Abutilo - Abutilon.
Abutilon Megapotamicum - Foto tratta da www.floralimages.co.uk
Nei Paesi Arabi l'abutilo, noto come "campanella degli dei", viene piantato a lato dell'ingresso dei giardini come segno di benvenuto agli ospiti.
Il nome deriva quasi sicuramente dall'arabo: fu infatti il naturalista e filosofo greco Teofrasto il primo ad utilizzarlo nel III secolo a.C., e ufficialmente diffuso nel 1763 dal botanico francese Michel Adanson.
Descrizione.
La famiglia: Malvacee
Il genere comprende circa 90 specie.
L'origine Brasile, Guatemala, California, Nuova Zelanda, Asia Minore, Europa
Meridionale.
L'aspetto: forma cespugliosa, altezza inferiore ai 2 m, rami sottili e flessibili.
Le foglie caduche, grandi, dentate sul margine, di colore verde lucente
I fiori: a forma di campanella pendula, spesso di due tinte contrastanti.
La fioritura: particolarmente decorativa, avviene nei mesi caldi; fra maggio e
giugno nell'Italia meridionale, tra giugno e agosto nell'Italia settentrionale.
L'utilizzazione: le piante di questo genere crescono bene in piena terra solo
nelle regioni a clima Mite; risaltano piacevolmente ai bordi di un tappeto
erboso e assumono un buon effetto decorativo in terrazza.
Esigenze e cure.
L'esposizione: è consigliabile coltivare in posizione lievemente ombrosa e
riparata dal vento.
Come pianta è poco esigente, nel senso che è sufficiente che il terreno sia
piuttosto compatto e mescolato a 1/5 di sabbia di fiume per favorire lo scolo
dell'acqua.
Se la coltivazione si effettua in vaso, è necessario che la cassetta sia alta
50 cm, lunga almeno 60 e larga circa 30 cm.
Piantagione.
La piantagione alla fine dell'inverno, fra dicembre e gennaio nelle zone a clima
molto caldo. Particolarmente apprezzabile a fioritura, l'A. megapotanicum cresce nelle zone a clima mite, fiorendo in
rosso e giallo tra i mesi di maggio-giugno, mentre l'A. striatum, assai diffuso
in Sicilia, ha una fioritura estiva in arancio e rosso, con fogliame marginato
in bianco.
Moltiplicazione.
Non è cosa difficile moltiplicare una pianta di abutilo: basta ricavarne delle talee impiegando i rami non del tutto legnificati.
Le talee si possono eseguire in aprile o alla fine di agosto; per favorirne il radicamento prima di interrarle è opportuno immergere l'estremità inferiore in polvere ammonica.
I fiori delle piante hanno colori tanto vivaci, e acquistano maggior evidenza
e bellezza quando vengono accostati a specie dal fogliame di colore piuttosto
cupo e lucente (pittosporo, mirto, evonimo, eucalipto nano).
Concimazione.
Sono sufficienti due concimazioni l'anno:
- la prima a novembre, con concime organico in polvere (30 g per cespo)
- l'altra in marzo impiegando 20 g di perfosfato d'ossa e 10 g di solfato
ammonico.
Parassiti e malattie.
Anche l'abutilo puo' soffrire del cosiddetto mal bianco, una patina
biancastra sulle foglie, o della ruggine, che si manifesta con macchie rossastre
e brune. In questi casi si puo' intervenire subito con irrorazioni d'acqua
miscelata con prodotti a base di zolfo per il mal bianco, e di rame o zinco per
la ruggine.
Scheda realizzata da Marco Finco