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animadistrega
17-09-07, 10:36 PM
Ciao a tutti .. potreste darmi delle informazioni riguardo l allestimento di un acquario per hymenochirus e valori dell acqua?
Grazie

anemone
18-09-07, 03:15 PM
salve,io quando ho acquistato i meie mi sono affidata a questa scheda,spero possa esserti utile.
Hymenochirus
Originari dell'Africa centro/ovest, sono ormai riprodotti da innumerevoli generazioni in cattività. In commercio si trovano due specie: Hymenochirus boettgeri e curtipes, manco a dirlo l'unica differenza sta nella lunghezza delle zampe; siccome però le due specie possono incrociarsi e sono peraltro identiche per abitudini di vita non ha un gran senso sapere l'esatta classificazione dei nostri esemplari. La lunghezza massima di queste piccolette è di 3,5 cm, ma ho notato forti variazioni da soggetto a soggetto (dopo alcuni mesi di crescita, presumo al sopraggiungere dello sviluppo sessuale, si fermano e restano così per sempre con lunghezze variabili tre i 2 ed i 3 cm). La loro vita è perennemente acquatica, non per niente appartengono alla famiglia delle "Pipa" comprendenti tra l'altro il ben noto Xenopus. Per questa ragione e per il fatto che non hanno sacchi golari in origine avevo pensato che non emettessero alcun suono, ma allevandole mi sono ricreduto.
La mia atavica sfiga con questa rana ha fatto una pausa e sono così riuscito a riprodurla, i sessi negli esemplari adulti sono facilmente distinguibili per via delle vistose ghiandole sottoascellari del maschio, in compenso le femmine sono feconde solo da giovani per cui non sperate uova da esemplari "vecchi
L'acquario: sì inutile fare un paludario, a meno che non vogliate farli convivere con altre specie, tanto loro dall'acqua non escono mai. Per i miei quattro esemplari ho usato una piccola vasca da 20 litri con poca sabbia sul fondo e tantissime piante (ottime la Microsorium "felce di Giava" e le cryptocorine: ambedue queste piante necessitano di poca luce e amano le acque stagnanti). Nessun filtro, nessun trattamento dell'acqua (a Genova per la cronaca essa è calcarea, con Ph 7.6), nessuna illuminazione artificiale, purchè la vasca si trovi in una stanza illuminata (evitate però che il sole colpisca l'acquario se no diverrà un pantano pieno di alghe). Devo aggiungere nessuna manutenzione!!! Sì in queste condizioni si forma un vero e proprio equilibrio biologico: sul fondo si depositerà col tempo uno strato sottile di melma che agli Hymenochirus piace un sacco, ma se a voi disturba basta aspirarlo con un tubicino (tipo travaso di vino!).
Qualcuno le alleva in acquario in compagnia dei pesci, ma non mi sento di consigliarlo perchè gli Hymenochiri sono troppo in svantaggio nella conquista del cibo, l'unica maniera per avvantaggiarli in queste condizioni è di nutrirli di notte quando i "coinquilini" dormono.

Alimentazione: come cibo inizialmente le ho provate tutte (polpa di gamberetto, pezzetti di carne, artemie saline adulte...) ma posso assicurarvi, dopo sei anni di allevamento, che possono essere allevate e riprodotte in maniera ottimale nutrendole solo di chironomus (larve rosse di zanzara, che si comprano surgelate nei negozi d'acquario). Mentre i giovani mangiano praticamente tutti i giorni, gli adulti vanno nutriti (a sazietà) una volta ogni cinque giorni. La cosa migliore è mettere il cibo sempre nello stesso angolo piuttosto che disperderlo in tutta la vasca, le rane lo trovano "fiutando" ed imparano presto a recarvisi evitando quindi sprechi ed inquinamento dell'acqua. Quando partite per le vacanze non proccupatevi, reggono egregiamente tre settimane di digiuno, se no potete metterle in un barattolo e portarvele dietro, non occupano molto spazio. Cosa volete di più facile? Aggiungo per inciso che queste ranocchiette costano davvero poco il che è un ulteriore vantaggio.

Riproduzione: condizione "sine qua non" è di avere esemplari giovani e magari qualche femmina in esubero (i miei erano un maschio e tre femmine, di cui una sola si è dimostrata feconda; prima di diventare molti di più a causa dei nuovi nati!). Per ottenere la riproduzione è necessario mantenere le rane a bassa temperatura per almeno tre settimane (io le ho tenute a 17 °C in cantina, in un piccolo recipiente), durante questo periodo potete nutrirle un paio di volte con poco cibo o evitare del tutto. Poi portatele nuovamente nella loro vasca, la temperatura dovrebbe essere di circa 24°C. Da questo momento dovrete nutrirle più spesso perchè le femmine cominceranno a produrre le uova. L'accoppiamento è di tipo lombare: le uova vengono solitamente deposte di notte ad intervalli di 10 giorni, il tutto è preceduto dal debole gracidio subacqueo dei maschi. La covata può raggingere il centinaio di uova che galleggiano singolarmente o a piccoli gruppi sulla superficie, è incredibile quanto assomiglino a piccole bolle d'aria! Di fatto la strategia anti predazione inventata da queste rane è proprio questa: sia le uova che i girini assomigliano a bolle d'aria (con tanto di iridescenze e riflessi di luce al posto giusto!). Dalla deposizione alla schiusa passano 4 giorni. I girini misurano 3 mm e continuano a mantenersi in superficie; particolare è il loro nuoto infatti, invece del tipico scodinzolio, si osserva una rapidissima vibrazione dell'ultimo quarto di coda (mentre il corpo è rigorosamente immobile), che dà l'illusione che si muovano trainati da una corrente invisibile.

Per l'allevamento della prole spostate le uova subito dopo la deposizione in una vaschetta ad hoc (vi sconsiglio di prelevarle tutte, una trentina sono più che sufficienti). E' bene avere a disposizione una vaschetta gemella ove far decantare acqua nuova e trasferire i girini ogni 3 giorni, così si evitano inquinamenti e si ha sempre una vaschetta pulita. Un trucco che ho sperimentato con successo per evitare inquinamenti e frequenti cambi di vasca è quello di allevare i girini in compagnia di alcune limnee (chioccioline d'acqua) che fungeranno da spazzini per il cibo avanzato o caduto a fondo. Come cibo, se non avete di meglio, potete usare il Liqui-fry (pappa liquida per avannotti), ma avrete consistenti perdite e un notevole inquinamento dell'acqua.
Il sistema migliore consiste nel mettere in piedi una coltura di infusori (rotiferi e parameci), che vengono divorati avidamente dai girini, ponendo un po' d'erba, foglie secche ed una buccia di banana in una vaschetta ed aggiungendovi un po' di fango raccolto, a seconda delle possibilità, da uno stagno/pozzanghera/fontanile/acquario. La coltura diverrà produttiva nel giro di 5-7 giorni (a 20°C), ricordatevi di rompere quotidianamente il velo batterico che si formerà in superficie per evitare che la mancanza di ossigeno mandi tutto a pallino. Se avete ancora la vista buona potrete vedere gli infusori ad occhio nudo osservando la vaschetta in controluce. Di solito i parameci nuotano liberamente mentre i rotiferi preferiscono aderire alle pareti ed alla superficie. Questa coltura si propagherà autonomamente in maniera illimitata se ogni mese cambierete un po' dei vegetali decomposti con freschi (anche i fiocchi d'avena vanno benissimo). Dopo circa dieci giorni di questa dieta (somministrata con un contagocce) le dimensioni dei girini raddoppiano e si può comodamente passare ad una coltura di naupli d'artemia salina. Per fare ciò si comprano le uova d'artemia da un negozio d'acquari e si prepara un recipiente con due litri d'acqua addizionata con quattro cucchiai da cucina di sale marino grosso. Un pizzico di uova verrà seminato ogni giorno tenendo conto che impiegheranno 48 ore per schiudersi (a 25°C; ma più alta è la temperatura meno ci mettono), l'intera coltura va rinnovata minimo una volta ogni 5 giorni perchè l'acqua si inquina rapidamente. I naupli si possono raccogliere più facilmente se il contenitore viene avvolto con carta adesiva nera lasciando una piccola "finestra" libera: essendo fototropici i naupli si raccoglieranno tutti nell'unico punto illuminato e quindi potrete aspirarli facilmente (sciacquateli in un setaccino prima di servirli in pasto perchè sono salati). La velocità di crescita dei girini è proporzionale al cibo somministrato. Poco prima della metamorfosi misurano circa 1,2 cm dalla punta del muso a quella della coda.
I ranocchietti metamorfosano restando sempre nell'acqua per cui non è necessario cambiare recipiente o disporre rive artificiali, inoltre continuano a nutrirsi in ogni stadio. Appena metamorfosate le ranette sono ultrapiatte e ricordano una piccola foglia secca (cosa non si sono inventati pur di non farsi mangiare!). A questo punto si possono cominciare a somministrare chironomus, enchitreidi e polpa di larve della farina. Le ranette crescono a vista d'occhio raggiungendo le dimensioni adulte nel giro di pochi mesi.
Ricordatevi che, nel caso non le facciate riprodurre regolarmente, le femmine diverranno sterili trattenendo uova nelle gonadi, che poi calcificheranno. Stranamente questo non genera alcuna patologia, ma non deporranno mai più un uovo. Per questo consiglio sempre di acquistare esemplari giovanissimi

animadistrega
18-09-07, 10:48 PM
Ciao , grazie x avermi risposto:D, prima di acquistarle io ho praticamente spulciato internet da capo a piedi.. oggi finalmente le ho prese... sembra stiano bene, anches e ho notato che sn molto timide... E le tue?
Un saluto

anemone
19-09-07, 02:09 PM
io all'inizio ne ho preso 2 ma stavano praticamente sempre nascoste allora ne ho comprato altre 2 e dopo qualche giorno hanno iniziato a farsi vedere facendo anche qualche evoluzione in acqua oppure galleggiando sul pelo dell'acqua...sono troppo belle!

animadistrega
19-09-07, 10:40 PM
Le mie stanno spesso nascoste xro ho notato che qndo scende la notte cominciano a girare x l acquario e a galleggiare sul pelo dell acqua.. son veramente spettaccolari:D

anemone
20-09-07, 02:28 PM
anche le mie all'inizio facevano così,sono arrivata a credere che fossero notturne!invece adesso sono sempre in giro nell'acquario....anche io le adoro!

animadistrega
20-09-07, 04:00 PM
Ieri sera x puro caso ho sentito che emettevano dei suoni molto curiosi, troppo simpatiche.
Tu oltre al chironumus dai loro x caso qlcos altro?
Ciaoo:)

anemone
22-09-07, 03:03 PM
do loro solo i chironumus :):):)