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Come allevare dei micetti orfani o trovatelli

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Il FAQ contiene informazioni utili a quanti s'accingessero nel difficile ma incredibilmente gratificante compito d'allevare micetti orfani o trovatelli. Riferitevi SEMPRE al vostro Medico Veterinario per le cure e l'assistenza necessarie! (ndt: il file contiene vari consigli estrapolati dal ng "it.discussioni.animali.gatti": grazie a tutti gli a-mici! :) Graditissime aggiunte e correzioni)


Sommario:


INTRODUZIONE  [sommario]

La miglior balia per una cucciolata è ovviamente ...mamma-gatta!
Tuttavia, possono presentarsi situazioni nelle quali la sopravvivenza stessa dei micetti dipende -in misura parziale o totale- dall'intervento dell'uomo:

  • una parziale interferenza -che affianchi l'opera di allattamento/svezzamento di mamma-gatta- si rende necessaria quando questa non riesca ad occuparsi dei troppi cuccioli (es. non disponga di latte sufficiente), oppure quando uno o più cuccioli s'ammalino, e non riescano più a nutrirsi.
  • una totale interferenza -che sostituisca l'opera di allattamento/svezzamento di mamma gatta- si rende necessaria quando questa sia incapace di occuparsi dei cuccioli (es. in seguito a cesareo, mastite), quando i cuccioli stessi siano rimasti orfani, oppure quando siano stati abbandonati... [accade raramente che mamma-gatta si disinteressi d'una cucciolata in salute, per cui se questo accade è opportuno ricorrere immediatamente al Medico Veterinario di fiducia per un'accurata visita dei micetti, ndt]
CUCCIOLI ORFANI.
Quando uno o più micetti restano privi della madre naturale, la cosa migliore per loro è di riuscire ad affidarli ad una mamma-gatta "adottiva" [ideale una gatta che abbia appena partorito e non abbia già stretto forti legami con i suoi propri cuccioli: per indurre la gatta a leccarli è possibile spalmarli con del burro o, all'opposto, sporcarli con l'urina dei cuccioli residenti. Veterinari, allevatori, negozi di animali e giornali di annunci possono contribuire alla ricerca, ndt]

Non sempre è possibile trovare una mamma-gatta disponibile: in tal caso, non resta che SOSTITUIRSI ad essa...
L'obiettivo è far sì che i micetti diventino adulti sani e ben socializzati: questo richiede una grande attenzione per le tappe di sviluppo fisico e comportamentale [aspetti dell'attività eliminatoria, predatoria ed alimentare dipendono in gran parte dall'apprendimento per imitazione. Micetti separati dalla madre nel periodo neonatale possono da adulti presentare anormalità emotive e comportamentali -eccessivamente paurosi, timidi e/o aggressivi- difficili poi da correggere, ndt]. Tuttavia l'abnegazione necessaria troverà ricompensa in una delle più esaltanti esperienze che si possano fare! :)

I cuccioli felici sono cuccioli CALDI, IDRATATI e SAZI. Sarà conveniente pertanto focalizzare subito i 3 capisaldi dell'allevamento artificiale:

    1. un ricovero caldo, asciutto, pulito e privo di pericoli,
    2. un'alimentazione adatta, all'ora adatta, nella quantità adatta,
    3. alcune precauzioni igieniche:
      1. - un sapone antibatterico -clorexidina- per lavarsi le mani prima e dopo aver maneggiato i piccoli,
        - un pettinino antipulci per micetti troppo piccoli per trattamenti antiparassitari,
CUCCIOLI TROVATELLI [ndt]
Nel soccorrere uno micetto abbandonato per strada, occorre tenere innanzitutto presenti le condizioni di salute al momento del ritrovamento: una precauzione importante è di provvedere immediatamente una fonte di CALORE, specie se fa freddo e/o è più piccolo di due settimane: se possibile, sistematelo all'interno del giubbotto, il più possibile vicino alla pelle: dal momento che non ha calore proprio da mantenere, avvolgere un micetto semi-assiderato con fogli di giornale e/o un plaid è del tutto inutile. Può invece servire all'uopo una boule con acqua calda...
  • portate il micetto dal Medico Veterinario il prima possibile, anche se vi appare vispo e in discrete condizioni di salute,
  • una volta a casa, NON somministrategli cibo finché appare letargico o è ancora intirizzito dal freddo o freddo al tatto,
  • idratatelo immediatamente, a piccole ma frequenti dosi: se è possibile, con soluzioni idro-elettrolitiche (es. Pedialyte),
  • meglio non lavare un micetto più piccino di 6 settimane, se proprio non è assolutamente indispensabile.
I micetti necessitano di AMORE! Specie se privi della mamma-gatta naturale, dipendono in tutto e per tutto dalla mamma-gatta "sostitutiva", cui spetta il compito di nitrirli, rassicurarli, vegliare sulla loro sicurezza e guidarli nelle prime esperienze. Mantenere un "diario giornaliero" può essere d'aiuto: a noi di FOOTHILL FELINES piace tenere una registrazione dettagliata dei progressi individuali di ciascun nostro micetto: annotare il peso giornaliero, lo stato di idratazione e l'aspetto generale provvede importantissime informazioni nel prosieguo della crescita.

 


COSA BISOGNA PROCURARSI  [sommario]

Prima di accingersi all'impresa, è necessario procurarsi un minimo di "attrezzature" da tenere sempre a mano:

INDISPENSABILI:
  • una culla o nido-d'infanzia: quella sarà la "tana" del micetto o dei micetti nelle prime settimane di vita,
  • un cuscinetto termico (termoforo) [oppure una lampadina ad infrarossi da avvitare su portalampada, ndt],
  • un kit da allattamento artificiale composto da biberon ad uso animale e tettarelle oppure diverse siringhe da 2.5, 5 e 10 cc/ml.
  • un latte maternizzato per micetti di alta qualità, tipo "KMR, Kitten Milk Replacer" (più conveniente il tipo in polvere)
  • vari accessori igienici: garze sterili, cotone idrofilo, [pannoloni per cuccioli 60x60, ndt], spugnette, pettinino antipulci, spazzolina morbida.
    CONSIGLIABILI:
  • un reintegratore idro-salino ad uso pediatrico, tipo Pedialyte [in farmacia, ndt]
  • un termometro per ambienti, perfetto se dotato anche d'igrometro per la rilevazione dell'umidità,
  • una bilancia da cucina per pesare quotidianamente il micetto o i micetti,
ALIMENTAZIONE PER SONDA GASTRICA
Nel caso si dovesse procedere ad alimentazione per sonda gastrica, occorreranno anche i seguenti materiali [in farmacia o dal veterinario, ndt]:
  • siringhe da 2,5 cc/ml e da 10 cc/ml. Eventualmente, anche da 5 cc/ml
  • tubicino (molto pieghevole e soffice, 0.6 mm circa di diametro esterno) del "butterfly" o ago a farfalla per flebo -- privato dell'ago!

  • [tubicini n.ro 5 con siringhe da 2.5 cc/ml per micetti fino a 2 settimane d'età, e tubicini n.ro 8 con siringhe da 10 cc/ml. per micetti più grandi, ndt].

DOVE SISTEMARE I MICETTI  [sommario]

La "culla" -o come noi la chiamiamo- il nido d'infanzia dev'essere un rifugio protetto, pulito, caldo e asciutto dove i micetti possano dormire per tutto il tempo necessario senza venire disturbati: provvedere loro una "tana" è indispensabile, soprattutto nelle prime critiche tre-quattro settimane di vita. Nessuna necessità di attrezzature sofisticate: basta una comune SCATOLA di CARTONE pulita [con pannoloni per cuccioli disposti sul fondo, ndt] coi bordi sufficientemente alti da impedire ai micetti di uscire per le prime due-tre settimane.

Il CALORE è vitale nelle prime due-tre settimane di vita, dato che essi non hanno la capacità di regolare la propria temperatura corporea. Bisogna considerare che non potendo rabbrividire, non è possibile accorgersi di quando sentano freddo. Sono due le soluzioni possibili:

  • l'impiego di un cuscinetto termico (termoforo) regolato SEMPRE al minimo [e avvolto in una copertura impermeabile, dovessero bagnarlo... ndt]: va sistemato su un solo lato della scatola, coperto da vari strati di asciugamani [cotone o lino, ndt]: se i cuccioli dovessero sentire troppo caldo DEVONO avere la possibilità di spostarsi sull'altro lato [meglio non coprire i cuccioli, potrebbero rimanere avviluppati uno sull'altro; se il piccolo è uno solo, mettete insieme a lui uno o due peluche per fargli compagnia, ndt].
  • [l'impiego di una lampadina ad infrarossi -reperibile presso i negozi di materiale elettrico- avvitata sopra un comune portalampada e posizionata ad altezza opportuna sopra la scatola (vedi tabella delle temperature), ndt].
Assicuratevi che i micetti non possano rimanere soffocati o finire direttamente sopra al cuscinetto termico. E' opportuno sistemare il tutto in una camera tranquilla, appartata [schermando la luce eccessiva e naturalmente il sole; posizionate termometro per ambienti ed eventuale igrometro nei pressi e controllate periodicamente temperatura e umidità, ndt]. La temperatura ambientale ideale è:
 
- 1° settimana (fino a 7 giorni):
- 2° settimana (da 8 a 14 giorni):
- 3 e 4° settimana (da 15 a 28 giorni):
- 5° settimana (da 29 a 35 giorni):
- oltre i 35 giorni:
33-31° C
30-28° C
27-25° C
24-22° C
20° C

[L'umidità ottimale è del 40-50%: meglio non sistemare i cuccioli in diretta prossimità di stufe o termosifoni perché l'atmosfera è troppo asciutta e il calore distribuito non omogeneamente; controllate costantemente lo stato d'idratazione dei piccoli, ndt] Alcuni allevatori suggeriscono di disporre un contenitore con acqua in prossimità della scatola -NON dentro- per garantire una certa umidificazione dell'aria.

 


ALIMENTAZIONE con BIBERON  [sommario]

L'allattamento artificiale consiste nel far succhiare ai micetti -né troppo velocemente né con troppo sforzo- del latte maternizzato. Si può attuare con appositi biberon per uso animale dotati di tettarelle di varie misure [reperibili nei negozi d'animali, ottimo il Borden's: bisogna fare attenzione che il foro della tettarella NON permetta una fuoriuscita eccessivamente veloce del latte. In alternativa -non consigliabile quando non si abbia troppa esperienza- è possibile utilizzare le normali siringhe da 2,5 cc/ml. oppure da 5 o 10 cc/ml, naturalmente senza ago: attenzione a NON iniettare velocemente o si può causare una fatale aspirazione polmonare, ndt].

Qualunque cosa utilizziate, dovrà SEMPRE essere sterilizzata tramite ebollizione prima di ogni uso.
Il latte in polvere dev'essere ricostituito in acqua bollente secondo istruzioni del produttore, e poi lasciato intiepidire nel biberon. Il latte in formulazione liquida può essere riscaldato mettendo il biberon pieno in una ciotola d'acqua bollente (noi sconsigliamo l'uso del forno a microonde per la disomogenea temperatura). Mentre la formulazione in polvere è più conveniente e ha il vantaggio di venire preparata fresca ogni volta, non sempre è possibile ricostituirla senza formare grumi. In questo caso, noi preferiamo la formulazione liquida. Dev'essere somministrato quando raggiunge la temperatura corporea felina, ovvero circa 38° C.

I micetti ciucciano il latte di mamma-gatta in posizione PRONA[supini corrono maggiori rischi di rigurgiti, aspirazione polmonare o ingestione d'aria: qui http://www.smartmart.com/angelpuss/kitty.html una fotografia che illustra la posizione più corretta, ndt]: è possibile sorreggere il micino con una mano oppure appoggiarlo in grembo: in ogni caso, è prudente munirsi di una piccola salvietta. Bagnate con una goccia di latte la tettarella o la cannula della siringa e introducetela delicatamente nella bocca del micetto, curando che la testa resti leggermente sollevata ed estesa mentre ciuccia. Controllate il livello del latte nel biberon e regolatene l'angolazione in modo che non ingerisca aria: ogni poppata deve essere seguita da relativa deglutizione [se indugia a succhiare, resistete alla tentazione di premere sul biberon o sullo stantuffo, ndt]. Se del latte fuoriesce dalle narici state ...affogando il piccolo! Succhiando ingerisce più latte di quanto possa inghiottirne: se la tettarella ha un foro troppo grande, è necessario usarne una con foro più piccolo.

Quanta pappa somministrare?
Nei primissimi giorni è preferibile rischiare di sotto-alimentare piuttosto che sovra-alimentare: il micetto smette solitamente di ciucciare quando si sente sazio. Qui al FOOTHILL FELINES preferiamo somministrare il latte tramite siringhe di plastica (senza l'ago). Approssimativamente, si calcolano 25 ml. di latte ogni 100 gr. di peso corporeo al giorno, divisi nel numero di somministrazioni necessarie nell'arco delle 24 ore (sì, anche la notte!). Un pasto medio può variare da una a tre siringhe: chi preferisce utilizzare il biberon non avrà necessità di riempirlo nuovamente. Qui sotto riportiamo delle dosi puramente indicative, saranno loro a regolarsi [controllate che lo stomaco sia pieno ma non disteso, ndt]. I micetti non sazi possono piangere continuamente, cercare continuamente di succhiare e/o avere le ossa prominenti nelle anche e nella schiena:
 

- 1° settimana (fino a 7 giorni)
- 2° settimana (da 7 a 14 giorni)
- 3° settimana (da 14 a 21 giorni)
- 4° settimana (da 21 a 28 giorni)
siringa da 2,5 cc/ml
siringa da 2,5 o da 5 cc/ml.
siringa da 5 cc/ml.
siringa da 5 o da 10 cc/ml.
2,5-5 ml. ogni 2 ore [giorno e notte]
5-10 ml. ogni 2 [giorno] e 3 ore [notte] 
10-15 ml. ogni 3 ore [giorno e notte]
15-20 ml. ogni 4 ore [giorno e notte]

Noi raccomandiamo l'utilizzo del latte maternizzato KMR "Kitten Milk Replacer", disponibile nelle farmacie che trattano prodotti veterinari o nei migliori negozi di animali [in alternativa, PET2000 "Kitten Milk" di CHIFA.. Il latte di vacca così com'è NON è adatto: come soluzione estemporanea, può essere adattato così: 60 ml. latte senza lattosio+14 ml. panna liquida+1 tuorlo+ un poco di formaggino+ integratore vitaminico/minerale con taurina, ndt].

Dopo ciascun pasto, è opportuno che il micetto faccia "il ruttino" appoggiato contro la vostra spalla. Un'altra tecnica è tenere il micetto con la schiena contro il vostro petto e coccolarlo mentre gli massaggiate delicatamente il pancino [ricordate anche di pulirgli il muso con un asciugamano ruvido leggermente inumidito d'acqua calda: il massaggio, gentile ma veloce, simulerà le leccate di mamma-gatta, ndt].

E' opportuno pesare ogni micetto ad orari fissi: un guadagno costante di circa 10 gr. al giorno è ottimale, ma non sorprendetevi se il peso rimane stabile per un giorno o due, per poi raggiungere di colpo il livello previsto. Dopo ogni poppata, i micetti necessitano di espletare le loro funzioni fisiologiche (vedi paragrafo successivo), dopodiché controllate il ricovero per vedere se necessiti di essere cambiato, verificate che la temperatura sia corretta e rimetteteli a dormire: dei micetti correttamente alimentati dormiranno tutta l'ora fra un pasto e l'altro. Man mano che crescono, il numero delle somministrazioni e la loro frequenza devono essere gradualmente diminuiti.

 


STIMOLARE I BISOGNINI  [sommario]

I micetti più piccoli di due settimane non controllano i proprio movimenti intestinali e necessitano pertanto della stimolazione materna per provvedersi ogni giorno: in mancanza di mamma-gatta, dovrete provvedere voi... Dopo ciascun pasto [circa 15 min. dopo, ndt], mettete il micetto sul pannolone e massaggiate delicatamente la zona perianale e genitale con un batuffolo di cotone inumidito in acqua calda  Ciò lo porterà ad urinare ed eventualmente provvedersi (le feci dovrebbero essere giallo chiaro -a causa dell'alimentazione lattea- e ben formate), ed è molto importante che voi continuiate a farlo finché non usi la cassetta da sé [è possibile che micetti neonati non defechino per un giorno o due: è l'assunzione di colostro che contribuisce all'espulsione del particolare ammasso fecale detto meconio: un aspetto cremoso e color mostarda non è preoccupante, mentre feci grigiastre vanno subito segnalate al veterinario, ndt]. La zona perianale è molto delicata e può andare soggetta a screpolature o arrossamenti: nel caso, applicare un velo di crema per bambini dopo ogni stimolazione.

I micetti devono essere protetti dalle malattie: è misura prudenziale lavarsi scrupolosamente le mani con un sapone antibatterico prima e dopo averli maneggiati. Qualora i micetti non avessero ricevuto il colostro dalla loro madre per almeno i primi due/tre giorni di vita (il siero acquoso contenente sostanze anticorpali, minerali e vitaminiche che mamma-gatta produce alla prima montata lattea), sono da considerarsi soggetti a rischio e le chance di sopravvivenza sono molto ridotte: in ogni caso, le precauzioni igieniche dovranno essere quadruplicate allontanando tutte le possibili fonti di contagio virale e batterico, compresi tutti gli altri animali di casa... Nelle farmacie sono in vendita apposite soluzioni disinfettanti antivirali.

 



POSSIBILI PROBLEMI (diarrea, costipazione) [sommario]

Feci lente e/o giallastre.
Posso essere indicative di una leggera sovralimentazione. Provate a diluire il latte maternizzato con Pedialyte o acqua oligominerale (circa 1/3) finché le feci non siano ritornate alla normalità. Quindi gradualmente riportate il latte alla consistenza consigliata dal produttore.

Feci lente e/o verdastre.
Il cibo si sta muovendo così rapidamente attraverso il sistema digestivo che la bile non viene assorbita: probabilmente, è attribuibile anche questo a una più accentuata sovralimentazione. Diluite il latte con Pedialyte o acqua oligominerale (circa 1/3) e chiedete al vostro veterinario se sia il caso di somministrare qualcosa (es. 2 - 3 gocce di kaopectato ogni quattro ore) finché il problema non si risolva.

Feci d'aspetto "a ricotta".
O il latte in polvere è troppo concentrato e sta causando severa sovralimentazione, o può essere intervenuta un'infezione batterica. Diluite il latte con Pedialyte o acqua oligominerale (circa 1/2) e e chiedete al vostro veterinario riguardo la somministrazione di antibiotici. Se interviene una pronunciata disidratazione, può essere necessario somministrare liquidi per via sottocutanea.

Costipazione o stitichezza.
Provate innanzitutto ad aumentare leggermente la densità della formulazione e/o diminuire la quantità aumentando però la frequenza dei pasti [per stimolare più volte il riflesso gastroenterico, ndt]. Se l'addome appare gonfio e non vi sono stato movimenti intestinali nelle precedenti 24 ore, potreste somministrargli olio minerale per bocca tramite un contagocce (3 gocce ogni 30 gr. di peso corporeo). Se la situazione non si risolve, chiedete al veterinario per l'opportunità di intervenire con un clisterino pediatrico [es. alla malva e camomilla, ndt].

 


ALIMENTAZIONE per SONDA GASTRICA  [sommario]

L'alimentazione per sonda gastrica, che permette d'iniettare il latte direttamente nello stomaco, è l'ultima risorsa per un micetto altrimenti impossibilitato a succhiare, a causa di malattie, disidratazione, debolezza etc [consiste nell'inserimento di un catetere in gomma flessibile attraverso l'esofago, ndt]. Non è priva di rischi anche letali (es. aspirazione polmonare, costipazione, blocco intestinale) e vi si dovrebbe far ricorso solo dietro consiglio veterinario, che può mostrare la corretta tecnica d'introduzione (anche se alcuni hanno imparato a farlo da un manuale).

Viene utilizzato lo stesso latte maternizzato impiegato nell'alimentazione col biberon, in ragione di 8 cc. ogni 30 gr. di peso corporeo al giorno, diviso il numero di pasti necessari (es. se un micetto pesa 120 gr, necessita di 32 cc di formula al giorno. Se somministrate 6 pasti saranno 5-6 cc. per pasto). [è possibile impiegare il tubicino dei "butterfly" o aghi a farfalla, ovviamente senza l'ago- misura 5 e misura 8 insieme a siringhe ipodermiche da 2.5 cc/ml e da 10 cc/ml: per le prime due settimane di vita verrà impiegato il tubicino piccolo, dopo le due settimane quello più grande perché quello piccolo potrebbe finire nei polmoni invece che nello stomaco, ndt]

Il tubicino dev'essere tagliato della misura giusta: appoggiatelo lungo il corpo del micetto ed individuate l'ultima costola (corrispondente allo stomaco). Con un marcatore indelebile o un pezzetto di scotch contrassegnate la lunghezza dalla gola all'ultima costola, e tagliate il tubicino nella lunghezza che vi viene più comoda [ricontrollate la misura come il micetto cresce! ndt]. Fissatene l'estremità opposta ad una siringa di formato adeguato per l'età/taglia del micetto. Il latte in polvere dev'essere sciolto in acqua bollente accuratamente per evitare la formazione di grumi che non passerebbero dal tubicino, mentre il latte in formulazione liquida può venire scaldato a 38° C immergendo la siringa in un contenitore con acqua bollente [utilizzare il forno a microonde per scaldare il latte può causare alterazioni chimiche alla formula ed irregolarità nella temperatura, noi consigliamo di evitarlo]. Assicuratevi che non si siano formate bolle o tasche d'aria nella siringa!

PROCEDURA CONSIGLIATA: Chiedete sempre al Medico Veterinario d'istruirvi nella tecnica d'introduzione corretta: inserire il tubo nella trachea anziché nell'esofago ha conseguenze fatali! [vedi foto: http://home9.inet.tele.dk/birma/tube.htm; segnalo anche il file: http://www.cfainc.org/articles/tube-feeding.html, ndt].

Questa è la tecnica che usiamo noi: stendete una salvietta pulita e asciutta sulla mano [la sinistra; destra per i mancini, ndt] e appoggiatevi sopra il micetto [la schiena rivolta contro il vostro petto, ndt], mantenendolo in modo che la testa risulti sollevata rispetto al corpo. Bagnate l'estremità contrassegnata del tubicino col latte caldo, quindi MOLTO DELICATAMENTE appoggiatelo sopra la linguetta e introducetelo con movimento costante giù nella gola, fino al contrassegno [se incontrate resistenza fermatevi, tirate indietro un pochino e quindi procedete, ndt]. Accertatevi SEMPRE che il tubicino sia correttamente posizionato nello stomaco attraverso l'esofago PRIMA di iniettare il latte:

  • se la siringa è stata già fissata all'altra estremità, iniettate una o due gocce (attenzione, non di più!) ed attendere qualche secondo: se il micetto inizia a tossire, estraete *immediatamente* il tubicino -lo avete inserito nella trachea anziché nell'esofago- e ripetete l'operazione.
  • [se la siringa non è stata già fissata, immergete l'estremità libera del tubicino in un bicchiere d'acqua e osservatene la superficie: se non appaiono bollicine di respirazione, è correttamente posizionato nell'esofago e vi si può fissare la siringa, ndt]
Quando siete SICURI che il il tubicino è correttamente inserito nell'esofago, iniettate lentamente tutto il latte, quindi "pinzate" con le dita il tubicino (per impedire al latte di rifluire all'esterno) ed estraetelo.

Una volta acquisite esperienza e confidenza, l'alimentazione per sonda gastrica d'ogni micetto non dovrebbe prendere più di due minuti e mezzo. Con questo tipo di alimentazione, non è necessario fargli fare il ruttino, ma potete comunque coccolarli e massaggiarli liberamente... [Attenzione! Come i denti si sviluppano, non è impossibile che i micetti possano mordicchiare il tubicino fino a reciderlo, per cui ne rimanga un pezzetto infilato nell'esofago: se questo dovesse accadere -non fatelo accadere mai- mettete il micetto a testa in giù e scuotetelo finché non riuscite a estrarre il tubicino, ndt]

L'operazione è più difficoltosa nel caso di un micetto già grandicello o addirittura di un adulto malato: in questi casi, è necessario avvolgere strettamente il micio in un largo asciugamano in modo che non possa graffiare o divincolarsi. Occorre provvedere un tubetto in plastica dura aperto alle due estremità da introdurre come "proteggi-tubicino" fra i denti del micio [diritto, non di sbieco, ndt]: il tubicino verrà introdotto nell'esofago facendolovelo passare attraverso [è possibile sia necessario sedare il micio, oppure ricorrere a tecniche di alimentazione enterale differenti, ndt]

 


INTRODURRE I PRIMI CIBI SOLIDI  [sommario]

Il processo di svezzamento può differire ampiamente anche fra micetti della stessa cucciolata, sebbene all'età di circa 4 settimane, la maggior parte dei micetti esprima interesse verso gli alimenti solidi ed inizi a lappare l'acqua dalla ciotola per conto proprio [contemporaneamente, dovrebbero essere in grado d'usare la lettiera -basta metterli dentro la cassetta 15 min. circa dopo ogni pasto, gentilmente- NON usate lettiere agglomeranti per micetti più piccoli di 8 settimane, specie se tendono ad "assaggiarle", perché l'espansione della bentonite può causare un pericoloso blocco intestinale, ndt]. Siate pazienti con i micetti che non esprimono alcun interesse in alimenti solidi fino alle sette settimane di vita... sono casi estremi, ma possono accadere.

NON forzate un micetto riluttante, le prime esperienze alimentari dovrebbero essere il più possibile piacevoli: l'inizio classico è il dito intinto nel latte [meno diluito del solito]. Se il micetto non lecca spontaneamente, sporcategli delicatamente il musetto, facendo attenzione a non imbrattargli il naso in modo da non limitare la respirazione. È importante ricordare che il sistema digestivo del micetto è piuttosto delicato, e può venire facilmente disturbato dai cambiamenti improvvisi. Continuate ad offrirgli il latte dal vostro dito per qualche giorno, quindi incorporatevi gradualmente degli omogeneizzati [carne -agnello compreso- pesce o formaggino, ndt], in una sorta di pappetta cremosa [evitate omogeneizzati con cipolla disidratata, che ha effetto emolitico]. Gli omogeneizzati sono molto digeribili, e generalmente graditissimi, e possono anche in seguito tornare utili in particolari circostanze (es. malattie e convalescenze).

Continuare a proporre omogeneizzati al micetto per un minimo di quattro volte al giorno, completando col latte maternizzato per essere sicuri che la nutrizione giornaliera sia sufficiente alle esigenze di crescita. Verso le sei settimane, quando il micetto ha imparato a mangiare per conto suo, potete introdurre gradualmente un mangime umido di alta qualità specifico per micetti [non per gatti adulti, ndt] quale Iams "kitten" [o Hill's Feline Growth, ndt]. Si trovano in tutti i negozi di animali. Potete rendere il paté più cremoso con uno o due cucchiaini di acqua oligominerale o Pedialyte. Dopo le otto settimane, al termine dello svezzamento, è possibile introdurre gradualmente un mangime secco -croccantini- di alta qualità [Iams, Hill's, RoyalCanin, Nutro etc, eventualmente reidratati con acqua a 60°, e poi sfreddati, ndt]. Lasciate SEMPRE a disposizione acqua fresca e pulita, e assicuratevi che i micetti alimentati con mangimi secchi l'assumano regolarmente.

 


ALTRI CONSIGLI (idratazione)  [sommario]

Il livello di idratazione è importantissimo nei micetti: il modo più facile per controllarlo è afferrare saldamente ma delicatamente la pelle del dorso, leggermente più in basso delle scapole, e sollevarla con una leggera rotazione prima di rilasciarla. La pelle d'un micetto ben idratato ritorna immediatamente ed elasticamente al suo posto. Più tempo impiega, più il micetto necessita di liquidi: segnalate senza indugi al Medico Veterinario anche la più leggera disidratazione, perché nei micetti la situazione può precipitare in poche ore. Nei casi più gravi, il veterinario potrebbe consigliare una reidratazione elettrolitica sottocutanea o per fleboclisi, per un assorbimento più rapido.

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