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IGUANA (Iguana iguana)

 

IGUANA (Iguana iguana)

Iguana iguana adulta (maschio)    

Conosciamo l'Iguana comune (Iguana iguana)   

GLI ALLEVAMENTI CONSIGLIATI DA INSEPARABILE SONO:

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A chi non è mai capitato di passare davanti un negozio di animali e vedere queste piccole lucertoline verdi? A chi non è mai capitato di vedere o sentire persone che vanno in giro con questo lucertolone sulla spalla?
Bene, questo 'articolo' non vuole essere una critica, ma vuole essere un piccolissimo punto di riferimento per capire, conoscere, apprezzare al meglio questo capolavoro di madre natura.

Le iguane secondo la tassonomia attuale vengono così classificate: 

Regno: Animalia
Phylum: Chordata
Subphylum: Vertebrata
Classe: Reptilia
Ordine: Squamata
Subordine: Sauria
Infraordine: Iguania
Famiglia: Iguanidae
Sottofamiglia: Iguaninae
Genere: Iguana 

Di seguito riporto gli altri generi molto famosi che possiamo classificare per comodità in: Conolophus, Brachylophus, Dipsosaurus, Ctenosaura, Iguana, Cyclura, Sauromalus, Amblyrhynchus.
Già vi fa male la testa con tutti questi nomi? Tranquilli, questa era solo una panoramica. 

In natura è possibile rinvenirle nelle zone delle foreste tropicali umide dell'America Centrale, Meridionale; Melissa Kaplan, nota erpetologa, afferma che si stanno diffondendo anche in alcune zone secche del Messico per via dei disboscamenti. 

Le Iguana vivono prevalentemente tutta la vita sopra dei grandi alberi e quando scendono al suolo lo fanno per deporre le uova, accoppiarsi o semplicemente per spostarsi in un altra zona. 
Di mattina al nascere del sole si svegliano e vanno a cercare il punto più diretto al sole (spiegherò poi il motivo quando si parla dell'alimentazione) dove rimangono per qualche ora.
Verso la nostra ora di pranzo, anche loro iniziano a sentire fame e iniziano a mangiare.
La loro dieta è strettamente erbivora, anche se a volte si nutrono di insetti. Dopo aver pranzato tornano nel posto più caldo per favorire la digestione, dove rimangono tutto il giorno.
La notte la passano in un rifugio-tana, sperando di non essere svegliate da qualche predatore.
Come potete ben capire, è un rettile abbastanza pigro.

Le dimensioni in natura sono veramente elevate rispetto agli esemplari in cattività, pensate possono raggiungere anche i 2,5 mt e gli 8 Kg! 

L'Iguana più diffusa qui in Italia è sicuramente L'Iguana iguana (gli inglese o gli americani la chiamano anche green iguanas).
Al momento dell'acquisto fate attenzione alla provenienza dell'iguana (farm, cattura, cattività).
Posso tranquillamente affermare che la maggior parte delle iguane che si trovano in vendita nei nostri negozi, o sono di farm o peggio ancora di cattura.
Le farm sono dei grandi capannoni dove vengono portate le uova, trovate deposte nelle foreste, e una volta schiuse vengono spedite nei vari paesi europei. 
Di cattura, come dice il nome stesso, vengono catturate nel luogo d'origine per poi venire spedite.
Questo è anche un motivo per cui ormai le iguane si trovano a prezzi stracciati, le baby ormai si trovano anche a meno di 20 euro.

Diffidate del prezzo e comprate un esemplare nato in cattività anche se costa qualche soldo in più. Le iguane provenienti da farm o di cattura, oltre al fatto morale di portare via un animale dal suo habitat naturale e di privare la natura di nuove generazioni, sono da evitare in quanto non sempre godono di buona salute. Non è raro trovare animali di cattura o di farm con parassiti interni (endoparassiti) oppure molto aggressive e nel peggior dei casi smettono di alimentarsi.

L'aggressività nelle iguana non è da sottovalutare, specialmente negli esemplari maschi. Le iguana usano come mezzo di attacco o di difesa la loro lunga coda, e se costrette mordono. Un mio amico allevatore tedesco, ha perso due falangi della mano destra con un morso di un iguana adulta, quindi fate molta attenzione!

Alla ricerca dell'Iguana da comprare, dovete fare attenzione sull'esemplare da acquistare.  
Evitate di prendere esemplare stabulati in piccoli terrari sovraffollati, sporchi, mal nutriti, con terrari condivisi con altri animali, o esemplari che in presenza di rami stanno in terra.  
Un' Iguana sana deve presentare un colorito verde acceso, senza bruciature, senza residui di mute precedenti, con gli occhi ben aperti, senza sporcizia nella zona cloacale, con tutte le dita e con la coda non autonomata!  
Una volta acquistata l'iguana bisogna fare attenzione che il negoziante o il privato ci rilasci un documento: il C.I.T.E.S.  
Potete vedere tramite il CITES anche la provenienza dell'animale e l'età.    
La stabulazione dell'animale è il motivo per cui tanti esemplari vengono venduti, regalati, scambiati e addirittura abbandonati!

Ricordate che anche se nel negozio vi sembra una piccola lucertolina, da adulta arriverà a raggiungere anche 1,5mt (il massimo riscontrato è stato 1,80mt) di lunghezza, e non è raro che superi i 5Kg.
Il terrario, meglio se in legno marino trattato con del flatting, è molto importante in quanto deve cercare di ricreare il loro habitat naturale.
Le dimensioni minime per un solo esemplare adulto saranno 2,50mt di lunghezza x 2,50 di altezza x 1,50 di profondità.
Se i negozianti vi vorranno vendere un terrario di misure minori dicendovi "se il terrario è piccolo l'iguana non cresce più di tanto" non credetegli, uscite da quel negozio e non entrateci più.
Come detto in precedenza, le iguana sono degli animali ectotermici che hanno capacità di termoregolarsi, di conseguenza si dovranno creare delle zone più calde e delle zone più fredde.
Per creare queste zone è sufficiente mettere degli spot (semplicissime lampadine) di wattaggi adeguati. Nei negozi di animali vendono spot anche di diversi colori, sta a voi scegliere.
Lo spot oltre a fare calore, emette anche luce (naturalmente), quindi per la notte si usano quelle di colore rosso. 
Oltre alle semplici lampadine (spot), per fare solamente calore, esistono delle lampade in ceramica appositamente create (ma dai costi abbastanza alti).
Da evitare assolutamente sono le rocce riscaldanti: in quanto le Iguana sono abituate a ricevere il calore dall'alto verso il basso, no il contrario.

Obbligatorio per la salute dell'animale è l'uso di neon UVB-UVA. I raggi che questi neon emettono permettono all'animale di assimilare e fissare la D3: speciale vitamina calcio-fissatrice utile al fissamento e alla giusta crescita delle ossa. Per far funzionare questi neon, si deve disporre di un apposita centralina (o starter) dove poi poter collegare le cuffie che a loro volta vanno collegate al neon. Un' alternativa molto utile, per non comprare neon, centraline e cuffie, è quella di rivolgersi in un negozio di elttronica e comprare un portaneon già predisposto al funzionamento (risparmiando così anche qualche soldino). Il neon a differenza delle lampade usate per scaldare, va fissato ad una distanza di circa 35 cm dal posto dove solitamente staziona l'iguana e tenuto acceso massimo 12 ore al giorno. Quando acquistate il neon, ricordatevi di segnarvi il giorno, in modo da poterlo cambiare ogni 6-7 mesi (dopo questi mesi, non emettono più raggi uvb uva e quindi sono del tutto inutili).

Sia gli spot che il neon all'interno del terrario devono venire schermati con della rete (mai vetro o plexygass), per evitare contatti con l'ospite in modo da evitare sgradevoli bruciature.
Con un termometro ci si assicura che la temperatura diurna nella zona calda sia di 30°C e in quella fredda di 25°C; di notte quando si spegneranno le luci e rimarrà solamente lo spot notturno si deve fare attenzione che la temperatura non scendi sotto i 20°C.
Prima ho detto che il materiale del terraio è meglio se di legno marino trattato, perchè l'iguana ama molto l'umidità. Bisognerà tenere un umidità costante intorno all'80%.
Per mantenere l'umidità bisogna procurarsi uno spruzzetto, magari nei negozi di piante, e nebulizzare un paio di volte al giorno. In commercio si trovano a buon prezzo degli igrometri utili per controllare la percentuale di umidità, ma spesso vengono tarati male, quindi regolatevi con le due nebulizzate al giorno.
L'umidità è un fattore molto importante quando il nostro ospite sta effettuando il processo di ecdisi. L'ecdisi, o meglio conosciuta come muta, è il processo in cui il rettile rinnova lo strato di pelle (epidermide).
Le mute, quando l'esemplare è baby, sono molto frequenti, ma durante la crescita il tempo che intercorre tra una muta e l'altra si allunga anche di molto.
Un valore più alto di umidità in questa fase quindi aiuta il distaccamento dell'epidermide vecchia (facendo attenzione che non rimangano pezzi tra le dita che potrebbero portare in necrosi l'arto).

Ultimo ritocco da fare al terrario prima dell'allestimento, sono i fori per il riciclo dell'aria.

Questi fori devono essere sfalsati, cioè, da un lato devono essere bassi, mentre nel lato opposto fatti nella parte altra. I fori, si possono fare semplicemente con delle punte di trapano, non devono essere pochi, ne troppi. Un piccolo trucco per vedere se l'areazione va bene è quello di controllare se sul vetro del terrario si crea la classica condensa; ciò non deve avvenire neanche con margini di umidità elevati. Questo è un fattore molto importante che se trascurato può portare problemi respiratori al vostro ospite.

Passiamo ora alla scelta del substrato. Anch'essa è una scelta molto importante per la salute del sauro. Ogni scelta non è sbagliata, ma ha i sui pro e i suoi contro.

Nei negozi sicuramente cercheranno di vendervi il reptibark. Questo substrato è composto da scheggie di faggio; rende una buona idea di habitat naturale, ed è facilmente pulibile: la parte dove troverete le feci e gli urati la dovete buttare, mentre le altre schegge le potete lavare in acqua e ipoclorito di sodio (candeggina) per un paio di volte, dopodichè la dovrete comunque cambiare con la nuova. Il reptibark è pericoloso quando le iguana sono grandi e possono mangiarlo. Non è raro trovare Iguana che mangiano il proprio substrato andando incontro ad un occlusione intestinale, e molte volte all'intervento chirurgico! Inoltre il reptibark è abbastanza caro come prezzo (fatto non certo da sottovalutare). Fate attenzione che non sia composto di cedro, in quanto altamente tossico!!! Alcuni negozi hanno in vendita dei tappeti di erba sintetica, anche di diversi colori e misure. Il loro prezzo è abbastanza contenuto, ma bisognerà prenderne due in modo che quando uno viene lavato ci sia il secondo di scorta. L'unico svantaggio che ho provato usando questi tappetini è quello che quando se ne vuole togliere uno per lavarlo, bisogna togliere da sopra anche tutti i rami e gli altri accessori.

La terza scelta, poi anche la più economica, è quella che uso anche io personalmente: i fogli di giornale. Con i fogli di giornale sicuramente non si avrà uno scenario naturale, ma sicuramente si risparmieranno soldi e si guadagnerà in igiene visto che i giornali sono sempre reperibili e sicuramente non creano motivo per un insorgere di parassiti, batteri o quant'altro.
Da qualche tempo inoltre è di moda tra i negozianti vendere anche la torba neutra di sfagno come substrato, ma è da evitare. L'unico punto a favore che si riscontra con la torba è la crescita delle piante; l'igiene arriverà a livelli pessimi in quanto tutta l'umidità che tratterà darà vita a molti batteri e funghi, andando incontro ad una pessima salute dell'ospite.
Io consiglio comunque di usare o i tappetini, oppure i fogli di giornale.
Bene a questo punto il fondo del terrario è pronto, l'illuminazione e il riscaldamento anche..cosa manca? Manca il necessario per far vivere all'Iguana la sua vita arboricola: i rami.
La scelta dei rami è molto importante, perchè come detto in precedenza è dove l'Iguana passerà la maggior parte della sua vita. Bisogna cercare di creare un vero e proprio habitat naturale, quindi terrari con un solo ramo non vanno bene. Dovete incastrare e fissare bene i rami evitando così pericolose cadute. Sta al gusto dell'allevatore come sistemarli ma posso consigliare per il benessere della bestiola, di creare almeno diverse 'terrazze' nella zona calda e in quella fredda.
Anche i rami si trovano nei negozi di animali, nei vivai, o se volete farvi una bella passeggiata, magari anche romantica con la vostra ragazza, andare in un bosco e li trovate: evitate i legni marci, di cedro e non staccateli dagli alberi!!

Inoltre si potrebbe usare anche del sughero, che nel periodo natalizzio si trova molto facilmente e a prezzo molto basso.
Una volta presi i tronchi o il sughero (si dovrebbe fare anche con il substrato nel micronde) si deve sterilizzarli evitando così l'introduzione di diversi 'animaletti' microscopici o peggio ancora colonie di funghi.
La sterilizzazione può avvenire nel medesimo modo di come si pulisce il reptibark oppure tramite il vaporello. 
Ora rimane l'ultimo punto da allestire secondo facoltà dell'allevatore: le piante.
Le piante vere le sconsiglio vivamente, in quanto possono dare i soliti problemi di parassiti etc etc e poi dureranno veramente poco: le iguana sono come dei buldozzer ; se volete, mettetele finte oppure generi resistenti come Sanseveria oppure Scindapsus aureus. Le famose stelle di natale, inoltre sono altmente tossiche !
Ultimo accorgimento per finire il terrario, sono le chiusure per evitare l'apertura del terrario da parte dell'ospite evitandone la fuga. Un termometro, un igrometro, due ciotole (una per l'acqua e una per il cibo) costituiscono la fine degli accessori utili per il vostro animale.
Il terrario ora è finito ed è pronto per venire usato (vi ricordo che le iguana maschi adulti non sono tolleranti verso altri maschi).
Se si dispone di un giardino e si ha la possibilità di costruire un grande gabbione per la vostra Iguana fatelo, in modo che possa godere dei benefici del sole direttamente (naturalmente in estate), assumendo e fissando quanto più calcio possibile.
Prima di inserire il vostro sauro, consiglio di monitorare per un paio di giorni le temperature e i valori dell'umidità.  

 

IGUANA (Iguana iguana) baby

Iguana iguana baby (della mia ragazza)

 

Passiamo ora all'alimentazione: se i negozianti vi diranno che l'Iguana mangia solo frutta non dategli retta perchè non è così. Il calcio (Ca) sostanza importantissima per la vita dell'Iguana molte volte non viene assorbito per colpa del fosforo (P). Bisogna, quindi bilanciare le due cose con un rapporto di Ca 2:1 F. Detto questo si può trarre la conclusione che la frutta non può essere l'alimento di base, ma deve venire somministrata in porzioni di metà, rispetto alla verdura. Anche in natura, si nutrono del 95% di verdura, fiori, foglie e dal 5% di frutta.  
Gli ingredienti che possiamo offrire tranquillamente sono Lattura romana (che è la base dell'alimentazione), radicchio, carote, cetrioli, piselli, spinaci, pomodori, tarasacco, melone, mela, pera, pesca, ananas, kiwi, fragola, uva, mandarino, sedano, melone, e addirittura un paio di volte a settimana dei petali di rosa (lavandoli accuratamente e facendo attenzione che non ci siano tracce di antiparassitari). Personalmente ho piantato dei germogli di soia e ogni tanto li somministro con risultati ottimi.  
Assolutamente da evitare sono: alloro, amarillis, arnica, avocado, azalea, calla, canapa indiana, colchico, croton, dalia, erba medica (fiore),  garofano, gelsomino, giacinto, iris, lupino, oleandro, patata, peonia, pomodoro, rododendro, rosa di natale, rosmarino, salvia, stella di natale, tabacco, tulipano, verbena.

Per integrare tutto quanto, una volta al mese si dà anche una camola del miele (Galleria mellonella) allo stato ancora larvale (si trovano facilmente nei negozi di caccia e pesca).  
Le camole del miele vengono date una volta al mese in quanto è un alimento molto ricco (70% proteine, 16% grassi e 10% acqua); insomma è come se noi ci mangiassimo 50Kg di nutella tutti assieme!  
L'integrazione della dieta, oltre alle camole si può effettuare su esemplari giovani con qualche insetto di piccola taglia (grilli, kaimani, tarme), e su esemplari adulti con i pinky (topi appena nati di poche ore).  
Assolutamente indispensabile e obbligatorio è spolverare periodicamente il calcio D3 sul cibo e se vogliamo si può lasciare anche un tappo di bottiglia con del calcio all'interno del terrario sempre a disposizione.  
L'importante è variare il più possibile la dieta del proprio animale (qualunque esso sia) per ricavare i giusti benefici. In commercio si trovano dei pellettati appositamente creati per rettili: non sono buoni come cibo di base, ma in caso di emergenza possono venire usati.  
Naturalmente tutto il cibo deve venire spezzettato e tagliato in proporzione della distanza delle due narici dell'esemplare.  
Le frequenze dei pasti variano a seconda dell'età: da 0 a 18 mesi due volte al giorno; dai 18 ai 3 anni 1 volta; dai 3 anni in poi una volta ogni due giorni.

Nei negozi di animali cominciano a  comparire guinzagli, cappellini da sole per iguane e tante altre 'stregonerie'.  
L'Iguana è un sauro, non ama essere maneggiato, si stressa molto facilmente, durante i nostri maneggiamenti può andare incontro a rotture della coda (anche volontarie), quindi maneggiatela il meno possibile, e lasciatela vivere tranquillamente nel suo terrario.

Beh, detto tutto questo, se avete spazio, denaro, tempo, passione, avete tutte le carte in regola per iniziare un buon allevamento di uno dei sauri più belli della terra.

Ricordatevi, siamo noi che ci dobbiamo adattare alla loro vita, non loro che si devono adattare a noi.

"Un grazie speciale va a tutti coloro che faranno stare la loro iguana nel migliori dei modi possibili (leggete, leggete, leggete); a chi permette a tutti noi di usufruire del forum e del sito; a Fabry che mi ha convinto a scrivere questo 'articolo' e soprattutto a Daniela!!"

Buonasorte D.

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