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INSEPARABILE incontra La Signora Roberta Bianchi allevatrice di gatti Birmani dal 1997.

L'INTERVISTA

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 D. 1 Da quanto tempo alleva il gatto Birmano?
 
Nel 1996 ho visto il mio primo Birmano "dal vivo", nel 1997 ho adottato Guinevere e i primi cuccioli sono arrivati dopo un anno.

 
 D. 2 Quale o quali sono i motivi per cui ha scelto questa razza?
 
Ignoravo l'esistenza del Gatto Sacro di Birmania... ma è stato amore a prima vista quando l'ho incrociato in esposizione. Con il senno di poi, lo sceglierei ancora: è' un gatto equilibrato e affettuoso, ama essere al centro dell'attenzione ed è molto "presente". Gioca anche in età adulta, è robusto e non necessita di cure particolari.
 
  D. 3 Cosa significa, secondo lei, essere oggi un bravo allevatore?
 
Prima di tutto, godersi e rispettare il gatto in quanto tale e non vederlo solo come un riproduttore. Essere informati sulle patologie feline, sulla gestione e sulle esigenze dei gatti, conoscere bene lo standard e visitare diversi allevamenti ed esposizioni prima di scegliere i riproduttori con cui si vuole cominciare ad allevare. Per quanto riguarda gli allevatori affermati, è corretto a mio avviso - per il bene della razza - condividere la propria esperienza con i neofiti e non essere gelosi delle proprie conoscenze.
 
 D. 4 Quali sono le più grandi soddisfazioni raccolte durante la sua attività di allevatore?
 
La gioia più grande è stata la nascita della prima cucciolata. E' stato emoziante il primo best in show di un cucciolo del mio allevamento, e avere ottenuto titoli quali junior winner, merito distinto - legati a successi espositivi e riproduttivi - di cui i birmani, a causa della complessità della selezione della razza, possono fregiarsi raramente 

 D. 5 Quali sono i requisiti ambientali e igienici ai quali lei si attiene e che contraddistinguono un buon allevamento?
 
Esistono diverse scuole di pensiero. Molti ritengono che un buon allevatore debba rinnovare i riproduttori man mano che ottiene soggetti con caratteristiche superiori perché questo è lo scopo della selezione. Forse è così ma io non riesco a cedere i miei riproduttori "in pensione". Evito il sovraffollamento, anche per motivi di "igiene mentale" e questo è uno dei motivi per cui il mio allevamento è diviso in due gruppi. Alcuni Birmani abitano con me, altri da un'amica poco distante.

 D.6 Quanti esemplari sono presenti nel suo allevamento?
 
Attualmente un maschio adulto e sette femmine adulte divisi, come ho pocanzi menzionato, in due gruppi.
 

  D. 7 C'è un gatto che ha lasciato più di tutti un segno nel suo cuore oppure no?
 
Sicuramente Guinevere, non solo perché è stata la prima Birmana ma perché era la Regina della casa, il Boss incontrastato.

 
 D. 8 Come pensa che si evolverà la selezione futura di questa splendida razza?
Mi auguro che continui ad essere un gatto bello, sano ed equilibrato. La crescente richiesta di Birmani ha visto nascere nuovi allevatori in modo esponenziale negli ultimi anni e purtroppo non tutti si preparano al meglio prima di programmare la prima cucciolata.

 D. 9 Come vengono socializzati i cuccioli nati nel suo allevamento?
 
Visto il numero limitato di soggetti presenti, non è necessario isolare mamma gatta. I cuccioli crescono quindi a stretto contatto con noi e con gli amici che frequantano la nostra casa. A partire dalle tre settimane vengono manipolati tutti i giorni, stimolati a giocare con oggetti e materiali differenti.
 
 D.10 Quali garanzie deve fornirle una persona interessata all'acquisto di un suo cucciolo?
 
Cerco sempre di incontrare personalmente le persone interessate ad adottare un cucciolo e normalmente sono i miei gatti a indicarmi chi non è adatto :-) Chiedo come è strutturata l'abitazione per valutare se vi siano pericoli per i gatti e come si organizzano per le vacanze.
 
 D.11 Come segue il cucciolo ceduto? E come si sviluppa il rapporto con i nuovi  proprietari?
 
Il nuovo proprietario è una persona con cui ci si deve piacere vicendevolmente perché si resterà in contatto per anni. Cerco di cedere i miei cuccioli non lontano da casa, vengono così seguiti dalla clinica veterinaria di fiducia e il richiamo per la vaccinazione o l'appuntamento per un protocollo di studio è l'occasione per rivedere i cuccioli e seguirne la crescita.
 
 D. 12 Quali sono gli obiettivi che lei, con il suo lavoro, ritiene di aver raggiunto e quali altri si è prefisso di raggiungere in futuro?
 
Credo di essere riuscita a ottenere una certa omogeneità di "look" nei miei cuccioli, ed è il look che mi piace e mi dà soddisfazione quando li guardo. E a fissare in quasi tutti i cuccioli alcuni caratteri che mi piacciono particolarmente, come il colore blu intenso degli occhi. Ho fatto conoscere e apprezzare il Birmano alle persone a cui ho ceduto i cuccioli al punto che spesso non ne basta uno ma dopo non molto tornano per cercare il compagno di giochi :-) Per il futuro... dal punto di vista delle selezione non ho in questo momento obiettivi che si discostino da quello che ho fatto fino ad ora...

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Inseparabile ringrazia per questa interessante intervista la signora Roberta Bianchi allevamento ANFI/FIFe Faerie Kiss  www.birmani.com