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Agrifoglio Ilex.

Agrifoglio Ilex

Agrifoglio Ilex - Foto tratta da www.naturamediterraneo.it

Nel linguaggio dei fiori l'agrifoglio è simbolo della previdenza; è quindi un valido amuleto per le persone troppo prodighe.

Storia.

Il nome agrifoglio si riferisce alle spine che alcune varietà di questa pianta hanno ai margini delle foglie; spine che sono simili ad aghi.

La loro disposizione è varia: sono sempre presenti sono nelle foglie più basse e vanno scomparendo verso quelle più alte, quasi fossero una difesa contro gli animali che potrebbero danneggiare il fogliame.

 

Descrizione.

La famiglia: Aquifoliacee.
Il genere: 295 sono le specie che lo compongono.
L'origine: America meridionale e altre zone temperate, a esclusione dell'Africa e dell'Australia dove sitrovano raramente esemplari di Ilex; in Europa è spontaneo l'I. aequifolium.
L'aspetto: arbusti o alberelli a rami legnosi, a portamento compatto.
Le foglie sono alterne, persistenti, spesso spinose, di colore verde cupo e lucente.
I fiori insignificanti, biancastri.
I frutti assai decorativi, con forma simile a una bacca e in varie tonalità di rosso; assumono la colorazione rossa verso l'autunno e si mantengono inalterati sulla pianta per quasi tutto l'inverno; si conservano a lungo anche sui rami recisi.
L'utilizzazione: l'agrifoglio si presta ottimamente alla formazione di gruppi arbustivi negli angoli del giardino (la distanza fra un esemplare e l'altro deve essere almeno di 60 cm), oppure a essere collocato, come esemplare singolo, al centro di un prato; è possibile anche coltivarlo in vaso purché questo sia di notevoli dimensioni (80 cm di profondità e 60 cm di lato).

Tra le molte specie di Ilex ne esiste una chiamata I. paraguariensis, le cui foglie, opportunamente essiccate, servono a preparare una bevanda conosciuta con i nomi di "mate", tè del Paraguay, tè delle missioni, tè dei Gesuiti.

L'I. paraguariensis (noto con la denominazione volgare "Kaa" o "Palo Yerba") può raggiungere anche i 20 m di altezza.
Nel nostro Paese non è molto coltivato a scopo decorativo, perché l'I. aquifolium è assai più bello.
Nei Paesi americani di lingua spagnola (Argentina, Brasile, Paranà, Mato Grosso, ecc.) la vendita di foglie di mate raggiunge il milione di chili l'anno e basta questo dato per capire l'importanza economica che viene attribuita a tale pianta.

Esigenze e cure.

L'esposizione: in posizione soleggiata o a mezz'ombra.
Il terreno deve essere piuttosto sabbioso (è sufficiente 1/4 di sabbia a renderlo adatto) e non troppo asciutto.

L'agrifoglio è uno degli ornamenti natalizi per eccellenza, ma rappresenta anche un prezioso ornamento per giardini e balconi.
È una pianta che non ha bisogno di particolari cure: basta annaffiarla due volte la settimana abbondantemente (un secchio per arbusto) e potarla nel tardo autunno.

Solitamente la raccolta dei rami con le rosse bacche equivale alla più razionale delle potature.

L'agrifoglio , dal fogliame di colore verde uniforme, presenta anche diverse varietà assai pregiate, a foglie variegate in bianco o avorio su cui spiccano con grande evidenza le invernali bacche rosse.
Molte di queste varietà sono facilmente reperibili presso i rivenditori di piante da giardino.

Piantagione.

La piantagione può essere eseguita sia nel tardo autunno sia in primavera.

Moltiplicazione.

La moltiplicazione si esegue di solito in aprile per talea, semilegnosa, ma è possibile anche per semina in sabbia, da eseguire in primavera.

Concimazione.

Come concimazione è consigliabile usare fertilizzante organico in polvere in autunno (20 g per pianta) a solfato ammonico (10 g) misto a perfostato d'ossa (10 g) in primavera.
Da aprile fino a ottobre, con ritmo quindicinale, si consiglia di irrorare la pianta con acqua e stimolante ormonico 66/F, diluendo 5 gocce del prodotto in un litro di acqua: tale dose è sufficiente per spruzzare almeno una decina di esemplari.

 

Scheda realizzata da Marco Finco