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Visualizza Versione Completa : Come difendere gli animali dal caldo



Fabry
11-07-04, 09:15 PM
Come difendere gli animali dal caldo
Anche gli animali soffrono il caldo dell'estate e i veterinari chiedono ai proprietari di prepararsi. L'Associazione nazionale medici veterinari ha stilato un vademecum.
Per i pesci non tropicali è indispensabile che l'acqua non sia calda.
anche per gli altri acquari rimboccate di frequente l'acqua che in questo periodo evapora molto.

phodopus
12-07-04, 03:06 PM
Grazie Fabry, ma devo fare qualche precisazione perché, come al solito, l’ANMVI mostra una grande superficialità ed una scarsissima conoscenza di questo, come di altri, argomenti.

I pesci che d’estate corrono più rischi non sono quelli d’acqua fredda ma quelli tropicali.


I pesci rossi e le carpe, sono pesci molti robusti, adattabili, che sopportano (magari male) anche temperature elevate, ma non ci muoiono.

I pesci tropicali invece, sono assai più delicati: se anche la loro temperatura deve essere sempre alta (tra i 24 e i 28 gradi) tendono a morire con rapidità sia se questa è in difetto (troppo fredda), sia se è minimamente in eccesso.

Quando la temperatura dell’acqua supera i 30 gradi, cosa che puntualmente si verifica tutte le estati, i pesci tropicali muoiono. E i proprietari, al ritorno dalle vacanze, trovano cadaveri galleggianti in vasche che somigliano ad inferni danteschi.

L’unico sistema vero per ovviare a questa situazione, è acquistare un climatizzatore per acquari. Si tratta di apparecchi che però sono diffusi solo nelle vasche molto grandi ed importanti. Peccato….

Chi ne è sprovvisto, e non vuole comprarlo, deve sicuramente cambiare l’acqua con maggior frequenza appena vede il mercurio del termometro salire, o rabboccarla quando nota il livello dell’acqua scendere. Ma non è sufficiente. Le luci vanno tenute il più possibile spente (lasciandole il minimo indispensabile per la sopravvivenza delle piante). La quantità di cibo va ridotta. Il sole naturalmente non deve sbattere direttamente sulla vasca. E l’ombra è di sicuro preferibile anche alla luce naturale.

In questi giorni chi non ha il climatizzatore deve dimenticare la bellezza dell’acquario e pensare solo a farlo sopravvivere. Sono insomma, i giorni peggiori perché il proprietario di un acquario poco organizzato, si prenda le vacanze.

phodopus
12-07-04, 03:06 PM
Grazie Fabry, ma devo fare qualche precisazione perché, come al solito, l’ANMVI mostra una grande superficialità ed una scarsissima conoscenza di questo, come di altri, argomenti.

I pesci che d’estate corrono più rischi non sono quelli d’acqua fredda ma quelli tropicali.


I pesci rossi e le carpe, sono pesci molti robusti, adattabili, che sopportano (magari male) anche temperature elevate, ma non ci muoiono.

I pesci tropicali invece, sono assai più delicati: se anche la loro temperatura deve essere sempre alta (tra i 24 e i 28 gradi) tendono a morire con rapidità sia se questa è in difetto (troppo fredda), sia se è minimamente in eccesso.

Quando la temperatura dell’acqua supera i 30 gradi, cosa che puntualmente si verifica tutte le estati, i pesci tropicali muoiono. E i proprietari, al ritorno dalle vacanze, trovano cadaveri galleggianti in vasche che somigliano ad inferni danteschi.

L’unico sistema vero per ovviare a questa situazione, è acquistare un climatizzatore per acquari. Si tratta di apparecchi che però sono diffusi solo nelle vasche molto grandi ed importanti. Peccato….

Chi ne è sprovvisto, e non vuole comprarlo, deve sicuramente cambiare l’acqua con maggior frequenza appena vede il mercurio del termometro salire, o rabboccarla quando nota il livello dell’acqua scendere. Ma non è sufficiente. Le luci vanno tenute il più possibile spente (lasciandole il minimo indispensabile per la sopravvivenza delle piante). La quantità di cibo va ridotta. Il sole naturalmente non deve sbattere direttamente sulla vasca. E l’ombra è di sicuro preferibile anche alla luce naturale.

In questi giorni chi non ha il climatizzatore deve dimenticare la bellezza dell’acquario e pensare solo a farlo sopravvivere. Sono insomma, i giorni peggiori perché il proprietario di un acquario poco organizzato, si prenda le vacanze.