Fabry
04-07-05, 11:37 PM
Storie di gatti. A Lugagnano, i proprietari rischiano la multa
Costretto sul balcone al sole e senza l’acqua
Lugagnano. Tenevano il gatto sul terrazzo sotto il sole e senza acqua. Il micio è stato salvato grazie a una segnalazione anonima: un passante ha visto il quattrozampe boccheggiare e ha allertato l’Ufficio tutela animali del Comune di Verona. L’animale è stato subito sequestrato e i proprietari ora dovranno pagare una multa che va dai tremila ai quindicimila euro.
«Maltrattare gli animali è un reato penale», sottolinea Nives Manara, responsabile dell’Ufficio tutela animali del Comune di Verona e commissario provinciale dell’Enpa (Ente nazione protezione animali). «Il gatto era molto magro e disidratato: gli abbiamo dato una ciotola piena d’acqua e non ne ha lasciata una goccia. I proprietari, una giovane coppia, ci hanno raccontato che non lasciavano più entrare il gatto in casa, perché aveva graffiato le bambine, ma che non volevano separarsi da lui perché gli volevano troppo bene. Uno strano modo di volergli bene, visto il modo in cui lo trattavano».
«Sul poggiolo non c’era alcun tipo di riparo e il gatto aveva un’unica ciotola con avanzi di cibo rinsecchito, risalente almeno a due giorni prima», continua Nives Manara. «Da tempo viveva sul poggiolo, dove con molta probabilità ha trascorso anche l’inverno. Il pm Celentano ha subito convalidato il sequestro dell’animale che, ci auguriamo, non venga più restituito ai proprietari».
Nel frattempo il micio si sta riprendendo dal «solarium» coatto e, tra una flebo e l’altra, sta recuperando le forze. Grossi guai attendono invece i suoi ex proprietari. «La legge 189 del 2004 punisce il maltrattamento con una pena pecuniaria che va dai 3mila ai 15mila euro. Ma nei casi più gravi si può arrivare anche alla detenzione», avverte la commissaria dell’Enpa.
Di qui l’appello a rivolgersi all’Ufficio tutela animali del Comune, telefonando allo 045.8077606. «Abbiamo una convenzione con una pensione per animali che ci permette di "ritirare" cani e gatti nei casi gravi, quando cioé i proprietari non possono più occuparsi dei loro quattrozampe», spiega Nives Manara. «A questo proposito ci hanno appena lasciato un Dogue de Bordeaux, cioé un cagnone come quello della vecchia pubblicità della Tim, con due cuccioli meticci: se qualcuno volesse adottarli, sono disponibili».
«Infine, un invito: chi investe un animale si fermi a vedere in che condizioni è», continua. «Abbiamo trovato un cane che si trascinava sulla strada con le zampe e la mandibola fratturate. Chi aiuta questi animali feriti poi non deve pagare le spese veterinarie: a quelle pensiamo noi».
L'Arena
Costretto sul balcone al sole e senza l’acqua
Lugagnano. Tenevano il gatto sul terrazzo sotto il sole e senza acqua. Il micio è stato salvato grazie a una segnalazione anonima: un passante ha visto il quattrozampe boccheggiare e ha allertato l’Ufficio tutela animali del Comune di Verona. L’animale è stato subito sequestrato e i proprietari ora dovranno pagare una multa che va dai tremila ai quindicimila euro.
«Maltrattare gli animali è un reato penale», sottolinea Nives Manara, responsabile dell’Ufficio tutela animali del Comune di Verona e commissario provinciale dell’Enpa (Ente nazione protezione animali). «Il gatto era molto magro e disidratato: gli abbiamo dato una ciotola piena d’acqua e non ne ha lasciata una goccia. I proprietari, una giovane coppia, ci hanno raccontato che non lasciavano più entrare il gatto in casa, perché aveva graffiato le bambine, ma che non volevano separarsi da lui perché gli volevano troppo bene. Uno strano modo di volergli bene, visto il modo in cui lo trattavano».
«Sul poggiolo non c’era alcun tipo di riparo e il gatto aveva un’unica ciotola con avanzi di cibo rinsecchito, risalente almeno a due giorni prima», continua Nives Manara. «Da tempo viveva sul poggiolo, dove con molta probabilità ha trascorso anche l’inverno. Il pm Celentano ha subito convalidato il sequestro dell’animale che, ci auguriamo, non venga più restituito ai proprietari».
Nel frattempo il micio si sta riprendendo dal «solarium» coatto e, tra una flebo e l’altra, sta recuperando le forze. Grossi guai attendono invece i suoi ex proprietari. «La legge 189 del 2004 punisce il maltrattamento con una pena pecuniaria che va dai 3mila ai 15mila euro. Ma nei casi più gravi si può arrivare anche alla detenzione», avverte la commissaria dell’Enpa.
Di qui l’appello a rivolgersi all’Ufficio tutela animali del Comune, telefonando allo 045.8077606. «Abbiamo una convenzione con una pensione per animali che ci permette di "ritirare" cani e gatti nei casi gravi, quando cioé i proprietari non possono più occuparsi dei loro quattrozampe», spiega Nives Manara. «A questo proposito ci hanno appena lasciato un Dogue de Bordeaux, cioé un cagnone come quello della vecchia pubblicità della Tim, con due cuccioli meticci: se qualcuno volesse adottarli, sono disponibili».
«Infine, un invito: chi investe un animale si fermi a vedere in che condizioni è», continua. «Abbiamo trovato un cane che si trascinava sulla strada con le zampe e la mandibola fratturate. Chi aiuta questi animali feriti poi non deve pagare le spese veterinarie: a quelle pensiamo noi».
L'Arena