Grosso Antozoo solitario, dell'ordine degli
Discosomatidi; molto colorato e molto decorativo proviene dall'oceano
Atlantico tropicale, Mar dei Caraibi, penisola della Florida, isole
Bermuda e Bahamas; solitario ma gregario, forma gruppi di individui
distinti gli uni dagli altri.
Sessile e completamente privo di un sostegno scheletrico, si fissa su di
un sostegno inerte, quale una roccia o una madrepora morta, mediante un
piccolo disco adesivo detto piede.
Dalla parte del corto corpo cilindrico che si trova in posizione opposta
al piede si apre l'apertura boccale, spesso rialzata e circondata da un
disco carnoso di grosse dimensioni, di colore estremamente variabile:
giallo, viola, verde od ocra, privo di tentacoli ma coperto da nervature e
verruche che lo rendono simile al cappello di un fungo, da cui il nome
comune.
Molto robusto, per essere un invertebrato, è molto adatto all'acquario di
barriera in convivenza con tutti gli altri invertebrati, sessili e non, e
di pesci di piccola o media grandezza, ma non con Balistidi o Cantigaster.
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Preferisce essere sistemato in un luogo fortemente illuminato ed
interessato da una certa corrente di acqua, ma se le condizioni ambientali
non sono perfette non ne viene assolutamente pregiudicato il mantenimento
in acquario.
Onnivoro, trae il suo sostentamento sia dalla alghe simbionti, Zooxantelle,
che prolificano nel disco carnoso intorno all'apertura boccale, sia da
plancton e piccoli animali catturati dall'ambiente circostante; in
acquario gradisce plancton liofilizzato o surgelato, artemie o chironomus;
se molto grande questo antozoo può essere nutrito anche con pezzeti di
pesce o di polpa di cozza depositati con delicatezza sopra il disco
periorale.
Antozoo molto robusto e facile ad acclimatarsi, non ha particolari
esigenze per quanto riguarda i valori chimici e fisici dell'acqua che deve
essere solo ben filtrata ed aereata.
Sono comunque sempre consigliabili cambi parziali con sifonatura del fondo
ed aggiunte regolari di oligoelementi e bioelementi.
Non è particolarmente aggressivo ma è comunque bene lasciare una piccola
distanza di rispeto da altri invertebrati sessili che altrimenti
potrebbero venir ustionati dalle sostanze urticanti che emette.
Per tutti questi motivi e per il fatto che non è una specie rientrante
nelle limitazioni di importazione e detenzione stabilite dal CITES il Discosoma non dovrebbe mai mancare sia nell'acquario di
invertebrati del principiante che in quello del più esperto acquariofilo.
Ringraziamo
Mare 2000
Per la realizzazione di questa scheda
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