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PETAURO DELLO ZUCCHERO

    PETAURO DELLO ZUCCHERO
il petauro nella foto è di petaurina

Classificazione

Classe: Mammiferi
Sottoclasse: Marsupiali
Ordine: Diprotodontia
Sottordine: Phalangerida
Famiglia: Petaurdae
Genere: Petaurus
Specie: P. breviceps
 
PETAURO DELLO ZUCCHERO in volo

Iniziamo subito col dire che il petauro dello zucchero non è un roditore, ma un piccolo marsupiale che simile ad uno scoiattolo volante. Hanno una sottile membrana di pelle tesa fra gli arti anteriori e i posteriori che gli permette "di planare" nell'aria quando saltano da un alberoad un altro. Possono raggiungere i 50 metri in un solo balzo! In Natura vivono circa quattro anni, ma con cure adeguate in cattività possono vivere anche dieci - quindici anni. Un petauro dello zucchero adulto ha un corpo compreso tra i 10 e i12 cm più la coda di circa la stessa lunghezza. Il nome di petauri dello zucchero gli deriva dalla loro passione per la dolce linfa di una particolare varietà di eucalipto

I petauri dello zucchero sono animali sociali, vivendo in piccoli gruppi familiari da 8-15.

Ecco perchè è essenziale avere almeno due petauri, o avere molte ore da passare insieme al singolo animale, perché se il petauro non ha abbastanza attenzioni può anche morire di solitudine

I petauri riconoscono gli esseri umani che li accudiscono dal loro odore, affezionandosi molto al loro "padrone" cercandolo e non perdendolo mai di vista.

Un'altra cosa che bisogna tener ben presente è che quest'animaletto ha un'infinità di vocalizzi che bisogna imparare a interpretare e altrettanto farà lui,creando con il suo compagno umano un intesa praticamente perfetta.

LE COSE ESSENZIALI DA FARE E NON FARE QUANDO IN CASA C'E' UN PETAURO

cucciolo PETAURO DELLO ZUCCHERO

Non costringete il vostro petauro ad uscire quando fuori c'è ancora la luce solare, poiché trattandosi di un animale notturno i suoi occhi sono molto delicati.


Chiudete sempre la tavoletta del vater quando il petauro è fuori dalla gabbia. Troppi ne sono già morti affogati nel WC.

Non lasciate il petauro libero e senza controllo.

Non provate a punirlo con la forza, otterrete l'effetto contrario. Rovinando per sempre l'intesa che dopo molti sacrifici eravate riusciti ad instaurare.

Informazioni generali

Il genere Petaurus Breviceps, anche conosciuto come petauro del miele o dello zucchero, è originario della Nuova Guinea e dell'Australia. Ad un primo sguardo possono assomigliare a uno scoiattolo volante ma sono molto più vicini ad un opossum. Sono marsupiali, questo vuol dire che la femmina ha una sacca dove i piccoli si sviluppano dopo la nascita. Sono inoltre notturni e saranno attivi nelle ore centrali della notte.

Mentre è inesatto denominare i petauri scoiattoli volanti poiché sono realmente dei marsupiali è ragionevole e esatto chiamarli scoiattoli marsupiali volanti. Una cosa importante da sapere per chi volesse uno di questi animali è che sono arboricoli e tendono con le loro unghie, affilatissime, ad arrampicarsi su qualunque cose comprese le nostre manie e le braccia, lasciando profonde ferite che la gente per strada scambierà per quelle fatte da un gatto al quale abbiamo rotto le scatole.

Al tocco la loro pelliccia è molle e setosa. Sono generalmente grigi con una banda nera che parte dal naso e arriva fino alla base della coda. La coda è folta e grigia, tranne gli ultimi 2 -3 cm che sono di colore nero. I fianchi sono bianchi o crema. Lungo i lati del corpo si trova il patagio e cioè la membrana che gli permette di volare.

La coda è prensile e serve sia per aggrapparsi ai rami che come timone durante il "volo" questa viene anche utilizzata per trasportare il materiale per foderare il loro nido . Hanno cinque dita su ogni piede, tutte con formidabili artigli tranne "l'alluce".

arto PETAURO DELLO ZUCCHERO

Dieta: I petauri si cibano per il 75% di frutta e del 25% di verdure.

Si tenga presente che le femmine gravide avranno bisogno di molte proteine che ricaveranno dal cibo per gatti che potremmo fornirgli per integrare la dieta ricca di vegetali.

Un'altra fonte di proteine che sarebbe meglio non mancasse nella dieta di tutti i petauri è una o due tarme della farina al giorno.

Per quanto riguarda la frutta vanno bene tutti i tipi a patto che si alternino spesso i vari tipi.

Alimenti da evitare

Non somministrate mai zucchero, dolcificanti, cioccolata, frutta candita, frutta disidratata (che oltretutto contiene conservanti pericolosi per i petauri).

Le miscele di semi e di frutta secca (noci, arachidi, nocciole, ecc.) NON sono un alimento adatto ai petauri; contengono troppi grassi e troppo poco calcio, e con il tempo causano obesità e gravi problemi allo scheletro. Questi alimenti possono semmai essere utilizzati come bocconcini occasionali; evitate però la frutta secca salata e tostata.

Non utilizzate frutta sciroppata in barattolo se è zuccherata, e comunque anche di quella non zuccherata non abusatene perché dal punto di vista nutritivo è nettamente inferiore a quella fresca.

Le crocchette per cani e gatti sono troppo ricche di grassi, vitamina A e D, e in quantità eccessiva possono danneggiare la salute del petauro. Sporadicamente si può tuttavia offrire una crocchetta del tipo "light" (magro) delle marche di qualità superiore.

Habitat :

I petauri dello zucchero vivono nelle foreste di eucalipto e nei terreni boscosi delle isole adiacenti all'Australia, all'Indonesia e alla Nuova Guinea. Sono stati introdotti in Tasmania.

GLI ALLEVAMENTI CONSIGLIATI DA INSEPARABILE SONO:

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Distinzione dei sessi

Lo scroto si trova nella parte bassa dell'addome, anteriormente all'apertura cloacale. Nei soggetti giovani è privo di peli, mentre nell'adulto è completamente ricoperto di pelliccia, delle dimensioni di un pisello. Nella femmina a livello dell'ombelico si trova un'apertura longitudinale, il marsupio, che è assente nel maschio.

Il maschio adulto può essere distinto senza difficoltà dalla femmina per la presenza di una zona priva di peli, a forma di rombo, localizzata sulla sommità della testa, che compare dopo i 7 mesi di età. Si tratta di una ghiandola odorosa, utilizzata per marcare il territorio e anche la femmina. Il maschio presenta anche delle ghiandole odorose sul petto, e sia maschi che femmine hanno ghiandole odorose sulla regione perianale (le sacche anali), sempre utilizzate per marcare il territorio. Le sacche anali sono piuttosto sviluppate e nelle femmine possono essere scambiate per testicoli, per la posizione alla base della coda, portando ad una errata identificazione del sesso

Riproduzione: In cattività si hanno notizie di molti succesi, i piccoli 1 - 3 nascono dopo circa 16 giorni dal concepimento e diventano autosufficienti a circa 4 mesi di

mamma e cucciolo PETAURO DELLO ZUCCHERO

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