polline81
16-06-05, 09:56 PM
Oggi il mio grande piccolo amico Geo si è spento dopo vane terapie per salvarlo dalla FIP-peritonite infettiva, che al 99,9 % ha preso in allevamento, una malattia che purtroppo non perdona. Il mio micio aveva solamente 6 mesi e questa sua precoce scomparsa ha lasciato in tutti un grande vuoto (oltre che un immensa voglia di giustizia).
Geo, il mio certosino l'avevo acquistato entusiasta da un grossista vicino a casa mia pagandolo la bellezza di 600 euro. Al momento del pagamento il venditore mi consegnò il bellissimo micio con tanto di passaporto (illegale) e vaccinazioni fasulle: ovviamente certe irregolarità le scoprì solo qualche tempo dopo grazie al mio veterinario che mi avvisò anche della provenienza del gatto (Ungheria). Inoltre il microchip è stato messo solamente in Italia (non alla nascita) e non sono stati effettuati i regolari controlli in dogana. Io però ero troppo contenta del mio gattino anche solamente per pensare di volerlo cambiare.
Quando gli hanno diagnosticato la peritonite ho telefonato al venditore perché mi sembrava giusto che mi risarcisse la somma di denaro (visto che quella morale non potrà mai farlo perché un dolore così grande non si può colmare con i soldi) oppure mi consegnasse un'altro gatto (molto meglio di provenienza italiana). Lui però scocciato mi rispose che la terribile Fip Geo l'ha presa a casa mia e non nell'allevamento (della serie ognuno porta acqua al suo mulino). Ora vorrei fare giustizia, non solo per me ma anche per Geo. Vorrei sapere casa posso fare per fermare questo traffico illegale, in cui cani e gatti vengono importati come carne da macello in condizioni disumane e norme igieniche assenti: tutto chiaramente all'insegna dell’ILLEGALITA'. Geo è stato veramente sfortunato: prima strappato piccolissimo dalla sua mamma, poi portato illegalmente in Italia e poi dopo soli 2 mesi da me, deceduto per soffocamento provocato dalla Fip. Vorrei inoltre sapere a che organi mi posso rivolgere.
Non voglio credere che chi importa piccoli animali a queste condizioni possa passarla liscia e continuare impunemente a farlo: non solo truffa (e non penso di sbagliarmi di molto ad usare questa parola), ma sporca il nome di tutti gli allevatori seri, che con il loro lavoro e con tanto amore antepongono gli interesse degli animali a quelli economici.
Grazie a tutti per l'attenzione e attendo vostre risposte.
Cris
Geo, il mio certosino l'avevo acquistato entusiasta da un grossista vicino a casa mia pagandolo la bellezza di 600 euro. Al momento del pagamento il venditore mi consegnò il bellissimo micio con tanto di passaporto (illegale) e vaccinazioni fasulle: ovviamente certe irregolarità le scoprì solo qualche tempo dopo grazie al mio veterinario che mi avvisò anche della provenienza del gatto (Ungheria). Inoltre il microchip è stato messo solamente in Italia (non alla nascita) e non sono stati effettuati i regolari controlli in dogana. Io però ero troppo contenta del mio gattino anche solamente per pensare di volerlo cambiare.
Quando gli hanno diagnosticato la peritonite ho telefonato al venditore perché mi sembrava giusto che mi risarcisse la somma di denaro (visto che quella morale non potrà mai farlo perché un dolore così grande non si può colmare con i soldi) oppure mi consegnasse un'altro gatto (molto meglio di provenienza italiana). Lui però scocciato mi rispose che la terribile Fip Geo l'ha presa a casa mia e non nell'allevamento (della serie ognuno porta acqua al suo mulino). Ora vorrei fare giustizia, non solo per me ma anche per Geo. Vorrei sapere casa posso fare per fermare questo traffico illegale, in cui cani e gatti vengono importati come carne da macello in condizioni disumane e norme igieniche assenti: tutto chiaramente all'insegna dell’ILLEGALITA'. Geo è stato veramente sfortunato: prima strappato piccolissimo dalla sua mamma, poi portato illegalmente in Italia e poi dopo soli 2 mesi da me, deceduto per soffocamento provocato dalla Fip. Vorrei inoltre sapere a che organi mi posso rivolgere.
Non voglio credere che chi importa piccoli animali a queste condizioni possa passarla liscia e continuare impunemente a farlo: non solo truffa (e non penso di sbagliarmi di molto ad usare questa parola), ma sporca il nome di tutti gli allevatori seri, che con il loro lavoro e con tanto amore antepongono gli interesse degli animali a quelli economici.
Grazie a tutti per l'attenzione e attendo vostre risposte.
Cris