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Risultati da 1 a 10 di 49

Discussione: il rientro a casa...

  1. #1
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    il rientro a casa...

    ciao
    sto leggendo un libro dove parla della regola dei 5 minuti ovvero che quando si rientra in casa (il cane appena ti vede ti fa una grandissima festa)bisogna aspettare i 5 minuti (che possono essere anche 2 minuti) che si tranquillizzi (si mette di fianco a te) e dopodiche' via con le coccole.....

    cosa ne pensate????
    visita il mio blog
    http://piante-carnivore.blogspot.com/

  2. #2
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    Io non ho letto libri e notizie in merito...ma devo essere sincera, aspetto anche io 2 minuti perché appena rientro mi salta addosso e mi distrugge le gambe con le unghie...quindi solo una questione di difesa personale! A parte questo non capisco il motivo di aspettare per coccolarlo, dopo tutto è solo felice che tu rientri, anzi, se è stato bravo e non ha fatto danni bisognerebbe premiarlo!
    Bisous!

  3. #3
    Member

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    Io non ho letto libri e notizie in merito...ma devo essere sincera, aspetto anche io 2 minuti perché appena rientro mi salta addosso e mi distrugge le gambe con le unghie...quindi solo una questione di difesa personale! A parte questo non capisco il motivo di aspettare per coccolarlo, dopo tutto è solo felice che tu rientri, anzi, se è stato bravo e non ha fatto danni bisognerebbe premiarlo!
    Bisous!

  4. #4
    Senior Member

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    ho trovato un'articolo su web.......

    Regola dei cinque minuti (La) (…) Indipendentemente dal fatto che il proprietario esca di casa o vada semplicemente in bagno o in giardino, il cane interpreta l'avvenimento come un caso in cui la persona o il piccolo di cui è responsabile esce dalla sua custodia protettiva. L'uomo probabilmente sa per quanto tempo sarà assente, ma il cane no. Per quanto lo riguarda, l'essere da proteggere potrebbe non fare più ritorno. Così, si tratti di otto ore come di otto secondi, quandola persona di cui deve prendersi cura ricompare, il cane metterà in atto un rituale destinato a ristabilire la propria leadership. Per correggere questo comportamento, il padrone deve iniziare a comportarsi da capo. E il primo passo per farlo è ignorare il cane.
    Tutti i cani mettono in pratica rituali diversi quando si ricongiungono con i loro padroni. Iniziano a saltare o ad abbaiare, a leccare o a portaredei giochi: qualunque cosa facciano, è importante che il padrone finga indifferenza. Diversamente riconosceremmo al cane un ruolo preciso, ci mostreremmo deferenti nei suoi confronti e lui avrebbe ottenutoil suo scopo, l'attenzione del padrone. Persino voltandosi e dicendogli di smettere sgridandolo, il padrone farebbe ottenere al cane quello che vuole. È quindi fondamentale non lasciarsi coinvolgere in alcun modo, non entrare in contatto visivo col cane, non rivolgerglila parola, né toccarlo se non per allontanarlo gentilmente. Il padrone non deve fare nulla.
    Ad un certo punto il cane porrà fine al rituale e se ne andrà. Nella maggior parte dei casi si prenderà probabilmente un breve lasso di tempo per valutare che cosa è successo. È possibile che poi torni e ricominci con lo stesso repertorio. In tal caso, ignoratelo.Il cane sta, infatti, percependo un cambiamento fondamentale nel suo ambiente.
    Ogni volta che ci riprova tenta di individuare una crepa nell'armatura di colui che aspira a diventare il leader. Ho visto cani impegnarsi nello stesso rituale una decina di volte prima di lasciar perdere. Ogni volta la performance è sempre più flebile fino a diventare appena percettibile. Il punto chiave è ricordare che nulla può cambiare finché questo rituale continua. Qualunque tentativo di ottenere la cooperazione del cane è inutile se non si risolve questo problema.
    Il cane farà capire che la sua resistenza è finita rilassandosi o allontanandosi per andare a sdraiarsi. È questa la prima indicazione che il cane inizia a vedere il padrone ed il rapporto con lui sotto una nuova luce e mostra deferenza nei confronti del suo spazio. Il percorso educativo non è certo concluso, ma si è raggiunto un risultato importante.
    A questo punto è fondamentale lasciar passare almeno cinque minuti. Se si desidera, si può concedere maggior tempo al cane, ma in ogni caso bisogna sforzarsi di osservare questa minima pausa, che io chiamo « time out ». Nel frattempoil padrone dovrebbe continuare ad occuparsi delle sue faccende. Alcuni diventano impazienti ed in questo caso, se non riescono a pensare a nient'altro, consiglio loro di andare in cucina a preparare una tazza di tè o di caffè per far passareil tempo. La pausa ha lo scopo di avviare il processo silenzioso con cui si esautora (priva di autorità) il cane. In questo lasso di tempo il padrone invita il cane a soffermarsi su quanto è accaduto. Innanzitutto, il suo rituale non ha ottenuto alcuna risposta, poi è cambiato qualcosa nel rapporto con il suo compagno di branco. C'è stato un sottile mutamento nell'ordine gerarchico.
    Alcuni cani lo capiscono in fretta, altri no. In genere però cinque minuti sono sufficienti per assimilare questo concetto. Se in questo lasso di tempo il cane si avvicina al padrone senza essere invitato, deve essere ignorato; persino se viene a sedersi in grembo deve essere allontanato senza dire una parola. Al cane non è più concesso pretendere nulla.
    Ovviamente può trattarsi di una sfida, soprattutto con i cani grossi e irruenti. Ma il padrone deve essere fermo. Se il cane gli si dirige addosso, deve ostacolarlo con il corpo e allontanarsi. Se il cane salta e mette le zampe anteriori sul grembo, il padrone deve silenziosamente porre una mano sul petto del cane e spingerlo via delicatamente; è importante non usare le maniere forti né parlare. Non sottolineerò mai abbastanza questo punto. Anche dirgli soltanto « vai via! » è un modo per fare capire al cane che ci si è accorti di lui, permettendogli così di raggiungereil suo scopo. Soltanto una volta passati i cinque minuti, si può iniziare a coinvolgere il cane, sottolineando così l'avvio di una nuova leadership.
    Molti ritengono crudele ignorare il cane nel modo che ho appena descritto. La mia risposta in questi casi è sempre la stessa: se si riesce ad iniziare un rapporto con il cane partendo con il piede giusto, si potrà godere al meglio la sua compagnia. Se ci è consentito portare avanti gli altri compiti di casa senza essere disturbati, saremo in grado di trovare il tempo da passare con i nostri cani e sarà un tempo di qualità. Chiunque possieda un cane può raggiungere questo obiettivo fin dall'inizio; non dico di ignorare i nostri animali da questo momento in poi, potremo ancora coccolarli, ma secondo le modalità della specie. Anche i cani saranno più felici, perché non ci sarà più confusione riguardo a chi deve farsi carico dell'altro.
    visita il mio blog
    http://piante-carnivore.blogspot.com/

  5. #5
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    ho trovato un'articolo su web.......

    Regola dei cinque minuti (La) (…) Indipendentemente dal fatto che il proprietario esca di casa o vada semplicemente in bagno o in giardino, il cane interpreta l'avvenimento come un caso in cui la persona o il piccolo di cui è responsabile esce dalla sua custodia protettiva. L'uomo probabilmente sa per quanto tempo sarà assente, ma il cane no. Per quanto lo riguarda, l'essere da proteggere potrebbe non fare più ritorno. Così, si tratti di otto ore come di otto secondi, quandola persona di cui deve prendersi cura ricompare, il cane metterà in atto un rituale destinato a ristabilire la propria leadership. Per correggere questo comportamento, il padrone deve iniziare a comportarsi da capo. E il primo passo per farlo è ignorare il cane.
    Tutti i cani mettono in pratica rituali diversi quando si ricongiungono con i loro padroni. Iniziano a saltare o ad abbaiare, a leccare o a portaredei giochi: qualunque cosa facciano, è importante che il padrone finga indifferenza. Diversamente riconosceremmo al cane un ruolo preciso, ci mostreremmo deferenti nei suoi confronti e lui avrebbe ottenutoil suo scopo, l'attenzione del padrone. Persino voltandosi e dicendogli di smettere sgridandolo, il padrone farebbe ottenere al cane quello che vuole. È quindi fondamentale non lasciarsi coinvolgere in alcun modo, non entrare in contatto visivo col cane, non rivolgerglila parola, né toccarlo se non per allontanarlo gentilmente. Il padrone non deve fare nulla.
    Ad un certo punto il cane porrà fine al rituale e se ne andrà. Nella maggior parte dei casi si prenderà probabilmente un breve lasso di tempo per valutare che cosa è successo. È possibile che poi torni e ricominci con lo stesso repertorio. In tal caso, ignoratelo.Il cane sta, infatti, percependo un cambiamento fondamentale nel suo ambiente.
    Ogni volta che ci riprova tenta di individuare una crepa nell'armatura di colui che aspira a diventare il leader. Ho visto cani impegnarsi nello stesso rituale una decina di volte prima di lasciar perdere. Ogni volta la performance è sempre più flebile fino a diventare appena percettibile. Il punto chiave è ricordare che nulla può cambiare finché questo rituale continua. Qualunque tentativo di ottenere la cooperazione del cane è inutile se non si risolve questo problema.
    Il cane farà capire che la sua resistenza è finita rilassandosi o allontanandosi per andare a sdraiarsi. È questa la prima indicazione che il cane inizia a vedere il padrone ed il rapporto con lui sotto una nuova luce e mostra deferenza nei confronti del suo spazio. Il percorso educativo non è certo concluso, ma si è raggiunto un risultato importante.
    A questo punto è fondamentale lasciar passare almeno cinque minuti. Se si desidera, si può concedere maggior tempo al cane, ma in ogni caso bisogna sforzarsi di osservare questa minima pausa, che io chiamo « time out ». Nel frattempoil padrone dovrebbe continuare ad occuparsi delle sue faccende. Alcuni diventano impazienti ed in questo caso, se non riescono a pensare a nient'altro, consiglio loro di andare in cucina a preparare una tazza di tè o di caffè per far passareil tempo. La pausa ha lo scopo di avviare il processo silenzioso con cui si esautora (priva di autorità) il cane. In questo lasso di tempo il padrone invita il cane a soffermarsi su quanto è accaduto. Innanzitutto, il suo rituale non ha ottenuto alcuna risposta, poi è cambiato qualcosa nel rapporto con il suo compagno di branco. C'è stato un sottile mutamento nell'ordine gerarchico.
    Alcuni cani lo capiscono in fretta, altri no. In genere però cinque minuti sono sufficienti per assimilare questo concetto. Se in questo lasso di tempo il cane si avvicina al padrone senza essere invitato, deve essere ignorato; persino se viene a sedersi in grembo deve essere allontanato senza dire una parola. Al cane non è più concesso pretendere nulla.
    Ovviamente può trattarsi di una sfida, soprattutto con i cani grossi e irruenti. Ma il padrone deve essere fermo. Se il cane gli si dirige addosso, deve ostacolarlo con il corpo e allontanarsi. Se il cane salta e mette le zampe anteriori sul grembo, il padrone deve silenziosamente porre una mano sul petto del cane e spingerlo via delicatamente; è importante non usare le maniere forti né parlare. Non sottolineerò mai abbastanza questo punto. Anche dirgli soltanto « vai via! » è un modo per fare capire al cane che ci si è accorti di lui, permettendogli così di raggiungereil suo scopo. Soltanto una volta passati i cinque minuti, si può iniziare a coinvolgere il cane, sottolineando così l'avvio di una nuova leadership.
    Molti ritengono crudele ignorare il cane nel modo che ho appena descritto. La mia risposta in questi casi è sempre la stessa: se si riesce ad iniziare un rapporto con il cane partendo con il piede giusto, si potrà godere al meglio la sua compagnia. Se ci è consentito portare avanti gli altri compiti di casa senza essere disturbati, saremo in grado di trovare il tempo da passare con i nostri cani e sarà un tempo di qualità. Chiunque possieda un cane può raggiungere questo obiettivo fin dall'inizio; non dico di ignorare i nostri animali da questo momento in poi, potremo ancora coccolarli, ma secondo le modalità della specie. Anche i cani saranno più felici, perché non ci sarà più confusione riguardo a chi deve farsi carico dell'altro.
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  6. #6
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    ci sono notizie in merito..ma per me un cane non deve essere sacrificato..che senso ha...dirgli no..e farlo stare calmo?? naaaaaaaaaa è cosi stupendo quando ti salta addosso..
    <font size=\"5\"><b><font color=\"red\"><font size=\"4\">BANNATO</font id=\"size4\"></font id=\"red\"></b></font id=\"size5\">

  7. #7
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    ci sono notizie in merito..ma per me un cane non deve essere sacrificato..che senso ha...dirgli no..e farlo stare calmo?? naaaaaaaaaa è cosi stupendo quando ti salta addosso..
    <font size=\"5\"><b><font color=\"red\"><font size=\"4\">BANNATO</font id=\"size4\"></font id=\"red\"></b></font id=\"size5\">

  8. #8
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    Sono d'accordo con consuelo... Non credo siano queste le cose che insegnano al cane chi è il leader..Cioè, capisco e posso accettare che sia importante stabilire una gerarchia..ma nel caso delle feste dal rientro il cane mica vuole azzannarti?! E' solo contento di rivederti! Mi sembra un eccesso insomma ignorarlo, magari sarebbe anche più giusto farlo calmare ma esser comunque presenti per lui. Ecchecavolo, almeno per me lei è la mia vita, che triste è far finta che non esista mentre lei saltellando mi dice "che bello, sei tornata!". Boh...
    Bisous!

  9. #9
    Member

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    Sono d'accordo con consuelo... Non credo siano queste le cose che insegnano al cane chi è il leader..Cioè, capisco e posso accettare che sia importante stabilire una gerarchia..ma nel caso delle feste dal rientro il cane mica vuole azzannarti?! E' solo contento di rivederti! Mi sembra un eccesso insomma ignorarlo, magari sarebbe anche più giusto farlo calmare ma esser comunque presenti per lui. Ecchecavolo, almeno per me lei è la mia vita, che triste è far finta che non esista mentre lei saltellando mi dice "che bello, sei tornata!". Boh...
    Bisous!

  10. #10
    Senior Member

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    Io ho provato ad adottare il sistema dei 5 minuti e devo dire che funziona, ma ne ho sofferto più io del mio patatone, io adoro Cesare quando mi fa le feste al mio rientro e non riesco a trattenermi da fargli baciotti e carezze...la cosa più bella dei nostri cagnotti è che sono sempre felici di vederci e questo dovrebbe essere un grande insegnamento per tutti! E poi come si fa a restare indifferenti ed ignorare il nostro grande amico quando sembra che colleghi il tuo rientro alla venuta del messia! Sono veramente speciali.

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