Strelizia - Strelitzia.
Strelitzia Reginae - Foto tratta da: www.ubcbotanicalgarden.org
I fiori di queste piante meritano il simbolo che le è stato
attribuito, ossia "il capriccio".
Infatti, poche corolle possono vantare una tale fantasia di colore e una forma
tanto strana.
Storia.
Presso alcune tribù del Sudafrica i fiori di strelizia sono
riservati alla capanna del capo e a quella dello stregone e quanti li raccolgono
abusivamente vengono severamente puniti.
Il nome scientifico Strelitzia deriva da quello di Carlotta
Sofia di Mecklenburg-Strelitz, vissuta dal 1744 al 1818, moglie di re Giorgio
III d'Inghilterra. Comunemente i fiori di strelizia sono chiamati anche
"uccello del paradiso", "lingua d'uccello", e "fiore
del paradiso".
Descrizione.
La famiglia: Musacee.
Il genere comprende circa 4 specie.
L'origine: Sudafrica.
L'aspetto: erbacee perenni a radici rizomatose.
Le foglie sono molto grandi, a forma di cuore molto allungata, sorrette da un
lungo picciolo; il colore varia dal verde-giallastro al verde-grigio.
I fiori sono molto strani e appariscenti, avvolti parzialmente da una spata
verdastra obliqua; la corolla è composta da brattee fortemente colorate e da
petali in tinta contrastante, non facilmente descrivibili nella forma e nella
disposizione che richiama l'atteggiamento di un uccello in volo oppure il
profilo della testa di un volatile esotico con il becco aperto; i colori
dominanti di questi fiori sono il giallo, il blu e l'ametista.
La fioritura avviene in primavera, ma solitamente le piante vengono forzate in
serra e quindi i fiori sbocciano anche in altri periodi.
L'utilizzazione: per la raccolta del fiore reciso, come esemplari isolati o per
la coltura in vaso.
Esigenze e cure.
L'esposizione in pieno sole o a mezz'ombra, purché a clima
mite.
Il terreno ricco di sostanze organiche, misto a 1/3 di sabbia per favorire il
deflusso dell'acqua in eccesso.
Coltivare strelizie, anche se si tratta di un fiore tanto pregiato e che siamo
soliti acquistare dai fiorai a caro prezzo, non è difficile, purchè il clima
sia mite, ossia la temperatura invernale non scenda mai sotto lo zero.
Comunque, anche se sussistono tali condizioni, durante la cattiva stagione gli
esemplari debbono essere protetti con uno strato di foglie alla base e,
eventualmente, con una specie di paravento di stuoia a forma di "L".
Per quanto riguarda le annaffiature, basta somministrare due
volte alla settimana tanta acqua da inumidire bene tutto il pane di terra, non
far mancare qualche irrorazione nel periodo precedente la fioritura e bagnare
con più abbondanza quando appaiono i boccioli.
Piantagione.
La piantagione si effettua verso la fine dell'estate, quando le piante sono in
riposo e il fogliame è completamente ingiallito.
Moltiplicazione.
La moltiplicazione per divisione del rizoma, alla fine dell'estate oppure per
seme.
Concimazione.
La concimazione si esegue in autunno e in primavera con
fertilizzante organico in polvere o da marzo a maggio, ogni dieci giorni, con
concime minerale completo solubile
Le strelizie più
interessanti.
-S. Parvifolia;
-S. Reginae;
-S. Augusta.
Scheda realizzata da Marco Finco