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Fabry
09-10-05, 08:09 AM
Cavallo miglior amico dei disabili

IMOLA - Ci sono Emily, Niki, e Sissi, Conny e Ikea, che non è svedese e contrariamente a quanto si potrebbe pensare è un maschio. E c’è Minnye, che ha 25 anni ed è la veterana della scuderia, la “nave scuola”, saltellante da sola quanto equilibrata e mansueta quando porta. Poi ci sono 16 ragazzi disabili tra i 18 ai 27 anni, seguiti dal Consorzio servizi sociali, che per loro ha preparato un progetto che per due anni li vedrà frequentare il Centro ippico sportivo imolese di via Ascari, accarezzare, strigliare e montare a cavallo.Si chiama riabilitazione equestre, più nota come ippoterapia. Consorzio, Centro ippico e associazione Pegaso ci lavoreranno almeno fino al dicembre dell’anno prossimo. Il lunedì, mattina e pomeriggio, 14 ragazzi di Imola e 2 di Casafiumanese e Borgo Tossignano scelti secondo la progettazione dei servizi sociali saranno seguiti dagli operatori del Consorzio, dai volontari dell’associazione e da una istruttrice della Federazione sport equestri specializzata in ippoterapia.Per finanziare il progetto (costo complessivo 7mila euro), ha spiegato la presidente dell’ente di viale D’Agostino Gigliola Poli, il Consorzio ha dirottato parte di una donazione avuta da un privato che ha voluto rimanere anonimo.Il cavallo come terapia. Danni motori, sensoriali, cognitivi e comportamentali. Disabilità diverse che nel contatto con l’animale incontrano una preziosa occasione per far venire allo scoperto coraggio, autostima, espressività e che soprattutto sviluppano la convinzione di potercela fare.Primo ostacolo, spiega l’istruttrice Melissa Blandini, la mole del cavallo, dai 4 quintali e mezzo in su. “Entrare in scuderia, vedere dove vivono, cosa mangiano e come dormono i cavalli (contrariamente a quello che si crede in piedi fanno solo la ’pennichella’, per il sonno lungo si mettono comodi; ndr). Poi toccarli, sentire la presenza del corpo degli animali, come si muovono”. La prima lezione si è svolta una decina di giorni fa. Al termine della seconda quasi tutti i ragazzi, e gli educatori, erano saliti in sella.Senza creare eccessive e pericolose aspettative l’ippoterapia pare funzionare. “C’era un bambino - racconta Melissa di una precedente esperienza - che non parlava. Non perché non avesse la facoltà, ma per un blocco. Con lo psicologo lo abbiamo sentito sussurrare al cavallo. Non gli abbiamo detto nulla e abbiamo aspettato. Oggi parla anche troppo”. Miracoli a parte, e dato il peso che merita all’occasione che l’attività offre di poter uscire dalla routine, spesso fatta di solitudine o della compagnia dei soli familiari, l’arma in più è il cavallo, la sua “umanità”. “il feeling che si crea oltre i canali razionali. L’animale riconosce il disabile, lo capisce, e soprattutto lo ripaga. Sopporta gesti sbagliati che da un normo dotato non accetta”.
Corriere Romagna

Trause
09-10-05, 11:27 AM
eh già già i cavalli hanno effetti benefici sulle persone senza problemi di ritardi fisici o mentali (se mi sono espressa male non era mia intenzione offendere nessuno!!!)
dove vado a cavallo ora c'è una cavalla spagnola che è di proprietà di un ragazzo affetto dalla sindrome di Dawn lui non può andare a cavallo e lascia che siano altri a montarla però la cura e la pulisce e la adora, nei suoi occhi di entrambi si vede la più sincera adorazione.. non c'è niente di meglio al mondo che il contatto con un animale come il cavallo..

Trause
09-10-05, 11:27 AM
eh già già i cavalli hanno effetti benefici sulle persone senza problemi di ritardi fisici o mentali (se mi sono espressa male non era mia intenzione offendere nessuno!!!)
dove vado a cavallo ora c'è una cavalla spagnola che è di proprietà di un ragazzo affetto dalla sindrome di Dawn lui non può andare a cavallo e lascia che siano altri a montarla però la cura e la pulisce e la adora, nei suoi occhi di entrambi si vede la più sincera adorazione.. non c'è niente di meglio al mondo che il contatto con un animale come il cavallo..