Quercia - Quercus.
Quercia (Quercus Hispanica) - Foto tratta da: www.habitas.org.uk
Queste maestose piante simboleggiano "l'ospitalità", forse per il notevole sviluppo della chioma al riparo della quale trovano ospitalità numerosissimi uccelli.
Può anche darsi che la scelta di questo significato dipenda
dall'antica superstizione che vedeva in ogni tronco di quercia il nascondiglio
ideale di esseri soprannaturali.
Storia.
Il nome scientifico Quercus riprende esattamente l'antica
denominazione latina di queste piante.
Comunemente alcune specie di quercia sono note con nomi diversi:
la Q. Pedunculata è conosciuta come "farnia",
la Q. Cerris come "cerro",
la Q. Ilex come "leccio" e la Q. Robur come "rovere".
Descrizione.
La famiglia: Fagacee.
Il genere comprende circa 230 specie.
L'origine: regioni fredde e temperate dell'emisfero settentrionale.
L'aspetto: alberi di notevole altezza, dal grosso fusto.
Le foglie possono essere caduche o persistenti, di forma molto varia, più o
meno lobate, lisce o pelose, coriacee e lucenti oppure opache. In varie
sfumature di verde I fiori sono insignificanti.
I frutti sono chiamati "ghiande" e sono completati da una cupola, in
colore diverso dal resto del frutto e di forma varia, formata da squame o
ricoperta da peli ricurvi.
L'utilizzazione: come ornamento di grandi parchi e giardini di media grandezza.
Esigenze e cure.
L'esposizione in pieno sole.
Il terreno deve essere abbastanza soffice, profondo, meglio se povero o privo di
calcare.
Le norme di coltivazione delle querce non differiscono da quelle
indicate per il faggio, pianta che spesso in natura è associata alla quercia e
con lei forma il classico "faggetum", una macchia arborea tipica del
nostro paesaggio.
Piantagione.
La piantagione si esegue dall'autunno alla primavera.
Moltiplicazione.
La moltiplicazione si effettua per seme, tuttavia è una pratica da lasciare ai
vivaisti Inutile sottolineare la necessità di riservare la piantagione di
querce a giardini di grandi dimensioni oppure ai parchi. In un'area limitata,
infatti, queste piante non avrebbero la possibilità di espandere liberamente la
loro ampia chioma e di stendere le possenti radici senza far danno alle piante
vicine.
Le querce più decorative.
- Q. Acuta: sempreverde, alta 12 m, ha foglie piuttosto allungata; questa specie
è molto bella anche se coltivata ad arbusto e può essere adatta anche per
giardini non molto vasti;
- Q. Borealis maxima o "quercia rossa": alta 45 m, ha foglie caduche
che in autunno assumono tonalità purpuree di grande effetto; la varietà aurea
ha foglie dorate in primavera;
- Q. Cerris: alta 30-35 m, presenta un tronco robusto sormontato da una densa
chioma; ha foglie caduche che sono prima grigiastre e poi verde cupo;
- Q. Coccinea o "quercia scarlatta": alta 25 m, ha foglie caduche che
diventano di un bellissimo colore scarlatto e oro nei mesi autunnali;
- Q. Ilex: alta anche 30 m, ha foglie sempreverdi, arrotondate; presenta
numerose varietà con foglie in forma diversa;
- Q. Kelloggii o "quercia nera di California": alta 30 m, ha foglie
caduche e corteccia quasi nera;
- Q. Libani o "quercia del Libano": alta 9 m, ha foglie caduche e
chioma di bella forma; questa specie si presta anche alla coltura in piccoli
giardini per le sue limitate dimensioni;
- Q. Robur: alta 30 m, ha foglie caduche; presenta numerose varietà anche con
foglie rosse e con rami penduli;
- Q. Suber: o "quercia da sughero", sempreverde, alta 18m, viene
utilizzata soprattutto per la raccolta della corteccia.
Scheda realizzata da Marco Finco