Mimosa.
Mimosa - Foto tratta da: www.expatsinitaly.com
"Pudicizia" e "riservatezza" sono i simboli della mimosa, certo per la caratteristica delle sue foglie di richiudersi su se stesse al minimo tocco.
Storia.
Il nome scientifico Mimosa deriva dal vocabolo latino "mimus
= mimo" con allusione al comportamento delle sue foglie che richiudendosi
"mimano" l'aspetto di un albero privo di vita sfuggendo così
all'attacco degli animali che pascolano.
È interessante rilevare che le reazioni di difesa della mimosa
sono più immediate a temperature superiori a 20°, ossia in pieno giorno quando
gli animali sono al pascolo e potrebbero essere attratti dal fogliame delle
piante.
Descrizione.
La famiglia: Mimosacee.
Il genere comprende circa 250 specie.
L'origine: America tropicale, Argentina.
L'aspetto: piante erbacee, arbusti o alberi, con rami inermi o spinosi.
Le foglie sono bipennate, composte da numerosissime foglioline ovali di color
verde chiaro, caratterizzate da una particolare mobilità dovuta a stimoli
sensorii di una specie di cuscinetti localizzati alla base delle foglie; il
meccanismo che determina la contrazione è ancora sconosciuto, ma è oggetto di
continui studi.
I fiori sono piccoli, in capolini globosi di color porpora o rosa.
La fioritura è primaverile o estiva.
L'utilizzazione: come specie ornamentali per il giardino; possono essere
coltivate anche in grandi vasi o cassette, soprattutto nelle zone a clima rigido
dove le mimose non possono sopravvivere all'aperto in inverno e devono quindi
essere ricoverate in serra fredda o in aranciera.
Esigenze e cure.
L'esposizione: in pieno sole.
Il terreno deve essere molto permeabile, quindi si consiglia una miscela di
terra da giardino, terra d'erica e sabbia in parti uguali.
Le mimose non richiedono molte cure, tuttavia esigono terreno
piuttosto umido e temono l'eccessivo rigore del clima, per cui debbono essere
protette o ricoverate allorché si teme che le temperature invernali raggiungano
medie molto basse e comunque inferiori allo zero.
Durante il periodo vegetativo
è consigliabile concimare ogni mese con estratto di alghe o un buon
fertilizzante di natura organica, mentre giovano assai le frequenti zappettature
del terreno per mantenere il suolo soffice e così facilitare lo scolo
dell'acqua.
È bene ricordare che le mimose (da non confondere con le acacie)
temono il vento, soprattutto in vicinanza del mare, e quindi è opportuno
piantarle in posizioni riparate, magari a ridosso di alte siepi o di arbusti.
Piantagione.
La piantagione si esegue in primavera.
Moltiplicazione.
La moltiplicazione si effettua per seme in primavera per la M. pudica e per
talea legnosa per le specie arbustive o arboree; queste talee si pongono a
radicare su sabbia in aprile o in agosto, sotto una campana.
Varietà di momosa.
Tra le molte specie di mimosa, adatte ad essere coltivate sia in
vaso che in piena terra, ricordiamo:
- M. pudica: alta circa 1m e mezzo, è perenne, ma viene coltivata assai spesso
come annuale; i fiori sono rosa, i rami spinosi e le foglie sono tra le più
sensibili che si conoscano;
- M. Spegazzinii: arbustiva a foglie caduche, con
fiori rosa-porpora; è specie che teme molto il freddo;
- M. sensitiva: rampicante, spinosa, emette fiori color porpora; dopo la M.
pudica le sue foglie sono tra quelle dotate di maggior mobilità;
- M. rubicalis: alberetto con lunghe spine decorative e fiori rossi che
impallidiscono gradualmente durante la fioritura;
Scheda realizzata da Marco Finco