La storia del Pastore svizzero bianco

La storia del Pastore svizzero bianco
Nella foto un bellissimo esemplare dell’allevamento White Conero

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La storia del Pastore svizzero bianco

Il colore bianco è stato sempre sinonimo di forza, purezza e conquista.
I conquistatori romani hanno sempre utilizzato i cavalli bianchi per passeggiare nelle strade delle città conquistate.

E anche Napoleone era solito utilizzare il cavallo bianco per mostrare il trionfo del suo impero.
La tigre bianca è un’esemplare molto raro e molto ricercato.
Purtroppo il colore bianco, simbolo di purezza, è sempre stato tristemente ed erroneamente catalogato come colore “INDESIDERATO” per quanto riguarda i Pastori Tedeschi.

La storia del Pastore svizzero bianco forme

I PRIMI RUMORS…

 

Il primo report di un allevamento di Pastori Bianchi prima del 900 arriva dall’Alsazia Lorena.
Alla Corte Reale degli Asburgo erano allevati dei Pastori Bianchi di razza pura. In base ai fatti riportati da questa storia speciale, la Principessa di Corte era molto affascinata dal look e dal colore di questi atletici ma graziosi cani bianchi. Inoltre essi si intonavano meravigliosamente al manto grigio chiaro/crema dei Cavalli Lippizani che tiravano la carrozza Reale.

Le famiglie aristocratiche degli Asburgo erano molto influenti in tutta Europa e i loro cani bianchi avevano già assunto una certa notorietà. Questa è la ragione per cui gli Inglesi chiamavano questi cani Bianchi Alsaziani (Pastori Bianchi dell’Alsazia).

Sarebbe necessario recuperare ulteriori dati o altro materiale storico per avere notizie più precise al riguardo.
Vi sono comunque testimonianze e referenze tramandate sull’ allevamento di questi Pastori Bianchi senza altri documenti più precisi riguardo l’inizio di questo allevamento e senza sapere da dove fossero pervenuti questi cani.

Di sicuro si disse che le linee di sangue dei Pastori Bianchi provenienti dagli Asburgo arrivarono da grandi e famosi allevamenti europei (franco-tedeschi).

E i fatti di questa storia sono così interessanti che meritano, comunque, di essere citati.
Il Regime Nazista assunse il comando del Schaferhunde Verein o SV, la società di razza del Pastore Tedesco iniziata in Germania da Otto Won Stephanitz nel Aprile del 1899 e catalogò il colore bianco nel Pastore Tedesco come “indesiderabile”.

Lo stesso Adolf Hitler pensò che i geni bianchi causavano questo colore sbiadendo il colore dei cani.
Noi adesso sappiamo che il gene recessivo che sbiadisce il colore è un gene diverso dal gene del colore bianco.

Molti rappresentanti del grande cane bianco da pastore descritto dai Romani sono ancora oggi con noi.
La maggior parte di questi cani da pastore è diventata marrone, grigio, o ingrigita nel manto.
Alcuni, per esempio il Pulì, hanno ottenuto una varietà bianca.
Altri lo sono sempre stati come lo Sharfpudel di Germania… Quindi in definitiva i cani da pastore di grossa taglia bianchi nel colore sono sempre stati utilizzati come custodi e protettori del gregge.
Noi adesso sappiamo che il gene recessivo che sbiadisce il colore è un gene diverso dal gene del colore bianco.

LE RADICI: OTTO WON STEPHANITZ

Otto Won Stephanitz

Il cane che ha soddisfatto i requisiti di Otto Won Stephanitz era Hektor Linksrhein.
Ha comprato il cane e lo ha rinominato Horand von Grafrath.

Come ha scritto nel suo libro, “Il Cane di Pastore Tedesco nella Parola e nell’Immagine”, “Il gruppo di cani con le migliori possibilità di ottenere approvazioni e consensi era quello che prospettava di trasformare la nuova razza in un cane da lavoro con, a tutti i costi, orecchie erette e, possibilmente, un aspetto simile al lupo. “
Egli fece notare che utilizzò anche i cani da pastore della Turningia poiché in questa varietà era probabile ottenere cani con orecchie dritte di grosso calibro e spesso un colore “grigio-lupo”.

Horand

Quando fu esaminato il sottopelo di Horand, l’evidenza fu di un sottopelo color bianco… ovvero un evento naturale di un colore che proveniva dai cani da Pastore. Bianco è una varietà genetica entro le variazioni di colore del Pastore Tedesco.

Qui poi il fattore bianco è come identificato come un colore geneticamente possibile nella razza.
L’allevatore di Horand, era il Signor Friedrich Sparwasser di Francoforte.
Il colore bianco del pelo del Pastore Tedesco è un colore legittimo ed è ormai arrivato il momento di correggere questa errata interpretazione.

I tedeschi non accettarono questo colore poiché secondo loro non apparteneva al Pastore Tedesco e dunque lo escludevano a priori. Oggi sappiamo che il Bianco è stato il colore di alcuni pastoroidi capostipiti del Pastore Tedesco e che il pelo bianco non è affatto correlato a nessun tipo di problema di salute psico-fisica dal cane.

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DA DOVE E’ ARRIVATO IL PASTORE TEDESCO BIANCO?

Il Pastore Tedesco Bianco è arrivato in Germania dal colore bianco di un regolare Cane da Pastore Tedesco.
Verso il 1880 in varie regioni della Germania vivevano diverse razze da pastore. Anche se non tutelate nella loro purezza, avevano assunto caratteristiche abbastanza definite, indotte da una spontanea selezione naturale. Inoltre era molto presente una forte consanguineità dovuta alla difficoltà nei trasferimenti da parte dei pastori.

Quindi questi cani non avevano la possibilità di migliorarsi nella loro varietà genetica e il risultato fu quello di fissare inequivocabilmente certi caratteri genetici. Tra queste razze vanno ricordati i cani da pastore della Svevia, della Turingia, e del Wurttemberg.

I cani della Svevia erano prevalentemente scuri con il pelo del manto ricciuto, con ossatura piuttosto leggera; esisteva anche una varietà a pelo corto.

I cani della Turingia erano piccoli e forti, grigio-lupo o grigio-focati, spesso con orecchie erette, di cui esisteva una varietà a pelo corto e una a pelo irsuto.

I cani del Württemberg erano soggetti più grandi e meno dinamici, con orecchio cadente, con buon portamento della coda, di cui esisteva una varietà a pelo corto e uno a pelo irsuto..

Verso i primi anni del ‘900 il ritmo della vita contadina andava lentamente trasformandosi sotto la spinta delle innovazioni tecnologiche che cozzavano con le tradizioni e i ritmi della vita agricola. Per questo si avvertiva il desiderio di produrre un cane da pastore più consono alla realtà del momento, meno rozzo e sgraziato, che gratificasse le ambizioni estetiche di una popolazione borghese che si compiaceva della presenza nei propri giardini di un cane coraggioso e sicuro, dall’aspetto piacevole.

Per questo si idealizzava un modello che imponeva il manto semi lungo, l’orecchio diritto che conferisce fierezza, la coda lunga e portata discesa lungo la coscia, non arrotondata sul dorso e priva di antiestetiche deviazioni. Molti allevatori si adoperavano modellando le diverse razze da gregge e i loro sforzi vennero coronati producendo soggetti che tentavano di soddisfare le nuove esigenze estetiche..

MA RIPERCORRIAMO BENE LE TAPPE…

Durante i primi 15 anni del 1900 la storia del Pastore Bianco corre parallela alla Storia del Pastore Tedesco.
All’epoca i pastori vennero allevati senza che il colore del manto potesse divenire motivo di esclusione.
Nonostante si tentò di codificare il colore “ideale” del manto nel “giallo-marrone”, le descrizioni dell’epoca rivelano casi di manto “giallo-grigio”, “grigio-marrone”, “bianco-grigio” o “tutto grigio”.

BEOWULFBERNO

Niente avrebbe potuto far pensare all’esclusione dei Pastori Bianchi dopo il 1920…
Nel 1921 Won Stephanitz nel suo opuscolo sul Pastore Tedesco di 776 pagine pubblica una fotografia di un celebrato Pastore Tedesco Bianco “BERNO” , un bellissimo esemplare di Pastore Bianco a pelo corto, nato il 24 Marzo 1913 di proprietà del Sig. G.Uebe di Seehausen.


Berno era figlio di Tyranin von Mingau e di Gisa Von Kameltal ed era nella 5° generazione in diretta discendenza da Horand von Grafrath e da Mores Pieningen SZ 159 attraverso suo figlio Hektor Von Schwaben che con TheKla 1 vd. Krone produsse Beowulf che divenne Beowulf von Nahegau.
Nel 1906 il primo Pastore Bianco fu importato in America. Si trattava di Mira von Offingen…


Il proprietario di Mira purtroppo non ebbe molto successo con questo cane in America e le sue aspettative vennero vanificate definitivamente in seguito all”esclusione del cane dalla Mostra Cinofila Internazionale “Queen of Switserland” che si svolse a New York nel 1908. Quindi il cane venne riportato in Germania senza neppure essere stato iscritto al Libro Genealogico Americano…
Ann Tracy divenne una personalità famosa in tutto il mondo per il contributo fornito alla causa dei Pastori Bianchi.


Dapprima membro dell’Associazione Internazionale del Pastore Tedesco, fu una profonda amatrice e conoscitrice della razza…..
I Pastori Bianchi che giunsero nel suo allevamento erano diretti discendenti dei primi Pastori Tedeschi (Horand e suo mezzo fratello Luchs)…

Anche se ebbe modo di incontrare e di conoscere i diretti discendenti dei primi Pastori Bianchi della Corte degli Asburgo, non portò mai a casa nessun pastore Bianco da adibire al suo allevamento. Malgrado questo nel 1917 dal suo cane Stomi Hurst Edmond nacquero 4 cuccioli bianchi.

Edmund fu il primogenito e fu anche il primo Pastore Bianco ad essere registrato in America. I suoi fratelli/sorelle nate nella stessa cucciolata erano Eadrid, Eric e Elf.
Con questi 4 cani bianchi, Ann cominciò ad allevare la prima linea di sangue bianco in America.
Il primo vero importatore ed allevatore della razza fu H.N. Hanchett di Minneapolis che nel 1920 importò dalla Germania dei Pastori Bianchi, li allevò con scrupolosità e pose le basi a poco a poco alla costituzione di una razza distinta..

Nel 1923 Geraldine Rockefeller Dodge importò alcuni Pastori Tedeschi Bianchi provenienti dalle migliori linee di sangue della Germania.

I signori Rockfeller abitavano in una tenuta di più di 2000 ettari chiamata Morris County (New Yersey) e possedevano un allevamento di oltre 150 cani.
Nel loro canile “Giralda Farm” la signora Rockfeller allevò Pastori Tedeschi neri, Pastori Tedeschi normalmente colorati e Pastori Tedeschi bianchi.

I suoi cani erano famosi per la miglior qualità e varietà e molti dei nostri attuali Pastori Bianchi provengono da linee di sangue selezionate proprio in questo allevamento.
Intorno agli anni 60 la popolarità dei Pastori Bianchi aumentò in maniera vertiginosa, anche grazie ad alcune trasmissioni televisive dove comparvero alcuni esemplari di Pastore Bianco e anche grazie ad alcuni film dove accanto ad alcuni attori famosi di Hollywood erano protagonisti anche dei Pastori Bianchi. (Dorothy Crider).

Dorothy Crider

Il Pastore Bianco fu anche protagonista della fortunata serie televisiva di Happy and Smiley.
Marion Lopizzo e Jack Lemmon si fecero fotografare spesso con il loro immancabile compagno… il Pastore Bianco Furrari’s Nikki.

Alcuni esemplari vennero addirittura impiegati negli spettacoli circensi come mostra la foto del Circo di Parigi del 1948.

Anche la Walt Disney pensò ai Pastori Bianchi ….
E tutto questo causò un naturale attrito con gli allevatori del Pastore Tedesco e con il loro Club i quali consideravano questi cani come “CONCORRENTI”.

LA SITUAZIONE OLTREOCEANO…

Nel 1964 il primo Club di Razza del Pastore Bianco sorse in California (U.S.A.) a Sacramento, ma nel 1968 l’A.K.C. (American Kennel Club), in collaborazione con il Club del Pastore Tedesco, eliminerà i Pastori Bianchi dalle esposizioni.

Come reazione altri amatori si organizzarono e fondarono nel 1971 un nuovo Club di Amatori del Pastore Bianco in Canada e poi ne seguirono altri che miravano ad essere più efficienti dei precedenti riguardo la difesa e il riconoscimento di questi cani.

Nel 1980, il Club Canadese del Pastore Tedesco fece pressione per interdire ai Pastori Bianchi il diritto di partecipare alle manifestazioni cinofile. Questo tentativo riuscì solo in parte.
Infatti il Pastore Bianco venne ammesso alle prove di utilità e di lavoro, ma venne escluso dai concorsi di bellezza.

In fondo vi era sempre qualche ostacolo da superare. Ormai ci si era quasi abituati a queste esclusioni e quindi quest’ultima direttiva non lasciò sorpresi più di tanto gli amatori di questa razza..
Tra il 1980 e il 1982 i Pastori Bianchi Americani e Canadesi furono importati in Germania.
Ma la prima cucciolata europea ad essere ufficialmente iscritta all’appendice del libro delle origini è stata in Svizzera.

In Svizzera, per l’esattezza, i primi cani di questa razza furono importati all’inizio degli anni 70.
Il maschio americano “Lobo”, nato il 05.03.1966, può essere considerato come il progenitore di questa razza in Svizzera.

I discendenti di questo maschio vennero iscritti nel Libro delle Origini Svizzero (LOS) come del resto anche altri Berger Blanc importati dagli Stati Uniti e dal Canada che si diffusero poi in tutta Europa.
Oggi vi è un discreto numero di Berger Blanc allevati a livello famigliare in tutta Europa, quale nuova razza.
E’ a partire dal Giugno 1991, che questi cani sono iscritti all’appendice del Libro delle Origini Svizzero (LOS) come “NUOVA RAZZA”.

A partire dal 1985 la razza si diffonde rapidamente in quasi tutti i paesi d’Europa.
Oggi giorno la VS campa sulle sue posizioni e si rifiuta di riconoscerlo appoggiandosi allo Standard che essa ha creato.

La situazione è differente in America del Nord dove questi cani sono accettati ed apprezzati da lunga data.
Ma Americani e Canadesi, nonostante le direttive della VS, continuano a registrare questi soggetti sotto il nome di PASTORE TEDESCO di colore bianco.

I FATTI SALIENTI OLTREOCEANO

Con effetto 1 Maggio 1999 l’UKC United Kennel Club (la 2° Federazione Cinofila più importante negli Stati Uniti), riconosce il “PASTORE TEDESCO BIANCO” come una razza a parte sotto il nome di “PASTORE BIANCO”.
Questa informazione è stata estratta dal bollettino di Maggio-Giugno di “Bloodline Magazine”, pubblicazione ufficiale dell’United Kennel Club.
“Kalamazoo, Michigan, 14 Aprile 1999: l’United Kennel Club annuncia il riconoscimento del Pastore Bianco. Il Pastore Bianco è una razza che è stata sviluppata da più di quarant’anni da allevatori intenzionati e decisi a preservare la morfologia originale del Pastore Tedesco e le linee di colore bianco che sono state squalificate dal Club Canino Americano del Pastore Tedesco nel 1968” .
In effetti sembrerebbe che la squalifica in questione sia ben anteriore e risalga secondo la stampa specializzata dell’epoca al 1959.

Nello Standard ufficiale del Pastore Tedesco si cita infatti “i cani a predominanza bianca e albini sono squalificati”. E sotto nella parte riservata ai difetti eliminatori è precisato: “colore bianco predominante (50% o più…)”.
Questo standard va a portarsi su posizioni totalmente indipendenti rispetto a quello del VS (Club Tedesco)… Sembrerebbe che la decisione di una netta separazione dei colori fosse stata presa in seguito ad una constatazione sui Pastori Tedeschi registrati negli anni 57/59, vista la disparità di incroci tra soggetti neri e soggetti normalmente focati seguita da numerosi (troppo numerosi? quanto numerosi??…) incroci tra soggetti “scuri” con soggetti “bianchi”… incroci che ricordiamo erano allora autorizzati.


Al fine di recuperare il “colore del manto originale” il Club del Pastore Tedesco negli Stati Uniti prese dunque queste misure “drastiche” senza voler considerare altri aspetti importanti.

Ne fu risultato un apporto massiccio di Pastori Tedeschi dalla Germania. (8 Tedeschi per 1 Americano) negli anni 69, i quali non presentavano questa degenerazione (schiarimento) del colore del manto.
Ma altri difetti apparvero allora: il più importante fu un netto aumento della displasia dell’anca e la comparsa dei soggetti a pelo “blu”.

Senza che gli americani fossero in grado di biasimare l’importazione di cani tedeschi per l’apporto di questo nuovo colore del manto, un soggetto “blu” si classificò durante i Campionati del 1955 e parve che il gene responsabile del manto blu fosse lo stesso che era alle origini delle variazioni di colore entro la razza.
La cosa più certa e più sensata è che la recrudescenza del colore del manto fu il risultato di incroci INCONTROLLATI tra linee tedesche e linee americane.

Tutto questo a poco a poco giungerà ad una aumentata vigilanza degli allevatori sulla qualità genetica dei loro riproduttori.

Inoltre un nuovo standard fu applicato a partire dal 1967, dopo la decisione della Direzione del Club Americano del Pastore Tedesco di squalificare tutti i cani che presentavano del bianco nel manto senza specificare la percentuale di riserva e tutto questo fece aumentare le tensioni e i dibattiti che animarono, per gli anni a venire, quasi tutte le riunioni di questo Club di Razza.

E’ in quest’epoca che si forma il primo Club raggruppante gli amatori dei Pastori Bianchi negli USA che spinsero subito per la differenziazione della razza fino a chiamare la loro razza “Pastore Americano” al posto di “Pastore Tedesco”.

Le iscrizioni al Club Americano del Pastore Tedesco si ridussero significativamente, al punto che gli Organi del Club deputati alla registrazione dei nuovi cani si riunirono per trovare eventuali soluzioni al problema. Il problema principale era che bisognava in qualche modo intervenire per l’avvenire onde evitare un futuro “displasico” per questa razza. E questo avveniva negli anni 70.

Oggi l’AWSA (Club Americano del Pastore Bianco) resta estremamente vigilante sulla qualità genetica delle linee d’allevamento, ma resta da stabilire se i suoi sforzi porteranno a dei vantaggi soprattutto per ciò che concerne la chiara e netta separazione ai fini riproduttivi tra Pastori Bianchi e Pastori Tedeschi Focati.

In effetti, fino a pochi anni fa negli U.S.A e in Canada si autorizzavano ancora gli incroci tra Pastori Bianchi/Pastori Fuocati nelle linee del Pastore Bianco. Ciò che invece è formalmente interdetto in Europa dai vari Club del Pastore Bianco.

Questo riconoscimento d’oltre-Atlantico è il risultato di un lavoro intenso del Comitato per il Riconoscimento della Razza all’interno del Club Americano (AWSA) e dell’impegno di molti aderenti a questa Associazione.
Ma non è che l’inizio. Queste stesse persone e anche molti altri amatori del Pastore Bianco continuano l’opera con l’obiettivo finale del riconoscimento mondiale di questo splendido cane.

In questo momento il destino di questi animali si trova ormai nelle mani degli allevatori europei.

IN EUROPA COSA STA AVVENENDO?

Nel 1991 una prima azione è stata fatta dalla Svizzera; la Societé Cinologique Suisse pubblica il primo standard ufficiale della razza. Belgio e Olanda la seguirono nel 1992.

E’ sempre nel 1992, anno di fondazione del Club Francese del Berger Blanc – C.F.B.B. – che la Francia intraprende con l’aiuto dei Club del Berger Blanc Europei una maratona per il riconoscimento della razza.
(La Societé Central Cinophile Francese attende il riconoscimento ufficiale dalla F.C.I.).

Nel 1999, la République Ceca, la Danimarca e l’Austria seguono i Paesi Bassi, la Svizzera e la Francia.

Infine, in Dicembre 2002 un progetto di STANDARD venne finalmente depositato alla FCI dalla SCS/SKC (Società Cinofila Svizzera) in collaborazione con il GWS (Club Svizzero del Berger Blanc).

Per la stesura di questo documento hanno collaborato anche altri Club di Razza che nel frattempo erano sorti spontaneamente in tutta Europa (soprattutto in Germania-Austria e Olanda) alla fine degli anni 80..
BENE… dopo tanta fatica la Fédération Cynologique Internationale (FCI) RICONOSCE lo STANDARD per la Razza del «Berger Blanc Suisse» (Weisser Schweizer Schäferhund), il 26.11.02, al numero 347.


QUINDI RIASSUMENDO BREVEMENTE…

Alcuni predecessori di Horand erano bianchi cosi pure come alcuni dei suoi nipoti lo erano, o portavano nel loro patrimonio genetico il colore bianco come gene non dominante, ma presente.
Quindi avrebbero potuto (nel futuro…) ottenere delle linee di discendenza bianche.
E’ ovvio poi che il Pastore Bianco non è un mutante…

E’ BIANCO come lo erano frequentemente i suoi antenati e come lo saranno i suoi futuri discendenti….BIANCHI!!!
Per errate credenze e per ignoranza di una sparuta minoranza di esseri umani presuntuosi, questo cane rischiò di scomparire.

 

Americani e Canadesi si impegnarono invece ad assicurarne l’eternità… e ad evitare l’estinzione della Razza.
E gli Svizzeri, dal canto loro, si impegnarono e ottennero il Riconoscimento FCI per questo splendido animale (come “NUOVA RAZZA A PARTE”…). In Europa questo riconoscimento avrebbe dovuto avvenire più di un secolo fa !! Meglio tardi che mai…

Oggi possiamo, davvero, assicurare L’ETERNITA’ ed un FUTURO “GLORIOSO” al Pastore Bianco.
Razza che NOI AMIAMO ALLA FOLLIA!

Fonte origine storiche: AWSA |IWSF|WSGSC|ACBB|CFBB