Fabry
19-09-05, 08:01 AM
‘Esiste un traffico di tartarughe’
Dopo il furto delle bestiole la Forestale conferma i dubbi
di Luca Ugaglia CASALBUTTANO — Ottorino Tedoldi, il gestore dell’oasi faunistica ‘Boschetto’ di San Vito, al quale i ladri hanno rubato una settimana fa 12 tartarughe (compreso l’esemplare chiamato Ettore), ha bussato anche alla porta della Guardia Forestale di Cremona. «Mi hanno detto — spiega l’ambientalista — che invieranno via internet in tutte le stazioni d’Italia del Corpo la denuncia con le caratteristiche e la foto di Ettore e che faranno di tutto per ritrovarlo. Ho ricevuto la conferma che ovunque, anche nel cremonese, c’è un commercio in nero di questi animali; commercio che è vietato se sono nati, come nel mio caso, prima del 1995». Si può essere ottimisti? «Se a rubarle è stato qualche allevatore le terrà ben nascoste; loro le usano solo ed esclusivamente per la riproduzione. Se invece si tratta di privati, bisogna sperare che prima o poi qualcuno che ha letto il giornale riconosca almeno Ettore, che ha il carapace rovinato e lo segnali alle autorità». Lei qualche sospetto ce l’avrà. «In effetti tempo fa sono venute da me alcune persone a chiedermi se gliene vendevo alcune. Erano disposte a pagarmele profumatamente, ma io ho risposto che erano incedibili e che se avessero voluto, più avanti avrei potuto dargliene qualcuna delle nuove nate. Il guaio è che questi personaggi non li riconoscerei più. Ho comunque segnalato l’episodio ai carabinieri. Devo dire — conclude Tedoldi — che grazie al giornale ‘La Provincia’ la notizia ha avuto grande risalto, in tanti mi hanno dimostrato solidarietà».
La Provincia
Dopo il furto delle bestiole la Forestale conferma i dubbi
di Luca Ugaglia CASALBUTTANO — Ottorino Tedoldi, il gestore dell’oasi faunistica ‘Boschetto’ di San Vito, al quale i ladri hanno rubato una settimana fa 12 tartarughe (compreso l’esemplare chiamato Ettore), ha bussato anche alla porta della Guardia Forestale di Cremona. «Mi hanno detto — spiega l’ambientalista — che invieranno via internet in tutte le stazioni d’Italia del Corpo la denuncia con le caratteristiche e la foto di Ettore e che faranno di tutto per ritrovarlo. Ho ricevuto la conferma che ovunque, anche nel cremonese, c’è un commercio in nero di questi animali; commercio che è vietato se sono nati, come nel mio caso, prima del 1995». Si può essere ottimisti? «Se a rubarle è stato qualche allevatore le terrà ben nascoste; loro le usano solo ed esclusivamente per la riproduzione. Se invece si tratta di privati, bisogna sperare che prima o poi qualcuno che ha letto il giornale riconosca almeno Ettore, che ha il carapace rovinato e lo segnali alle autorità». Lei qualche sospetto ce l’avrà. «In effetti tempo fa sono venute da me alcune persone a chiedermi se gliene vendevo alcune. Erano disposte a pagarmele profumatamente, ma io ho risposto che erano incedibili e che se avessero voluto, più avanti avrei potuto dargliene qualcuna delle nuove nate. Il guaio è che questi personaggi non li riconoscerei più. Ho comunque segnalato l’episodio ai carabinieri. Devo dire — conclude Tedoldi — che grazie al giornale ‘La Provincia’ la notizia ha avuto grande risalto, in tanti mi hanno dimostrato solidarietà».
La Provincia