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Silvia
19-08-04, 12:55 AM
Più di una votla in questo forum sono apparse numerose domande, su diversi argomenti, domande che riguardano domande in generale o più specifiche sulla gestione dei cani, ovviamente ognuno la pensa diversamente e ci sono sempre diversi pareri in merito, sulla rivista Argos di questa settimana ci sono in particolare tre argomenti trattati più volte anche qui: la sterilizzazione, la vaccinazione e la tosatura. Ho deciso di riportare gli interventi per mostrare oltre i nostri vari pareri quelli degli esperti nel settore, anche perchè la rivista in questione la ritengo una delle più valide in circolazione, che tratta gli argomenti in modo chiaro, corretto, ma senza usare paroloni, quindi di facile comprensione per chiunque dall'esperto cinofilo al meno. Questi tre articoli sono presi dal numero nuovo "settembre 2004", ci sono anche molti altri articoli interessanti.


Parola d’ordine: PREVENIRE
A cura del Professor Alessandro Ciorba docente di patologia veterinaria

La salute e il benessere dei nostri piccoli amici passano attraverso un’accurata gestione di un programma vaccinale volto alla prevenzione dell’insorgenza di malattie infettive, prevalentemente di natura virale, che possono colpirli.

La vaccinazione, atto medico veterinario, viene effettuata con lo scopo di provocare nell’organismo dell’animale la comparsa di un tasso anticorporale capace di assicurare una protezione a lungo termine: l’immunità. Essa si realizza inoculando tutto o parte dell’agente patogeno prima che si verifichi l’infezione naturale e dovrà dar luogo a una protezione nei confronti della forma clinica della malattia.

FATTORI LIMITANTI
La vaccinazione dev’essere realizzata precocemente, anche se trova dei limiti rappresentati dai seguenti fattori: persistenza di anticorpi di origine materna assunti con il colostro (la prima dose di latte materno), maturità immunitaria del giovane animale, tipo di vaccino, eventuale presenza di infezioni nell’ambiente. Gli anticorpi trasmessi dalla madre al cucciolo subito dopo la nascita sono fondamentali per la sua protezione di agenti infettivi e, mediamente, manifestano la loro efficacia sino alla settima settimana di vita, per cui la loro presenza può interferire con un’inoculazione vaccinale prematura. Da tale considerazione scaturisce il fatto che l’intervento vaccinale deve essere programmato a partire dal cinquantesimo giorno di vita dell’animale.

TEMPI, MODI, EFFICACIA
La prima vaccinazione costituisce una tappa essenziale nella vita del nostro amico e dovrà essere attuata dietro consiglio del medico veterinario. Il cucciolo, prima di essere sottoposto a un programma vaccinale, dovrà essere visitato attentamente, eventualmente trattato con un farmaco antiparassitario, previo esame delle feci, e monitorato sotto il profilo nutrizionale. L’alimentazione rappresenta un punto fondamentale per assicurare uno stato di buona salute dell’animale, anche sotto il profilo della protezione contro le malattie infettive. Un soggetto con carenze nutrizionali ha maggiori possibilità di contrarre un’infezione o una malattia parassitaria, il decorso di un’eventuale malattia sarà peggiore e, se sono presenti gravi deficit sotto il profilo proteico, potranno esservi ripercussioni negative dal punto di vista di un’elevata produzione di anticorpi.
Generalmente il primo intervento vaccinale viene effettuato intorno all’ottava settimana di vita, seguito da una serie di richiami durante il primo anno e quindi a scadenza annuale (tranne per la leptospirosi del cane, che ha cadenza semestrale ove questi viva in ambienti a rischio, cioè in campagna, o sia condotto a caccia), secondo uno schema variabile in funzione del tipo di presidio immunizzante impiegato.
È da sottolineare come i vaccini attualmente in commercio siano caratterizzati da un elevato grado di efficacia e innocuità, per cui gli eventuali effetti secondari, quali reazioni locali nel punto di ino**** o generali come rotture immunitarie, febbre o shock anafilattico, sono quasi inesistenti. Da prendere in considerazione anche il fatto che alcuni fattori possono influenzare negativamente un’adeguata risposta immunitaria: per esempio uno stato febbrile, la contemporanea somministrazione di cortisonici, un diabete non ben controllato, gravi carenze nutrizionali o la presenza di neuropatia.

CANI E GATTI
Le malattie infettive nei confronti delle quali desideriamo mettere in atto misure protettive per i nostri piccoli amici sono tipiche e proprie di queste specie. Tra queste, solo leptospirosi e rabbia costituiscono un pericolo per l’uomo.
Dobbiamo, però, considerare come la rabbia sia scomparsa dal nostro territorio nazionale e la vaccinazione contro di essa rimanga obbligatoria solo in determinate aree geografiche, per esempio l’arco alpino, in cui la presenza di specie selvatiche può costituire un serbatoio per la persistenza e la trasmissione del virus. Per quanto concerne la leptospirosi, il cane è recettivo a diversi sierotipi di leptospira che, una volta assunta l’infezione, può trasmettere con le urine. Ma per un reale contagio rivestono importanza soprattutto i cani randagi e quelli viventi in prossimità o all’interno di allevamenti suini infetti.
Le vaccinazioni costituiscono una tappa fondamentale anche nella vita del gatto, consentendo di tenere lontane molte affezioni batteriche e virali il più della volta fatali. È da considerare come questa specie sia esposta a una serie di possibili attacchi virali specifici, quali la peritonite infettiva o il virus dell’immunodeficienza felina, trasmettibili attraverso morsi e graffi durante le lotte che intraprendono prima l’accoppiamento e in fase di rapporto sessuale. Ne consegue che un gatto che viva costantemente in casa o sia sottoposto a sterilizzazione avrà bassissime possibilità di contrarre queste infezioni.

VACCINI A CONFRONTO
I Più COMUNI PER LA PROFILASSI DEL CANE
Rabbia
Cimurro
Adenovirosi canina (Adenovirus 1-2)
Gastroenterite infettiva del cane (parvovirus, coronavirus)
Parainfluenza tipo 2
Leptospirosi
Herpesvirosi
Bordetella bronchiseptica (tosse dei canili o laringotracheite infettiva)
I Più COMUNI PER LA PROFILASSI DEL GATTO
Gastroenterite infettiva del gatto o panleucopenia
Leucomi felina
Calicivirosi
Herpesvirosi
Clamidiosi
Rabbia

Silvia
19-08-04, 12:56 AM
Sterilizzazione si o no?
A cura di Viviana Pavan allevatrice

False gravidanze, tempeste ormonali e vita di clausura non hanno giustificazioni serie

Se e quando una famiglia decide di acquistare un cucciolo, in particolare una femmina, capita spesso di ascoltare i dubbi e le perplessità nell’eventualità prospettata di doverla sterilizzare in seguito. Purtroppo nei confronti di questa operazione, ormai diventata di “routine” per i veterinari, ci sono ancora molte riserve.

SOLUZIONE DA SCARTARE
A proposito della sterilizzazione, si sente spesso parlare di “menomazione”. Come se si trattasse di fare del male alla propria cucciola andando addirittura “contro natura”. In effetti una cagna allo stato brado, così come qualsiasi altro animale, con tutta probabilità si riprodurrebbe ad ogni calore. Ma nella vita che essa conduce normalmente all’interno di una famiglia ciò non sarebbe possibile né, a ben guardare, giusto.
Esistono due opzioni di sterilizzazione: la semplice legatura delle tube oppure la ovarioisterectomia, cioè l’asportazione dell’utero e delle ovaie. Una terza possibilità prevede l’asportazione delle sole ovaie ma è inutilmente rischiosa visto che rimane l’utero e con esso il rischio di piometra, per esempio. Con la chiusura delle tube non si impedisce alla cagna di accoppiarsi ma di procreare. Per fortuna questa è una pratica poco diffusa e assimilabile a una crudeltà perché porta la femmina ad accusare comunque i disturbi tipici di una gravidanza immaginaria, con tanto di produzione di latte e scompensi ormonali. Ciò comporta l’uso di farmaci e, inoltre, non esclude il rischio (elevato) di tumori alle mammelle. È un’operazione che non ha molto senso.

VANTAGGI MOLTEPLICI
Al contrario, la ovarioistectomia, asportando totalmente utero e ovaie, permette di avere un cane sano che non avverte più gli impulsi sessuali e che, di conseguenza, non subisce lo sconvolgimento ormonale determinato dalle finte gravidanze. Più giovane sarà la femmina sottoposta a sterilizzazione completa e maggiori saranno i benefici che otterrà, eliminando, o comunque riducendo drasticamente i rischi per la sua salute. L’unico inconveniente dopo l’intervento è che potrebbero sprgere problemi legati a un’incontinenza leggera o anche marcata. Ma questa non è assolutamente da considerare una regola. Anzi, è un rischio piuttosto remoto che si manifesta in percentuali minime ma che va comunque preso in considerazione. Come già accennato, i vantaggi che si ottengono dalla ovarioisterectomia sono molteplici. Al di là del discorso riguardante la salute, che resta primario, si elimina anche l’incoveniente di avere sotto casa, ogni sei mesi, uno stuolo di corteggiatori a quattrozampe agguerriti e pronti a tutto, dallo scavare buche al distruggere recinzioni, oltre all’evidenza di poter camminare tranquillamente con la propria cagna , lasciandola anche libera di scorrazzare nei parchi senza dover restare costantemente all’erta per richiamarla alla vista di qualunque maschio.

LEGGENDA E REALTà
Il fatto che molti ritengano non sia necessario o utile, per la salute fisica e mentale della propria femmina, farla accoppiare almeno una volta nella vità è da considerarsi puramente una “leggenda metropolitana”. Il cane non ha questa esigenza: si tratta, piuttosto, di una scusa confezionata per alleggerire la nostra coscienza e non doverci sentire i colpevoli della “castrazione” imposta alla nostra piccola amica.
Ma, riflettendo sull’argomento da un punto d vista razionale, come abbiamo tentato di fare in queste righe, ci accorgeremo che i vantaggi sono nettamente superiori agli svantaggi, anche e soprattutto per lei.
In ogni caso, per alcuni non sarà una decisione facile da prendere perché va a toccare quella che è la nostra sfera morale o i nostri pregiudizi. Ma, proprio perché riguarda la vita di un altro essere vivente del quale siamo responsabili fin dal momento in cui decidiamo di farlo vivere insieme a noi, è necessario pensarci e , soprattutto, affidarsi all’aiuto del veterinario.

Silvia
19-08-04, 12:56 AM
Sterilizzazione si o no?
A cura di Viviana Pavan allevatrice

False gravidanze, tempeste ormonali e vita di clausura non hanno giustificazioni serie

Se e quando una famiglia decide di acquistare un cucciolo, in particolare una femmina, capita spesso di ascoltare i dubbi e le perplessità nell’eventualità prospettata di doverla sterilizzare in seguito. Purtroppo nei confronti di questa operazione, ormai diventata di “routine” per i veterinari, ci sono ancora molte riserve.

SOLUZIONE DA SCARTARE
A proposito della sterilizzazione, si sente spesso parlare di “menomazione”. Come se si trattasse di fare del male alla propria cucciola andando addirittura “contro natura”. In effetti una cagna allo stato brado, così come qualsiasi altro animale, con tutta probabilità si riprodurrebbe ad ogni calore. Ma nella vita che essa conduce normalmente all’interno di una famiglia ciò non sarebbe possibile né, a ben guardare, giusto.
Esistono due opzioni di sterilizzazione: la semplice legatura delle tube oppure la ovarioisterectomia, cioè l’asportazione dell’utero e delle ovaie. Una terza possibilità prevede l’asportazione delle sole ovaie ma è inutilmente rischiosa visto che rimane l’utero e con esso il rischio di piometra, per esempio. Con la chiusura delle tube non si impedisce alla cagna di accoppiarsi ma di procreare. Per fortuna questa è una pratica poco diffusa e assimilabile a una crudeltà perché porta la femmina ad accusare comunque i disturbi tipici di una gravidanza immaginaria, con tanto di produzione di latte e scompensi ormonali. Ciò comporta l’uso di farmaci e, inoltre, non esclude il rischio (elevato) di tumori alle mammelle. È un’operazione che non ha molto senso.

VANTAGGI MOLTEPLICI
Al contrario, la ovarioistectomia, asportando totalmente utero e ovaie, permette di avere un cane sano che non avverte più gli impulsi sessuali e che, di conseguenza, non subisce lo sconvolgimento ormonale determinato dalle finte gravidanze. Più giovane sarà la femmina sottoposta a sterilizzazione completa e maggiori saranno i benefici che otterrà, eliminando, o comunque riducendo drasticamente i rischi per la sua salute. L’unico inconveniente dopo l’intervento è che potrebbero sprgere problemi legati a un’incontinenza leggera o anche marcata. Ma questa non è assolutamente da considerare una regola. Anzi, è un rischio piuttosto remoto che si manifesta in percentuali minime ma che va comunque preso in considerazione. Come già accennato, i vantaggi che si ottengono dalla ovarioisterectomia sono molteplici. Al di là del discorso riguardante la salute, che resta primario, si elimina anche l’incoveniente di avere sotto casa, ogni sei mesi, uno stuolo di corteggiatori a quattrozampe agguerriti e pronti a tutto, dallo scavare buche al distruggere recinzioni, oltre all’evidenza di poter camminare tranquillamente con la propria cagna , lasciandola anche libera di scorrazzare nei parchi senza dover restare costantemente all’erta per richiamarla alla vista di qualunque maschio.

LEGGENDA E REALTà
Il fatto che molti ritengano non sia necessario o utile, per la salute fisica e mentale della propria femmina, farla accoppiare almeno una volta nella vità è da considerarsi puramente una “leggenda metropolitana”. Il cane non ha questa esigenza: si tratta, piuttosto, di una scusa confezionata per alleggerire la nostra coscienza e non doverci sentire i colpevoli della “castrazione” imposta alla nostra piccola amica.
Ma, riflettendo sull’argomento da un punto d vista razionale, come abbiamo tentato di fare in queste righe, ci accorgeremo che i vantaggi sono nettamente superiori agli svantaggi, anche e soprattutto per lei.
In ogni caso, per alcuni non sarà una decisione facile da prendere perché va a toccare quella che è la nostra sfera morale o i nostri pregiudizi. Ma, proprio perché riguarda la vita di un altro essere vivente del quale siamo responsabili fin dal momento in cui decidiamo di farlo vivere insieme a noi, è necessario pensarci e , soprattutto, affidarsi all’aiuto del veterinario.

Silvia
19-08-04, 12:57 AM
Pro e contro della tosatura
A cura di Umberto Lehmann tolettista

Se Fido ha il pelo lungo non è detto che rasarlo sia una buona scelta, anche se può fare comodo al proprietario

La tosatura è sicuramente la pratica più in uso nella tolettatura del cane. Infatti, risulta certamente molto più semplice provvedere a far tagliare completamente il pelo del nostro cane piuttosto che doversi assumere l’impegno di pettinarlo e spazzolarlo con una frequenza almeno settimanale. Purtroppo, molti tolettatori assecondano le richieste dei propri clienti anche se queste, a volte, appaiono davvero scriteriate: per esempio, quando pretendono di tosare un Pastore Tedesco o cani con una tipologia di pelo simile.

HA CALDO…
In genere la richiesta viene fatta con l’asserzione che l’animale soffre il caldo e questo indica che si dimentica, o forse si ignora che il pelo e il sottopelo hanno delle funzioni ben precise e proteggono il cane sia dal freddo sia dal caldo. Dunque, un procedimento assurdo, oltre che inutile, in quanto non porta nessun beneficio all’animale, anzi lo danneggia. Privata della sua protezione, la cute diventa più vulnerabile e , soprattutto, la sua esposizione ai raggi del sole produce tutta una serie di inconvenienti, talvolta molto seri.

CHI VA TOSATO
La cosiddetta tosatura “a zero” va sempre evitata e quella molto corta è riservata ad alcune razze con caratteristiche di pelo che lo consentono e, anzi, talvolta lo richiedono. La fisionomia e le caratteristiche della razza andrebbero sempre rispettate, evitando anche di rendere i nostri amici ridicoli ai loro e ai nostri occhi. Esiste un vasto gruppo di razze che, invece, necessitano della tosatura e altre sulle quali toelettatori e proprietari possono tranquillamente operare ricercando praticità e manutenzione, dal punto di vista sia igienico sia estetico. Abbiamo, infatti, cani a manto lungo come i Maltesi, gli Shihtzu e gli Yorkshire, il cui pelo può essere accorciato a forbice o con la tosatrice (che viene passata nel senso del pelo) fino a ottenere una lunghezza di due o tre centimetri, diminuendo così le probabilità che si formino nodi e feltri che, normalmente sono fra le cause di numerosi problemi della cute. Così toelettati, inoltre, questi cani appaiono più piacevoli anche da un punto di vista puramente estetico, in quanto assumono l’aspetto tipico dei cuccioli.

RAGIONI ESTETICHE
Alte razze alle quali si applica la tosatura, praticata principalmente per ragioni estetiche e di igiene, sono quelle che hanno un mantello con crescita particolarmente fluente come il Barbone, il Cocker, eccetera. Infatti, il fine della tolettatura eseguita con la tosatrice è quello di mantenere il soggetto nello standard di razza, cioè di renderlo immediatamente riconoscibile e, nello stesso tempo, agevolare il proprietario nella cura quotidiana del cane.

Silvia
19-08-04, 12:57 AM
Pro e contro della tosatura
A cura di Umberto Lehmann tolettista

Se Fido ha il pelo lungo non è detto che rasarlo sia una buona scelta, anche se può fare comodo al proprietario

La tosatura è sicuramente la pratica più in uso nella tolettatura del cane. Infatti, risulta certamente molto più semplice provvedere a far tagliare completamente il pelo del nostro cane piuttosto che doversi assumere l’impegno di pettinarlo e spazzolarlo con una frequenza almeno settimanale. Purtroppo, molti tolettatori assecondano le richieste dei propri clienti anche se queste, a volte, appaiono davvero scriteriate: per esempio, quando pretendono di tosare un Pastore Tedesco o cani con una tipologia di pelo simile.

HA CALDO…
In genere la richiesta viene fatta con l’asserzione che l’animale soffre il caldo e questo indica che si dimentica, o forse si ignora che il pelo e il sottopelo hanno delle funzioni ben precise e proteggono il cane sia dal freddo sia dal caldo. Dunque, un procedimento assurdo, oltre che inutile, in quanto non porta nessun beneficio all’animale, anzi lo danneggia. Privata della sua protezione, la cute diventa più vulnerabile e , soprattutto, la sua esposizione ai raggi del sole produce tutta una serie di inconvenienti, talvolta molto seri.

CHI VA TOSATO
La cosiddetta tosatura “a zero” va sempre evitata e quella molto corta è riservata ad alcune razze con caratteristiche di pelo che lo consentono e, anzi, talvolta lo richiedono. La fisionomia e le caratteristiche della razza andrebbero sempre rispettate, evitando anche di rendere i nostri amici ridicoli ai loro e ai nostri occhi. Esiste un vasto gruppo di razze che, invece, necessitano della tosatura e altre sulle quali toelettatori e proprietari possono tranquillamente operare ricercando praticità e manutenzione, dal punto di vista sia igienico sia estetico. Abbiamo, infatti, cani a manto lungo come i Maltesi, gli Shihtzu e gli Yorkshire, il cui pelo può essere accorciato a forbice o con la tosatrice (che viene passata nel senso del pelo) fino a ottenere una lunghezza di due o tre centimetri, diminuendo così le probabilità che si formino nodi e feltri che, normalmente sono fra le cause di numerosi problemi della cute. Così toelettati, inoltre, questi cani appaiono più piacevoli anche da un punto di vista puramente estetico, in quanto assumono l’aspetto tipico dei cuccioli.

RAGIONI ESTETICHE
Alte razze alle quali si applica la tosatura, praticata principalmente per ragioni estetiche e di igiene, sono quelle che hanno un mantello con crescita particolarmente fluente come il Barbone, il Cocker, eccetera. Infatti, il fine della tolettatura eseguita con la tosatrice è quello di mantenere il soggetto nello standard di razza, cioè di renderlo immediatamente riconoscibile e, nello stesso tempo, agevolare il proprietario nella cura quotidiana del cane.

Fabry
24-08-04, 08:15 PM
chi fa tosare un pastore tedesco è fuori di testa di sicuro,su questo almeno dò ragione alla rivista.

In quanto al resto tanto seria non la trovo,riporta solo le ragioni in cui crede,senza ascoltare studiosi e specialisti del settore.

"Alte razze alle quali si applica la tosatura, praticata principalmente per ragioni estetiche e di igiene, sono quelle che hanno un mantello con crescita particolarmente fluente come il Barbone, il Cocker, eccetera. Infatti, il fine della tolettatura eseguita con la tosatrice è quello di mantenere il soggetto nello standard di razza, cioè di renderlo immediatamente riconoscibile e, nello stesso tempo, agevolare il proprietario nella cura quotidiana del cane."

Più che estetiche e di igiene,qui si tratta di pelo con crescita PARTICOLARMENTE INFLUENTE (e lo dicono loro stessi)cioè per chi non lo sapesse,vuol dire che il pelo cresce a vista d'occhio e se non si toeletta non riuscirete mai più a vedere il vostro cane (perchè viene nascosto completamente dal pelo)

E poi perchè non specificano che parlano solo dei cani che partecipano alle mostre e non in generale.Allora sono di parte.
Perciò non trovo per niente serio il loro modo di scrivere.

In quanto alla sterilizzazione e vaccinazione,dice le stesse cose che si leggono in qualsiasi parte.

Fabry
24-08-04, 08:15 PM
chi fa tosare un pastore tedesco è fuori di testa di sicuro,su questo almeno dò ragione alla rivista.

In quanto al resto tanto seria non la trovo,riporta solo le ragioni in cui crede,senza ascoltare studiosi e specialisti del settore.

"Alte razze alle quali si applica la tosatura, praticata principalmente per ragioni estetiche e di igiene, sono quelle che hanno un mantello con crescita particolarmente fluente come il Barbone, il Cocker, eccetera. Infatti, il fine della tolettatura eseguita con la tosatrice è quello di mantenere il soggetto nello standard di razza, cioè di renderlo immediatamente riconoscibile e, nello stesso tempo, agevolare il proprietario nella cura quotidiana del cane."

Più che estetiche e di igiene,qui si tratta di pelo con crescita PARTICOLARMENTE INFLUENTE (e lo dicono loro stessi)cioè per chi non lo sapesse,vuol dire che il pelo cresce a vista d'occhio e se non si toeletta non riuscirete mai più a vedere il vostro cane (perchè viene nascosto completamente dal pelo)

E poi perchè non specificano che parlano solo dei cani che partecipano alle mostre e non in generale.Allora sono di parte.
Perciò non trovo per niente serio il loro modo di scrivere.

In quanto alla sterilizzazione e vaccinazione,dice le stesse cose che si leggono in qualsiasi parte.

monkey
25-08-04, 07:18 AM
Riguardo la tosatura:
io ho un meticcio a pelo medio-lungo che d'estate perde una cifra esagerata di pelo...anche se lo spazzolo tutti i giorni il risultato non cambia.
Ormai per quest'anno è andata...ma pensavo seriamente di farlo tosare il prossimo anno...a questo punto ritorno dubbioso..voi che mi consigliate???

monkey
25-08-04, 07:18 AM
Riguardo la tosatura:
io ho un meticcio a pelo medio-lungo che d'estate perde una cifra esagerata di pelo...anche se lo spazzolo tutti i giorni il risultato non cambia.
Ormai per quest'anno è andata...ma pensavo seriamente di farlo tosare il prossimo anno...a questo punto ritorno dubbioso..voi che mi consigliate???

Fabry
25-08-04, 11:48 AM
monkey,se è perchè perde il pelo,anche se è corto lo perderà comunque.Lo puoi accorciare,se è troppo lungo.
Le toelettature sono più che altro per chi ha il cane con il pelo che cresce velocemente e non c'è altro modo per accorciarlo.(o per le mostre,che è un discorso a parte)

Fabry
25-08-04, 11:48 AM
monkey,se è perchè perde il pelo,anche se è corto lo perderà comunque.Lo puoi accorciare,se è troppo lungo.
Le toelettature sono più che altro per chi ha il cane con il pelo che cresce velocemente e non c'è altro modo per accorciarlo.(o per le mostre,che è un discorso a parte)