sandy
30-08-05, 08:44 AM
GINNY, IL CANE CHE AMAVA I GATTI
29 ago 05
Il racconto di Ilaria, un'amica di animalieanimali.it
29 agosto 2005/ - Lo scorso giovedì 25 agosto è morta a Long Island, New York, Ginny, un cane meticcio (un misto schnauzer-husky) con una passione molto singolare per la sua specie: era una gattara. Da giovanissima Ginny era stata abbandonata dal suo precedente proprietario, rinchiusa per oltre una settimana in uno sgabuzzino con i suoi tre cuccioli. Ma venne salvata da Philip, quello che sarebbe poi diventato il suo umano per la vita. Fin da subito Ginny mostrò questa straordinaria caratteristica localizzando e salvando un gattino in difficoltà. Da allora non ha mai smesso di aiutare e curare con amore materno i mici abbandonati e nella sua lunga vita ne ha salvati circa ottocento. Il suo umano ha scritto un libro a lei dedicato e ha aperto a suo nome una fondazione per la tutela dei randagi. Secondo gli "esperti" il comportamento di Ginny era anomalo, una sorta di "istinto materno deviato", quasi fosse una malattia. Ma Philip sapeva che Ginny era semplicemente un cane con un gran cuore e tanto, tantissimo amore da dare. Ginny soffriva da tempo di artrite, negli ultimi giorni era dimagrita tantissimo e giovedì scorso Philip ha dovuto prendere la dolorosa decisione di lasciarla andare. Aveva 17 anni! Addio, piccola Ginny, hai dato a tutti noi una grande, immensa lezione d'amore!
animali&animali
29 ago 05
Il racconto di Ilaria, un'amica di animalieanimali.it
29 agosto 2005/ - Lo scorso giovedì 25 agosto è morta a Long Island, New York, Ginny, un cane meticcio (un misto schnauzer-husky) con una passione molto singolare per la sua specie: era una gattara. Da giovanissima Ginny era stata abbandonata dal suo precedente proprietario, rinchiusa per oltre una settimana in uno sgabuzzino con i suoi tre cuccioli. Ma venne salvata da Philip, quello che sarebbe poi diventato il suo umano per la vita. Fin da subito Ginny mostrò questa straordinaria caratteristica localizzando e salvando un gattino in difficoltà. Da allora non ha mai smesso di aiutare e curare con amore materno i mici abbandonati e nella sua lunga vita ne ha salvati circa ottocento. Il suo umano ha scritto un libro a lei dedicato e ha aperto a suo nome una fondazione per la tutela dei randagi. Secondo gli "esperti" il comportamento di Ginny era anomalo, una sorta di "istinto materno deviato", quasi fosse una malattia. Ma Philip sapeva che Ginny era semplicemente un cane con un gran cuore e tanto, tantissimo amore da dare. Ginny soffriva da tempo di artrite, negli ultimi giorni era dimagrita tantissimo e giovedì scorso Philip ha dovuto prendere la dolorosa decisione di lasciarla andare. Aveva 17 anni! Addio, piccola Ginny, hai dato a tutti noi una grande, immensa lezione d'amore!
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