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Ailanto - Ailanthus.

Ailanthus altissima

Ailanthus altissima - Foto tratta da www.naturamediterraneo.com


In Cina l'ailanto è simbolo dell'elevazione spirituale.
In Europa, forse per lo stesso motivo, queste piante erano un tempo particolarmente diffuse nei piazali antistanti i conventi e nei giardini delle canoniche.

Il nome ailanto ha due probabili origini; la prima dal francese "ail = aglio" e dal greco "anthòs = fiore" in riferimento allo sgradevole odore agliaceo emanato dalle foglie quando vengono stropicciate; la seconda dal vocabolo cinese "ailanto" che significa "albero del cielo", o "albero del paradiso".

 

Descrizione.

La famiglia: Simarubacee.
Il genere comprende 8 o 9 specie, ma solo 3 interessano la floricoltura: l'A. altissima, l'A. Girardii, l'A. Vilmoriniana.
L'origine: Asia orientale e Australia del Nord
L'aspetto: pianta arborea a notevole sviluppo (fino a 15-18 m).
Le foglie sono caduche, lunghe fino a 60 cm, di colore verde chiaro I fiori insignificanti, in lunghe pannocchie verdognole.
La fioritura è estiva.
I frutti riuniti a ciuffi, persistono sulla pianta, per gran parte dell'inverno.
L'utilizzazione nelle macchie agli angoli del giardino, lungo le recinzioni, a lato dei viali, come esemplari isolati al centro di prati di stile rustico e presso i cancelli d'ingresso.

Esigenze e cure.

L'esposizione: al sole, a mezz'ombra, in piena ombra.
Il terreno: normale da giardino, meglio se profondo, e tale da trattenere una discreta dose di umidità.
Le piante del genere Ailanthus sono assai rustiche e non hanno bisogno di cure particolari: basta annaffiarle in media ogni settimana con uno o due secchi d'acqua, a seconda delle mole dell'esemplare.

Piantagione.

La piantagione: alla fine dell'autunno o all'inizio della primavera.

Moltiplicazione.

La moltiplicazione si esegue di solito trapiantando i polloni, ossia i germogli che si formano al piede della pianta; altrettanto facile è la riproduzione per mezzo di un pezzetto di radice da piantare in terreno sabbioso e leggero; volendo ricorrere alla semina, bisogna interrare il seme subito dopo la sua maturazione; in genere è però consigliabile acquistare le piante già adulte presso un vivaista.

Concimazione.

Per la concimazione, se il terreno non è molto ricco di sostanze nutritive, è bene somministrare concime organico (100 g per pianta) in autunno, e fertilizzante minerale completo, secondo le dosi indicate sul prodotto, in primavera.

Le specie più interessanti.

- A. altissima (o A. glandulosa), detta "albero del paradiso", "sommacco persiano", che comprende una varietà pendulifolia, dal bel fogliame ricadente, e la varietà erythrocarpa, dai frutti rossi.
- A. Giraldii: con foglie lunghissime, di colore verde scuro sulla pagina superiore e verde chiaro su quella inferiore;
- A. Vilmoriniana: a fogliame verde-azzurro; è caratterizzata da aculei giallastri e ricurvi.


 

Scheda realizzata da Marco Finco