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Fabry
06-10-05, 08:26 PM
La notizia arriva dal Washington Post
Carne e latte clonati?
In America si può L'Fda pronta a dare il via libera a prodotti che derivano da animali geneticamente modificati

STATI UNITI - Se a Natale gli italiani troveranno nel loro piatto una bella bistecca alla fiorentina, dopo il via libera del comitato di esperti della Ue, gli americani invece, potrebbero sedersi a tavola e mangiare una fetta di carne clonata. La Food and drug administration (Fda), l'agenzia statunitense di controllo su cibi e farmaci, potrebbe dare l'ok al consumo di carne e latte provenienti da animali clonati perché non presentano alcun rischio per la salute. A darne notizia è il Washington Post. Che però sottolinea come la Fda non abbia ancora rilasciato nessuna dichiarazione ufficiale.
Nelle fattorie americane centinaia di maiali e vitelli clonati sono in attesa soltanto di essere macellati per approdare sulle tavole. Molte aziende produttrici hanno sperimentato, in questi anni, la clonazione dei propri animali e aspettano soltanto il sì dell'agenzia sanitaria. Sembrano sempre più lontani i tempi in cui fattori e agricoltori si scandalizzavano per la pecora Dolly, il primo animale clonato da una cellula adulta nel 1997. Ormai migliaia di imprese agricole hanno adottato la nuova tecnica scientifica sperimentando la clonazione nella speranza che prima o poi avrebbero potuto commerciare i prodotti.
Una speranza che potrebbe presto diventare realtà. L'agenzia sanitaria non ha voluto rilasciare interviste ma il Washington Post afferma che si sta muovendo. La Fda, tre anni fa, annunciò di voler fare uno studio che arrivasse ad alcune conclusioni sui prodotti clonati. Il quesito era: commerciabili o no? Secondo alcuni veterinari e scienziati che lavorano nell'agenzia sanitaria, la Fda sta preparando un documento con le conclusioni degli studi, che darebbero il via libero alla commercializzazione delle carni clonate. E che tra poco potrebbe essere pubblicato.
Secondo la comunità scientifica comunque, il consumatore non correrà nessun rischio con questi prodotti. Al massimo, non riuscirà neanche a distinguerli da quelli veri.
Ma gli americani non sembrano gradire molto la possibilità. Alcuni studi e sondaggi fatti sulla popolazione hanno rivelato che il 63% non comprerebbe uova, latte o carne proveniente da animali clonati. La maggior parte delle mamme non si fiderebbe a dare latte clonato ai propri figli e molti si sono dichiarati disgustati all'idea di servire in tavola bistecche che siano di vitelli «replicanti».
Corriere della sera

Fabry
06-10-05, 08:30 PM
E poi si parla tanto di influenza aviaria,Sars,e altre mille pesti [}:)]

Fabry
06-10-05, 08:30 PM
E poi si parla tanto di influenza aviaria,Sars,e altre mille pesti [}:)]

Leonardo
06-10-05, 11:30 PM
Mah...
Il via libera alle carni clonate. Sta notizia la prenderei con le pinze. Con i costi che ha oggi la clonazione che senso avrebbe abbandonare le nostre vecchie care placide muccone?
Sarà uno dei soliti allarmi... e poi non se ne fa più niente.
Sars? Siete sopravvissuti?
BSE ? Vi vedo ancora vivi e vegeti.
VIRUS DEI POLLI. Ecco, io fossi una delle teleutenti della de Filippi mi preoccuperei un po'...:D

Leonardo
06-10-05, 11:30 PM
Mah...
Il via libera alle carni clonate. Sta notizia la prenderei con le pinze. Con i costi che ha oggi la clonazione che senso avrebbe abbandonare le nostre vecchie care placide muccone?
Sarà uno dei soliti allarmi... e poi non se ne fa più niente.
Sars? Siete sopravvissuti?
BSE ? Vi vedo ancora vivi e vegeti.
VIRUS DEI POLLI. Ecco, io fossi una delle teleutenti della de Filippi mi preoccuperei un po'...:D

Fabry
07-10-05, 08:24 AM
Il Giappone ha fatto un passo avanti, forse decisivo, nel diventare il primo Paese al mondo in cui si può mangiare la carne e bere il latte di mucche clonate, in apparente contraddizione con l'attenzione quasi maniacale dei consumatori nipponici per la sicurezza dei cibi e la lotta senza quartiere contro gli Ogm nell'agroalimentare.

La questione appare destinata a sollevare polemiche e contestazioni, quando ancora rimangono problemi insoluti sugli animali clonati, che denunciano una mortalita' piu' alta rispetto a quelli nati in modo naturale. Soprattutto dopo lo choc subito dai consumatori per la diffusione del morbo della mucca pazza anche in Giappone, nonostante le ripetute assicurazioni di sicurezza totale date per anni dal governo, e numerosi scandali per etichettature false apposte da societa' sui prodotti agroalimentari.

La clonazione di mucche ha conosciuto un vero e proprio boom in Giappone, dove esistono attualmente una quarantina di allevamenti che la praticano. Di questi 33 hanno dichiarato in una recente inchiesta di essere pronti a immettere sul mercato bistecche e latte ottenuti da queste mucche.

"Prodotti commestibili di cloni normali e sani, o della loro progenie, non sembrano rappresentare un rischio piu' elevato quanto a consumo di cibo", afferma il documento. I prodotti alimentari derivati da animali clonati sono generalmente sicuri per il consumo umano: il massimo livello di certezza al riguardo si ha per i cloni di bovini, seguiti, in ordine decrescente di certezza, da suini, caprini e ovini.

"Quando riescono ad arrivare all'adolescenza, i cloni sono sani. Ed e' difficile che animali sani possano originare alimenti nocivi per gli uomini. Nessuno scienziato puo' presentare una qualche prova che ci siano dei rischi", sostiene Stephen Sundlof, direttore del dipartimento di veterinaria della Fda, che ha preparato il rapporto.

La maggioranza degli americani ne sara' realmente impaurita", e' il commento sarcastico di Carol Tucker Foreman, direttrice dell'Ong Consumer Federation of America. Critiche anche da gruppi di animalisti, che denunciano sofferenze non necessarie per questi animali.
FDA

Quello che solo nove anni fa, ai tempi della clonazione della povera pecora Dolly,peraltro morta dopo aver sviluppato nel tempo una serie di anomalie,appariva ancora fantascienza sta diventando realtà.
Quanto ai rischi che gli animali clonati,come avviene ancora nella maggior parte dei tentativi,presentino deformità o difetti alla nascita ed il cibo da loro derivato sia in qualche modo pericoloso, la Fda ha promesso che analizzerà la questione.
Per ora per allevatori e produttori mandare sul mercato carni di un bovino clonato sarebbe una totale perdita,una mucca fotocopia costa almeno 20mila dollari ed un suo hamburger 100 dollari,ma l'industria si prepara al grande assalto studiando clonazioni a catena.