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Nespolo del Giappone -  Eriobotrya  japonica.

Nespolo giapponese - Eriobotrya  Japonica

Nespolo giapponese (Eriobotrya Japonica) - Foto tratta da: www.ubcbotanicalgarden.org

 

I frutti dell'esotico "nespolo del Giappone" simboleggiano "l'imbarazzo", forse perché, per la loro squisitezza, si rimane incerti se gustarli freschi oppure ridurli in marmellata, se farne un distillato simile all'acquavite oppure un liquore dal sapore di mandorla amara.

Storia.

Il nome scientifico Eriobotrya deriva dai vocaboli "erion = peloso" e "botrys = grappolo" con il preciso significato di "frutti a grappolo peloso", a indicare il particolare aspetto assunto dalle nespole quando sono ancora lontane dalla maturazione e presentano, appunto, una superficie quasi cotonosa.
Il "nespolo del Giappone" (Eriobotrya japonica) è pianta diffusa in Cina e Giappone.


Descrizione.

La famiglia: Rosacee.
Il genere comprende circa 10 specie, tra cui appunto l'E. japonica.
L'origine: Asia orientale.
L'aspetto: albero molto ornamentale.
Le foglie sono persistenti, coriacee, ovali, lisce sulla pagina superiore, che è di un bel verde cupo, cotonose su quella inferiore, che è di color ruggine.
I fiori sono riuniti in infiorescenze pendule, a mazzetto; sono biancastri o color crema, profumati.

La fioritura avviene nel tardo autunno o in inverno.
I frutti hanno forma ovoidale, contengono un grosso seme e sono di color giallo o arancio con buccia sottile e lucente; la polpa è bianca, succulenta, dolcissima; giungono a maturazione tra la fine dell'inverno e la primavera, ma sono messi in vendita solo verso aprile. 
L'utilizzazione: come pianta da frutto, ma anche come specie ornamentale.


Esigenze e cure.

L'esposizione: in pieno sole o a mezz'ombra, purché sempre in clima caldo e con elevato grado di umidità atmosferica.
Il terreno deve essere di normale impasto, da giardino, abbastanza ricco e non umido.
Il "nespolo del Giappone" è pianta da frutto adatta solo per le regioni meridionali, con inverni miti, dove la temperatura non scende mai sotto lo zero, ma che può essere coltivata anche in zone meno favorite dal clima; desidera atmosfera piuttosto ricca di umidità dall'autunno alla primavera, teme l'eccesso d'acqua presso le radici e quindi predilige i terreni asciutti. 
Il "nespolo del Giappone" non ha necessità di essere potato, ma desidera periodiche pulizie alla chioma.


Piantagione.

La piantagione si esegue nel primo autunno.


Moltiplicazione.

La moltiplicazione avviene per seme, per margotta o per innesto su nespolo da seme, cotogno o biancospino.

Concimazione.

Per quanto riguarda le concimazioni, è bene non far mancare una certa dose di fertilizzanti organici, da somministrare all'inizio dell'autunno, mentre fra ottobre e marzo, non sarà male annaffiare ogni 15 giorni con acqua e un qualsiasi prodotto minerale completo, calcolando circa 4 litri di miscela per ogni esemplare.


Le varietà più fruttifere.

Fra le varietà giapponesi più coltivate, perché di miglior sapore e di più abbondante fruttificazione, si ricordano: Tanaka, Early red, Shirokobuda, Victor, Champagne, Tobuda. Le varietà di creazione italiana più pregiate sono: Pelosella, Vaniglia, Verticchiara, Conca d'Oro, Santa Rosalia.

Scheda realizzata da Marco Finco