaticato ha ceduto; è' come se avesse voluto darmi la possibilità di dirle addio accarezzandola. E' il più bel regalo che potesse farmi dopo sette anni in cui mi sono presa cura di lei anche se avrei voluto portarla viva a casa, finalmente con me e gli altri animali della mia tribù. La rabbia che mi resta è data da quel “Sig.CACCIATORE” che al posto di soccorrerla, le ha sparato:
E’ bello sapere come questi signori che si proclamano amanti della natura, trattino cosi' qualsiasi essere vivente che incroci la loro strada.
Spero, cara Fox amore mio, che almeno tu, in cielo, dove sicuramente sarai, possa essere finalmente felice.
Ornella Piccinino
27 ott 05
Il racconto da Vigevano di un'amica di animalieanimali.it
27 ottobre 2005 - Questa è la storia di una cagnolina che viveva vicino a casa mia.
L'ho chiamata Fox perché effettivamente assomigliava ad una volpe. Era la cagnolina mal nutrita e mal seguita di uno che possedeva una vigna dislocata in zona periferica di Vigevano. Un “bel” giorno del 1995 questo signore decise di vendere la vigna senza preoccuparsi della fine che potesse fare il cane che ci abitava dentro. Infatti l'impresa edile che l'ha comprata l'ha sbattuta fuori senza pensarci due volte. Il vecchio padrone qualcosa da mangiare le portava ma con il nuovo neanche quello e la poverina ha dovuto arrangiarsi per riuscire a sopravvivere. Si è inselvatichita, per mangiare entrava anche nei pollai limitrofi, ma cosa molto importante ogni 6 mesi andava in calore e veniva puntualmente coperta e partoriva almeno 5 cuccioli. Una di questi è la piccola Lilly che abita con me.
Gli altri, che non sono riuscita a prendere, venivano regolarmente avvelenati o impallinati dai tanti senza scrupoli che popolano la razza umana, ma Fox ha sempre avuto un fiuto straordinario che le permetteva di sentire il pericolo ed è per questo che è sempre sopravvissuta ai suoi piccoli: l'istinto e l'intelligenza di questo cane erano infinite.
Nel 1998 io ho acquistato casa vicino a dove questa cagnolina bazzicava , che tra l'altro non si è discostata dalla zona dove c'era la sua vecchia vigna. Così è iniziata la mia terapia di avvicinamento e soprattutto di acquisizione della sua fiducia nei miei confronti. Le ho costruito una cuccia dove andarsi a riparare da pioggia e freddo e nel frattempo anche un'altra signora ha cominciato ad occuparsi di lei. Quest’ultima, essendo in pensione poteva seguirla meglio di me che invece lavoravo 8 ore al giorno.
Malauguratamente la giunta comunale vigevanese decise che, proprio nel campo dove la cagnolina si era accampata doveva essere costruita una nuova rotonda della circonvallazione esterna. Preoccupata della sua sorte intanto tentavo in tutti i modi di avvicinarmi a lei, ma inutilmente: troppo impaurita e con alle spalle troppe angherie subite dall'uomo per farsi avvicinare, e sempre con i sensi troppo all'erta perché i miei sonniferi le facessero effetto.
Anche l'accalappiacani della ASL decise di gettare la spugna: aveva troppe tane dove andarsi a rifugiare. Così Fox tornava ad abitare nel campo vicino alla vigna dov'era nata e quindi più vicino a casa mia. Nella zona venivano poi ad abitare dei nomadi che possedevano un pastore tedesco. Fox quindi faceva amicizia con lui e finalmente aveva compagnia. Io intanto, non riuscendo a prenderla, tamponavo i suoi calori con le pastiglie antigravidanze indesiderate. Un calore però non sono riuscita a fermarlo e così è riuscita a partorire a luglio dello scorso anno 5 splendidi cucciolotti nati da mamma Fox e papà pastore tedesco dei nomadi. Li aveva nascosti in una tana sotto le radici di un grosso albero ed una volta svezzati, in un'alba di una domenica mattina in cui le stavo portando il cibo al solito campo dove sapevo mi aspettava, me li ha consegnati perché lei non poteva più occuparsi di loro. Così li ho raccolti e li ho sistemati presso varie famiglie.
Anche un'altra signora ha poi cominciato ad occuparsi di Fox, così ci alternavamo nella consegna del suo pasto quotidiano: io al mattino, la signora alla sera. Con l'aiuto della famiglia di questa signora si è costruito un vero riparo a Fox con tanto di tettoia e cucce con tetto in catramato. Nonostante questo, lei ed il pastore preferivano i giacigli di foglie sotto gli alberi.
Malauguratamente, a giugno di quest'anno i nomadi venivano invitati a lasciare la zona. Fox si era ritrovata di nuovo sola. Io cercavo di farla sentire comunque serena con la mia presenza. Facevamo lunghe "chiaccherate" e dal suo sguardo sembrava capisse ogni cosa che le dicevo. Quante volte però l'ho pregata di seguirmi a casa mia, ma invano.
Ma veniamo a tempi più recenti: martedì 4 ottobre 2005 la serenità che Fox era riuscita a costruirsi è stata ancora una volta disattesa. E' stata attaccata mentre dormiva nel suo campo da un cane di un cacciatore o da un randagio che ha distrutto la trachea. Resta da stabilire se il cane che l'ha attaccata è dello stesso cacciatore che dopo, non contento di quello che le era successo e invece di soccorrerla, le ha sparato al petto. Nella sua sfortuna però Fox ha trovato una signora che l'ha vista rantolante ed ha chiamato il canile per segnalare la cosa. L'incaricato della ASL l'ha soccorsa e portata al Pronto soccorso veterinario. Il canile invece ha avvertito me, visto che faccio la volontaria presso di loro e la cagnolina è stata ritrovata nei pressi di casa mia. Mi sono precipitata alla clinica. E' stata un'emozione fortissima riuscire per la prima volta a toccarla. I veterinari la operano, tentano il tutto per tutto e la tempra del cane sembra tenere, ma la notte tra sabato 8 e domenica 09/10/05, dopo che il sabato pomeriggio ero stata con lei, l'avevo accarezzata, baciata sul musetto e lei era sveglia e ben consapevole della mia presenza, è morta. Il suo cuore troppo affaticato ha ceduto; è' come se avesse voluto darmi la possibilità di dirle addio accarezzandola. E' il più bel regalo che potesse farmi dopo sette anni in cui mi sono presa cura di lei anche se avrei voluto portarla viva a casa, finalmente con me e gli altri animali della mia tribù. La rabbia che mi resta è data da quel “Sig.CACCIATORE” che al posto di soccorrerla, le ha sparato:
E’ bello sapere come questi signori che si proclamano amanti della natura, trattino cosi' qualsiasi essere vivente che incroci la loro strada.
Spero, cara Fox amore mio, che almeno tu, in cielo, dove sicuramente sarai, possa essere finalmente felice.
Ornella Piccinino