TINCA (Tinca tinca)
Distribuzione
geografica Europa e Asia
La tinca è un ciprinide assai comune nelle nostre acque dolci, specialmente in quelle a corso tranquillo o stagnanti e a fondo melmoso. Durante la stagione invernale rimane nascosta nel fango in zone profonde.
È facilmente riconoscibile per le squame con colore verde-oliva e riflessi violetti; la sua pelle è coperta da uno strato di muco che la rende scivolosa. La tinca ha pinne grandi, specialmente la dorsale, e peduncolo caudale grosso. Il corpo è compresso e di struttura massiccia e vi sono due barbigli sul labbro superiore.
La tinca tende a sfuggire ai raggi del sole e durante il giorno si nasconde nel folto della vegetazione. Si riproduce in primavera e all'inizio dell'estate portandosi in acque meno profonde e più temperate di quelle solitamente frequentate.
Le femmine depongono un elevatissimo numero di uova (più di centomila) di piccole dimensioni, in due o tre fasi; queste vengono subito fecondate dal maschio e lasciate fra il folto della vegetazione acquatica.
Dopo pochi giorni sgusciano i piccoli che crescono rapidamente raggiungendo in un anno il peso di circa 100-150 grammi.La tinca si nutre di una alimentazione variata, comprendente animali di diverso tipo che scova fra le piante o addirittura nel fango, oltre a piante acquatiche.
Riesce a vivere in acque stagnanti o
limacciose molto povere di ossigeno, per cui le sue carni hanno spesso sapore di
fango.La
tinca viene anche al levata con sistemi simili a quelli della carpa ed esiste una bella
varietà di tinca dorata. Si pesca con reti a strascico o nasse ma anche con l'amo, cui si
appendono vermi, lombrichi o altri animaletti.
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