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Visualizza Versione Completa : ANIMALISTI ISRAELIANI PERI POLLI UCCISI DAL KIPPUR



sandy
29-09-06, 12:22 PM
29 set 06 - A. Baquis
Nuove polemiche per un antico rito.

29 settembre 2006 - Anche quest'anno gli animalisti israeliani, nella imminenza del digiuno penitenziale di Kippur, sono scesi sul sentiero di guerra.
Armati di volantini e di citazioni bibliche, si sono presentati di prima mattina nel mercato ortofrutticolo Ha-Carmel, a pochi passi dalla spiaggia di Tel Aviv, e subito hanno ingaggiato una battaglia verbale con ebrei religiosi che erano impegnati nel rito delle 'kapparot', a quattro giorni dal digiuno. In base alla tradizione, il rito espiatorio prevede la roteazione di un malcapitato pollo sulla testa della persona che desidera alleggerirsi dei peccati compiuti durante l'anno trascorso (per le donne si ricorre a una gallina). 'Questo e' il mio perdono, questa e' la mia penitenza', viene allora detto ad alta voce. 'Questo pollo vada al macello, mentro io beneficiero' di lunga vita'. Di norma, il pollo che avrebbe 'assorbito' i peccati altrui - viene poi sgozzato e regalato ad una famiglia bisognosa.
Negli ultimi anni gli animalisti del gruppo 'Anonimus' hanno deciso che di fronte a un rito del genere non e' piu' possibile tacere. Le loro squadre di pronto intervento non sono sempre le benvenute sul terreno. A volte sono anzi sospinte con la forza: cosa che non contribuisce alla severa solennita' delle ricorrenza religiosa.
Nei loro volantini sostengono che si tratta di un rito crudele nei confronti degli animali: 'Lei e' mai stato preso per le gambe e fatto roteare sulla testa di qualcuno ?', si e' sentito chiedere un rabbino. 'Se le fosse capitato, di certo non accetterebbe piu' il rito delle 'kapparot''. Aggiungono che importanti maestri di religione - ed esempio i rabbini Yossef Caro e Haim David ha-Levy - l'hanno definito una pratica pagana.
A qualcuno di larghi orizzonti il rito ricorda certe immagini delle cerimonie Voodoo a Cuba, dopo pure i polli sono utilizzati per fini mistici. Secondo diversi religiosi ebrei i polli possono essere risparmiati. Le penitenza e' egualmente valida se si fa beneficenza.
Eppure quando gli animalisti hanno cercato di chiedere l'aiuto di deputati ultraortodossi affinche' facciano opera di sensibilizzazione, la risposta e' stata negativa. Hedva, una attivista della Associazione per la protezione degli animali, lei stessa ebrea osservante, ha riferito che la maggior delle sue lettere non hanno avuto risposta. I suoi compagni sono stati invece ricoperti di insulti e di percosse, quando hanno cercato di interrompere a Gerusalemme quei riti.
In un animato dibattito alla radio, il rabbino Shlomo Benizri, un dirigente del partito ortodosso Shas, ha invitato i dimostranti 'a mantenere le proporzioni'. Nei kibbutzim (aziende agricole collettive, e in genere laiche) i polli soffrono pure di sovraffollamento e di condizioni disagiate, prima di raggiungere il macello. Gli stessi laici si cibano poi volentieri della carne dei polli. Proprio il leader religioso di Shas, il rabbino Ovadia Yossef ha rivelato egli stesso ha saputo mostrare grande sensibilita' verso i polli. Ha infatti disposto che essi siano macellati solo in angoli appartati, in modo che la loro morte violenta non abbia a turbare i loro compagni ancora in vita. Aldo Baquis (ANSA)

Leonardo
29-09-06, 03:39 PM
I peggiori nemici dell’ambiente e .... dei cacciatori .
Lega per l'abolizione della caccia, Lega Italiana diritti degli animali, Lega antivivisezione e Associazione nazionale vittime della caccia: scopriamo chi c'e' dietro queste organizzazioni ambientaliste e animaliste.




Solitamente identifichiamo i peggiori nemici dell’attivita' venatoria e dell’ambiente tra le organizzazioni ambientaliste ed animaliste piu' integraliste e fondamentaliste e tra queste la Lega per l’abolizione della caccia, la Lega Italiana diritti degli animali, la Lega anti vivisezione (che centra la vivisezione con la caccia?), l’Associazione nazionale vittime della caccia (ma, esclusi i cacciatori che potrebbero purtroppo incorrere in incidenti, chi sono le altre vittime?) e via via tutte le altre associazioni appartenenti alla galassia dell’ambientalismo di maniera.
Associazioni che hanno iscritti in comune e che sono molto abili a moltiplicarli spacciandoli come se fossero iscritti ad una sola associazione o lega e cosi' che moltiplicati per il numero delle stesse associazioni e leghe appaiono tanti di piu' di quelli che effettivamente sono.
Premesso che forse sarebbe il caso che, chi di dovere, effettuasse piu' rigorose verifiche sul numero di iscritti di queste associazioni e leghe specie quando le suddette pretendono di parlare in rappresentanza della maggioranza dei cittadini, continuiamo ad identificarli come “nemici” perche' effettivamente lo sono, ma nel contempo cerchiamo anche di capire chi sono quelli che gli stanno dietro ovvero chi di fatto, sfrutta le associazioni ambientaliste ed animaliste come supporter riuscendo ad indurre qualche legislatore, sprovveduto o in mala fede, ad assumere atteggiamenti repressivi e vessatori avverso i cacciatori con l’intento principale di indurli ad abbandonare la caccia e cosi' ridurre il numero di chi, conoscendo i veri problemi dell’ambiente e della fauna, da sempre si batte per eliminarli senza farsi distrarre dagli specchietti per allodole che proprio i cosi detti ambientalisti fanno luccicare. Ed ancora identifichiamoli tra chi finanzia generosamente le suddette associazioni purche' queste non si accorgano e non si occupino delle attivita' che effettivamente danneggiano gravemente l’ambiente e si occupino della caccia e dei cacciatori che in fondo “sono solo una minoranza”.
Altri “nemici” occulti o fiancheggiatori, non del tutto disinteressati, di associazioni o leghe ambientaliste integraliste, possono essere identificati tra chi, avendo responsabilita' pubbliche, per motivi ideologici personali o per interessi vari, manovrano comunque a favore delle suddette associazioni adottando provvedimenti a loro favorevoli quali, ad esempio, riconoscendogli il diritto di avere tra i propri iscritti guardie ecologiche volontarie che, potendo anche svolgere la vigilanza venatoria, trascurano di svolgere altri compiti per dedicarsi a perseguitare solo ed esclusivamente i cacciatori attuando scientemente azioni assurdamente repressive, intimidatorie e provocatorie.
A questo proposito uno degli esempi piu' eclatanti e' quello della Lega per l’abolizione della caccia che dispone di un piccolo esercito di Guardie ecologiche che si limitano a farsi vedere in campagna esclusivamente nel periodo in cui l’attivita' venatoria e' autorizzata e, non per fare prevenzione, ma solo per dare la caccia ai cacciatori con azioni assurdamente repressive e talvolta al limite della legittimita'.
E proprio a causa degli atteggiamenti provocatori delle succitate “guardie ecologiche”, puo' anche accadere che due anziani cacciatori verbalizzati con motivazioni cavillose e tutte da provare, per esasperazione arrivino a puntare i loro fucili contro i tre agenti ecologisti che li avevano fermati (e che peraltro avevano gia' provveduto a fare scaricare le armi!!) obbligandoli a spogliarsi in aperta campagna per poi, dopo avergli nascosto gli abiti, andarsene a casa, assumendosi ogni responsabilita' per l’atto compiuto anche perche' certi di essere riconosciuti.
Non vogliamo assolutamente assolvere i due anziani cacciatori ne' entrare nel merito dell’accaduto, sara' compito delle Autorita' preposte; ci permettiamo solo di ravvisare nel loro gesto una estrema autodifesa pur essendo consci che questo gli avrebbe procurato gravi sanzioni, la piu' grave e dolorosa la perdita della licenza di caccia.
Pur non potendo assolvere i due anziani cacciatori, certamente non possiamo che continuare a ritenerli onesti cittadini degni di ogni considerazione.
A questo ultimo proposito vale la pena di fare una considerazione circa l’opportunita' di rilasciare il decreto di guardia ecologica, con l’estensione per la vigilanza venatoria, agli iscritti di certe associazioni ambientaliste ed animaliste che dichiaratamente operano solo per ottenere l’abolizione dell’attivita' venatoria perche' sarebbe come assumere nei corpi dei Vigili Urbani e della Polizia Stradale personaggi che si dichiarano iscritti e sostenitori di una ipotetica Lega per l’abolizione dei guidatori di automezzi!! (ANSA)

sergiogiovannetti
30-09-06, 05:33 PM
DICHIARAZIONE UNIVERSALE dei DIRITTI dell' ANIMALE

Considerato che ogni animale ha diritti,

che il disconoscimento e il disprezzo di questi diritti hanno portato e continuano a portare l'uomo a commettere crimini contro la Natura e contro gli animali,
Considerato
che il riconoscimento da parte della specie umana del diritto all'esistenza delle altre specie animali costituisce il fondamento della coesistenza delle specie nel mondo,
Considerato
che genocidi sono perpetrati dall'uomo e altri ancora se ne minacciano,
Considerato
che il rispetto degli animali da parte dell'uomo è legato al rispetto degli uomini fra loro,
Considerato
che l'educazione deve insegnare sin dall'infanzia ad osservare, comprendere, rispettare ed amare gli animali,

SI PROCLAMA:

Articolo 1
Tutti gli animali nascono uguali davanti alla vita ed hanno gli stessi diritti all'esistenza.

Articolo 2
1 - Ogni animale ha diritto al rispetto
2 - L'uomo, in quanto specie animale, non può attribuirsi il diritto di sterminare gli altri animali, o di sfruttarli violando questo diritto. Egli ha il dovere di mettere le sue conoscenze al servizio degli animali.
3 - Ogni animale ha diritto alla considerazione, alle cure ed alla protezione dell'uomo.

Articolo 3
1 - Nessun animale dovrà essere sottoposto a maltrattamenti e ad atti crudeli.
2 - Se la soppressione di un animale è necessaria, deve essere istantanea, senza dolore, ne angoscia.

Articolo 4
1 - Ogni animale che appartiene ad una specie selvaggia ha il diritto di vivere nel suo ambiente naturale, terrestre, aereo o acquatico ed il diritto di riprodursi.
2 - Ogni privazione della libertà, anche se a fini educativi, è contraria a questo diritto.

Articolo 5
1 - Ogni animale appartenente ad una specie che vive abitualmente nell'ambiente dell'uomo ha il diritto di vivere e di crescere secondo il ritmo e nelle condizioni di vita e di libertà che sono proprie della sua specie.
2- Ogni modifica di questo ritmo e di queste condizioni imposta dall'uomo a fini mercantili è contraria a questo diritto.

Articolo 6
1 - Ogni animale che l'uomo ha scelto per compagno ha diritto ad una durata della vita conforme alla sua longevità.
2 - L'abbandono di un animale è un atto crudele e degradante.

Articolo 7
1 - Ogni animale che lavora ha diritto a limiti ragionevoli della durata e dell'integrità del lavoro, ad un'alimentazione adeguata ed al riposo.

Articolo 8
1 - La sperimentazione animale che implica una sofferenza fisica e psichica è incompatibile con i diritti dell'animale sia che si tratti di una sperimentazione medica, scientifica, commerciale sia di ogni altra forma di sperimentazione.
2 - Le tecniche sostitutive devono essere utilizzate e sviluppate.

Articolo 9
1 - Nel caso che l'animale sia allevato per l'alimentazione, deve essere nutrito, alloggiato, trasportato e ucciso senza che per lui ne risulti ansietà o dolore.

Articolo 10
1 - Nessun animale deve essere usato per il divertimento dell'uomo.
2 - Le esibizioni di animali e gli spettacoli che utilizzano animali sono incompatibili con la dignità dell'animale.

Articolo 11
1 - Ogni atto che comporti l'uccisione di un animale senza necessità è biocidio, cioè un delitto contro la vita.

Articolo 12
1 - Ogni atto che comporti l'uccisione di un gran numero di animali selvaggi è un genocidio, cioè un delitto contro la specie.
2 - L'inquinamento e la distruzione dell'ambiente naturale portano al genocidio.

Articolo 13
1 - L'animale morto deve essere trattato con rispetto.
2 - Le scene di violenza di cui gli animali sono vittime devono essere proibite al cinema e alla televisione, a meno che non abbiano come fine di mostrare un attentato ai diritti dell'animale.

Articolo 14
1 - Le associazioni di protezione e di salvaguardia degli animali devono essere rappresentate a livello governativo.
2 - I diritti dell'animale devono essere difesi dalla Legge come i diritti dell'uomo.

La Dichiarazione Universale dei Diritti dell' Animale è stata proclamata il 15 ottobre 1978 presso la sede dell'UNESCO a Parigi. Il suo testo è stato redatto, nel corso di riunioni internazionali, da personalità appartenenti al mondo scientifico, giuridico e filosofico e alle principali associazioni mondiali di protezione animale. Tale Dichiarazione costituisce una presa di posizione filosofica riguardo ai rapporti futuri tra la specie umana e le altre specie. All'alba del XXI secolo essa propone infatti all'uomo le norme di un' ETICA che dovrebbe essere fermamente e chiaramente espressa nel mondo attuale, già così turbato, minacciato di distruzione e nel quale violenza e crudeltà esplodono in ogni istante.

L' EGUALITARISMO della "Dichiarazione" deve essere ben compreso: l'affermazione dell'art. 1: "Tutti gli animali nascono uguali davanti alla vita e hanno gli stessi diritti all'esistenza "non esprime un'eguaglianza di fatto tra le specie,ma un'eguaglianza di diritti,non nega cioè le evidenti differenze di forme e di capacità esistenti tra gli animali, ma afferma il diritto alla vita di tutte le specie nel quadro dell'EQUILIBRIO NATURALE.
L' uomo, nel corso del tempo, ha stabilito un codice di diritti relativi alla propria specie; ma, nei confronti dell'universo, non dispone di alcun particolare diritto. L'uomo è, in effetti, una delle specie animali terrestri, e una delle più recenti comparse sulla terra. La Vita non appartiene alla specie umana, l'uomo non è nè il creatore nè il detentore; la vita appartiene tanto all'insetto che al pesce, tanto al mammifero che all'uccello.
L' uomo ha invece creato nel mondo vivente una gerarchia arbitraria che non esiste in natura, tenendo conto solamente della propria utilità.
Questa gerarchia antropocentrica ha condotto allo SPECISMO, che consiste nell'adottare un atteggiamento differente secondo le specie, nel distruggerne alcun proteggendone altre, nel dichiarare che certe specie sono "utili", altre "nocive", o "crudeli". Per causa dello SPECISMO alcuni proteggono il cane e il gatto, mentre non si preoccupano degli animal selvatici imprigionati negli zoo, oppure proteggono le aquile e perseguitano le talpe.
Per specismo si è riservata "l'intelligenza" all'uomo e si è concesso "l'istinto" all'animale. Lo specismo ha anche indotto l'uomo a ritenere che l'animale non soffrisse come lui, per poterlo usare e sfruttare Come il "razzismo", che nega a certi uomini quei diritti che altri uomini si attribuiscono, si può definire un CRIMINE CONTRO L' UMANITA', così lo "specismo", che stabilisce una gerarchia di diritti nel mondo, è un CRIMINE CONTRO LA VITA .

I principi della "Dichiarazione" aiutano l' umanità a ritrovarsi in armonia con l'universo. Non hanno certamente lo scopo di far regredire l'uomo alla vita primitiva, ma tendono a indurlo al RISPETTO PER LA VITA , perchè l' uomo ha il DOVERE, per il bene di tutta la COMUNITA' BIOLOGICA alla quale APPARTIENE e dalla quale DIPENDE, di rispettare la Vita in tutte le sue forme.

La D.U.D.A. proponeva nel 1978 regole di comportamento umano nei vari settori in cui l'uomo si incontra e/o si scontra con la natura e gli animali:

- rispetto per gli habitat e per gli animali selvatici (quindi rinuncia o riduzione di caccia e pesca);
- rinuncia all'uso di animali per divertimento o pseudocultura (zoo e circhi);
- rinuncia all'addomesticamento autoritario di alcune specie:
a) per fini alimentari (allevamenti intensivi, trasporti, macellazioni)
b) per fini commerciali e sportivi (cani, gatti, cavalli e altri animali)
c) per l'abbigliamento (animali da pelliccia);
- rinuncia all'uso di animali per la ricerca biomedica, industriale, cosmetica, didattica,ecc.;
- rinuncia ai maltrattamenti, alle crudeltà, agli abbandoni di animali domestici;
- rinuncia all'uso, alla tortura, all'uccisione di animali a scopi di divertimento (corride, combattimenti di cani, rodei, corse, feste sadiche, ippica)

L' ETICA BIOLOGICA della "Dichiarazione" non ha certo lo scopo di far dimenticare la lotta contro la miseria dell'uomo, contro la fame, la guerra, la tortura, l'egoismo, ma induce l'umanità a ritrovare il suo posto tra le specie viventi e ad integrarsi in un nuovo equilibrionaturale,condizione fondamentale per la propria sopravvivenza .
Ciò significa che la specie umana deve modificare il suo modo di pensare per rinunciare progressivamante alla sua attitudine antropocentrica, come ad ogni comportamento zoolatrico, per adottare un comportamento BIOCENTRICO fondato sulla tutela della Vita. In questo senso la Dichiarazione universale dei diritti dell'animale è una tappa importante della cultura umana.


Significato ecologico del documento
Alla luce dei più recenti studi della moderna biologia la "Dichiarazione" propone le norme di un' etica fondata sul diritto all'esistenza di tutte le specie, nel quadro dell'equilibrio naturale. Ne deriva per l'uomo il dovere di rispettare la Vita in tutte le sue forme nel rispetto dell'UNITA' e, al tempo stesso, della DIVERSITA' degli esseri viventi; ne deriva ancora l'impegno ad una lotta pacifica ma ferma per ridurre ed eliminare la sofferenza, la tortura, la distruzione nell'ambito della comunità biologica a cui l'uomo appartiene e dalla quale dipende.
Ogni specie, ogni individuo contribuisce, con la sua originalità, ad assicurare la stabilità dinamica della biosfera e dunque la sopravvivenza di tutti i suoi componenti. Ogni specie, ogni individuo possiede dunque DIRITTI NATURALI ad un'esistenza degna. La specie umana ha invece iniziato un'autoritaria gestione dell'economia biologica, gestione che è assicurata da una continua gerarchizzazione delle specie e degli individui, riferita esclusivamente alle possibilità di un gruppo culturale usato come unità di misura.
L'addomesticazione totalitaria della Natura da parte dell'uomo è avvenuta a prezzo di sofferenze, distruzioni e uccisioni di specie ed individui fino a minacciare d'esitinzione l'Evoluzione e l'esistenza di tutta la biosfera.
Poichè l'uomo ha superato il limite oltre il quale l'equilibrio naturale può essere definitivamente sconvolto, con danno irreversibile anche per la specie umana, è necessario limitare quei diritti sul mondo che l'uomo si è sconsideratamente arrogato.

Tale documento è quindi una proposta operativa per un impegno di vita che si realizzi nel rifiuto del consumismo, dello spreco, dello sfruttamento e nella gestione equa delle risorse, nella scelta di beni essenziali nel rispetto dell'equilibrio biosferico sia nel settore produttivo che in campo scientifico, culturale e del tempo libero.
Sul piano giuridico la Dichiarazione indica una strada per il riconoscimento e la tutela dei diritti dell'animale considerato non in relazione al possesso,all'affetto o all'utile ecologico dell' uomo, ma come soggetto, individuo, portatore di interessi vitali.
La Dichiarazione universale dei diritti dell'animale, redatta dalla Lega internazionale dei diritti dell'animale, è stata presentata a Bruxelles il 26 gennaio 1978 e sottoscritta da personalità del mondo filosofico, giuridico e scientifico; successivamente è stata proclamata a Parigi presso la sede dell'UNESCO, il 15 ottobre 1978, presenti Remy Chauvin, etologo e scrittore, Alfred Kastler, premio Nobel per la fisicia, S.E. Hamza Boubakeur, rettore dell' Istituto Mussulmano della Moschea di Parigi, il prof. Georges Heuse.
La delegazione italiana era costituita dalla dr. Laura Girardello, dal dr. Giovanni Peroncini, dal prof. Mario Girolami e dalla prof. Clara Genero.


......
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sergiogiovannetti
30-09-06, 05:33 PM
DICHIARAZIONE UNIVERSALE dei DIRITTI dell' ANIMALE

Considerato che ogni animale ha diritti,

che il disconoscimento e il disprezzo di questi diritti hanno portato e continuano a portare l'uomo a commettere crimini contro la Natura e contro gli animali,
Considerato
che il riconoscimento da parte della specie umana del diritto all'esistenza delle altre specie animali costituisce il fondamento della coesistenza delle specie nel mondo,
Considerato
che genocidi sono perpetrati dall'uomo e altri ancora se ne minacciano,
Considerato
che il rispetto degli animali da parte dell'uomo è legato al rispetto degli uomini fra loro,
Considerato
che l'educazione deve insegnare sin dall'infanzia ad osservare, comprendere, rispettare ed amare gli animali,

SI PROCLAMA:

Articolo 1
Tutti gli animali nascono uguali davanti alla vita ed hanno gli stessi diritti all'esistenza.

Articolo 2
1 - Ogni animale ha diritto al rispetto
2 - L'uomo, in quanto specie animale, non può attribuirsi il diritto di sterminare gli altri animali, o di sfruttarli violando questo diritto. Egli ha il dovere di mettere le sue conoscenze al servizio degli animali.
3 - Ogni animale ha diritto alla considerazione, alle cure ed alla protezione dell'uomo.

Articolo 3
1 - Nessun animale dovrà essere sottoposto a maltrattamenti e ad atti crudeli.
2 - Se la soppressione di un animale è necessaria, deve essere istantanea, senza dolore, ne angoscia.

Articolo 4
1 - Ogni animale che appartiene ad una specie selvaggia ha il diritto di vivere nel suo ambiente naturale, terrestre, aereo o acquatico ed il diritto di riprodursi.
2 - Ogni privazione della libertà, anche se a fini educativi, è contraria a questo diritto.

Articolo 5
1 - Ogni animale appartenente ad una specie che vive abitualmente nell'ambiente dell'uomo ha il diritto di vivere e di crescere secondo il ritmo e nelle condizioni di vita e di libertà che sono proprie della sua specie.
2- Ogni modifica di questo ritmo e di queste condizioni imposta dall'uomo a fini mercantili è contraria a questo diritto.

Articolo 6
1 - Ogni animale che l'uomo ha scelto per compagno ha diritto ad una durata della vita conforme alla sua longevità.
2 - L'abbandono di un animale è un atto crudele e degradante.

Articolo 7
1 - Ogni animale che lavora ha diritto a limiti ragionevoli della durata e dell'integrità del lavoro, ad un'alimentazione adeguata ed al riposo.

Articolo 8
1 - La sperimentazione animale che implica una sofferenza fisica e psichica è incompatibile con i diritti dell'animale sia che si tratti di una sperimentazione medica, scientifica, commerciale sia di ogni altra forma di sperimentazione.
2 - Le tecniche sostitutive devono essere utilizzate e sviluppate.

Articolo 9
1 - Nel caso che l'animale sia allevato per l'alimentazione, deve essere nutrito, alloggiato, trasportato e ucciso senza che per lui ne risulti ansietà o dolore.

Articolo 10
1 - Nessun animale deve essere usato per il divertimento dell'uomo.
2 - Le esibizioni di animali e gli spettacoli che utilizzano animali sono incompatibili con la dignità dell'animale.

Articolo 11
1 - Ogni atto che comporti l'uccisione di un animale senza necessità è biocidio, cioè un delitto contro la vita.

Articolo 12
1 - Ogni atto che comporti l'uccisione di un gran numero di animali selvaggi è un genocidio, cioè un delitto contro la specie.
2 - L'inquinamento e la distruzione dell'ambiente naturale portano al genocidio.

Articolo 13
1 - L'animale morto deve essere trattato con rispetto.
2 - Le scene di violenza di cui gli animali sono vittime devono essere proibite al cinema e alla televisione, a meno che non abbiano come fine di mostrare un attentato ai diritti dell'animale.

Articolo 14
1 - Le associazioni di protezione e di salvaguardia degli animali devono essere rappresentate a livello governativo.
2 - I diritti dell'animale devono essere difesi dalla Legge come i diritti dell'uomo.

La Dichiarazione Universale dei Diritti dell' Animale è stata proclamata il 15 ottobre 1978 presso la sede dell'UNESCO a Parigi. Il suo testo è stato redatto, nel corso di riunioni internazionali, da personalità appartenenti al mondo scientifico, giuridico e filosofico e alle principali associazioni mondiali di protezione animale. Tale Dichiarazione costituisce una presa di posizione filosofica riguardo ai rapporti futuri tra la specie umana e le altre specie. All'alba del XXI secolo essa propone infatti all'uomo le norme di un' ETICA che dovrebbe essere fermamente e chiaramente espressa nel mondo attuale, già così turbato, minacciato di distruzione e nel quale violenza e crudeltà esplodono in ogni istante.

L' EGUALITARISMO della "Dichiarazione" deve essere ben compreso: l'affermazione dell'art. 1: "Tutti gli animali nascono uguali davanti alla vita e hanno gli stessi diritti all'esistenza "non esprime un'eguaglianza di fatto tra le specie,ma un'eguaglianza di diritti,non nega cioè le evidenti differenze di forme e di capacità esistenti tra gli animali, ma afferma il diritto alla vita di tutte le specie nel quadro dell'EQUILIBRIO NATURALE.
L' uomo, nel corso del tempo, ha stabilito un codice di diritti relativi alla propria specie; ma, nei confronti dell'universo, non dispone di alcun particolare diritto. L'uomo è, in effetti, una delle specie animali terrestri, e una delle più recenti comparse sulla terra. La Vita non appartiene alla specie umana, l'uomo non è nè il creatore nè il detentore; la vita appartiene tanto all'insetto che al pesce, tanto al mammifero che all'uccello.
L' uomo ha invece creato nel mondo vivente una gerarchia arbitraria che non esiste in natura, tenendo conto solamente della propria utilità.
Questa gerarchia antropocentrica ha condotto allo SPECISMO, che consiste nell'adottare un atteggiamento differente secondo le specie, nel distruggerne alcun proteggendone altre, nel dichiarare che certe specie sono "utili", altre "nocive", o "crudeli". Per causa dello SPECISMO alcuni proteggono il cane e il gatto, mentre non si preoccupano degli animal selvatici imprigionati negli zoo, oppure proteggono le aquile e perseguitano le talpe.
Per specismo si è riservata "l'intelligenza" all'uomo e si è concesso "l'istinto" all'animale. Lo specismo ha anche indotto l'uomo a ritenere che l'animale non soffrisse come lui, per poterlo usare e sfruttare Come il "razzismo", che nega a certi uomini quei diritti che altri uomini si attribuiscono, si può definire un CRIMINE CONTRO L' UMANITA', così lo "specismo", che stabilisce una gerarchia di diritti nel mondo, è un CRIMINE CONTRO LA VITA .

I principi della "Dichiarazione" aiutano l' umanità a ritrovarsi in armonia con l'universo. Non hanno certamente lo scopo di far regredire l'uomo alla vita primitiva, ma tendono a indurlo al RISPETTO PER LA VITA , perchè l' uomo ha il DOVERE, per il bene di tutta la COMUNITA' BIOLOGICA alla quale APPARTIENE e dalla quale DIPENDE, di rispettare la Vita in tutte le sue forme.

La D.U.D.A. proponeva nel 1978 regole di comportamento umano nei vari settori in cui l'uomo si incontra e/o si scontra con la natura e gli animali:

- rispetto per gli habitat e per gli animali selvatici (quindi rinuncia o riduzione di caccia e pesca);
- rinuncia all'uso di animali per divertimento o pseudocultura (zoo e circhi);
- rinuncia all'addomesticamento autoritario di alcune specie:
a) per fini alimentari (allevamenti intensivi, trasporti, macellazioni)
b) per fini commerciali e sportivi (cani, gatti, cavalli e altri animali)
c) per l'abbigliamento (animali da pelliccia);
- rinuncia all'uso di animali per la ricerca biomedica, industriale, cosmetica, didattica,ecc.;
- rinuncia ai maltrattamenti, alle crudeltà, agli abbandoni di animali domestici;
- rinuncia all'uso, alla tortura, all'uccisione di animali a scopi di divertimento (corride, combattimenti di cani, rodei, corse, feste sadiche, ippica)

L' ETICA BIOLOGICA della "Dichiarazione" non ha certo lo scopo di far dimenticare la lotta contro la miseria dell'uomo, contro la fame, la guerra, la tortura, l'egoismo, ma induce l'umanità a ritrovare il suo posto tra le specie viventi e ad integrarsi in un nuovo equilibrionaturale,condizione fondamentale per la propria sopravvivenza .
Ciò significa che la specie umana deve modificare il suo modo di pensare per rinunciare progressivamante alla sua attitudine antropocentrica, come ad ogni comportamento zoolatrico, per adottare un comportamento BIOCENTRICO fondato sulla tutela della Vita. In questo senso la Dichiarazione universale dei diritti dell'animale è una tappa importante della cultura umana.


Significato ecologico del documento
Alla luce dei più recenti studi della moderna biologia la "Dichiarazione" propone le norme di un' etica fondata sul diritto all'esistenza di tutte le specie, nel quadro dell'equilibrio naturale. Ne deriva per l'uomo il dovere di rispettare la Vita in tutte le sue forme nel rispetto dell'UNITA' e, al tempo stesso, della DIVERSITA' degli esseri viventi; ne deriva ancora l'impegno ad una lotta pacifica ma ferma per ridurre ed eliminare la sofferenza, la tortura, la distruzione nell'ambito della comunità biologica a cui l'uomo appartiene e dalla quale dipende.
Ogni specie, ogni individuo contribuisce, con la sua originalità, ad assicurare la stabilità dinamica della biosfera e dunque la sopravvivenza di tutti i suoi componenti. Ogni specie, ogni individuo possiede dunque DIRITTI NATURALI ad un'esistenza degna. La specie umana ha invece iniziato un'autoritaria gestione dell'economia biologica, gestione che è assicurata da una continua gerarchizzazione delle specie e degli individui, riferita esclusivamente alle possibilità di un gruppo culturale usato come unità di misura.
L'addomesticazione totalitaria della Natura da parte dell'uomo è avvenuta a prezzo di sofferenze, distruzioni e uccisioni di specie ed individui fino a minacciare d'esitinzione l'Evoluzione e l'esistenza di tutta la biosfera.
Poichè l'uomo ha superato il limite oltre il quale l'equilibrio naturale può essere definitivamente sconvolto, con danno irreversibile anche per la specie umana, è necessario limitare quei diritti sul mondo che l'uomo si è sconsideratamente arrogato.

Tale documento è quindi una proposta operativa per un impegno di vita che si realizzi nel rifiuto del consumismo, dello spreco, dello sfruttamento e nella gestione equa delle risorse, nella scelta di beni essenziali nel rispetto dell'equilibrio biosferico sia nel settore produttivo che in campo scientifico, culturale e del tempo libero.
Sul piano giuridico la Dichiarazione indica una strada per il riconoscimento e la tutela dei diritti dell'animale considerato non in relazione al possesso,all'affetto o all'utile ecologico dell' uomo, ma come soggetto, individuo, portatore di interessi vitali.
La Dichiarazione universale dei diritti dell'animale, redatta dalla Lega internazionale dei diritti dell'animale, è stata presentata a Bruxelles il 26 gennaio 1978 e sottoscritta da personalità del mondo filosofico, giuridico e scientifico; successivamente è stata proclamata a Parigi presso la sede dell'UNESCO, il 15 ottobre 1978, presenti Remy Chauvin, etologo e scrittore, Alfred Kastler, premio Nobel per la fisicia, S.E. Hamza Boubakeur, rettore dell' Istituto Mussulmano della Moschea di Parigi, il prof. Georges Heuse.
La delegazione italiana era costituita dalla dr. Laura Girardello, dal dr. Giovanni Peroncini, dal prof. Mario Girolami e dalla prof. Clara Genero.


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sandy
01-10-06, 09:54 AM
"Articolo 1
Tutti gli animali nascono uguali davanti alla vita ed hanno gli stessi diritti all'esistenza"

questo è sempre violato e per fortuna è il punto n.1...

grazie x aver inserito questo testo......molto importante, ma......si potrà andare in tribunale se questi articoli non vanno rispettati o no???

sandy
01-10-06, 09:54 AM
"Articolo 1
Tutti gli animali nascono uguali davanti alla vita ed hanno gli stessi diritti all'esistenza"

questo è sempre violato e per fortuna è il punto n.1...

grazie x aver inserito questo testo......molto importante, ma......si potrà andare in tribunale se questi articoli non vanno rispettati o no???

saluki
01-10-06, 01:06 PM
Citazione:Messaggio inserito da Leonardo

I peggiori nemici dell’ambiente e .... dei cacciatori .
Lega per l'abolizione della caccia, Lega Italiana diritti degli animali, Lega antivivisezione e Associazione nazionale vittime della caccia: scopriamo chi c'e' dietro queste organizzazioni ambientaliste e animaliste.

a cui seguono vari https://www.inseparabile.it/public/forum/saluki/2006101135430_12010~984.GIFhttps://www.inseparabile.it/public/forum/saluki/200610114014_12010~984.GIFhttps://www.inseparabile.it/public/forum/saluki/20061011413_12010~984.GIF
che nulla hanno a che fare con l'argomento del titolo!
Che dire, se non che l'autore è nu' poco, ma poco pocohttps://www.inseparabile.it/public/forum/saluki/200610114412_11010~222.GIF

saluki
01-10-06, 01:06 PM
Citazione:Messaggio inserito da Leonardo

I peggiori nemici dell’ambiente e .... dei cacciatori .
Lega per l'abolizione della caccia, Lega Italiana diritti degli animali, Lega antivivisezione e Associazione nazionale vittime della caccia: scopriamo chi c'e' dietro queste organizzazioni ambientaliste e animaliste.

a cui seguono vari https://www.inseparabile.it/public/forum/saluki/2006101135430_12010~984.GIFhttps://www.inseparabile.it/public/forum/saluki/200610114014_12010~984.GIFhttps://www.inseparabile.it/public/forum/saluki/20061011413_12010~984.GIF
che nulla hanno a che fare con l'argomento del titolo!
Che dire, se non che l'autore è nu' poco, ma poco pocohttps://www.inseparabile.it/public/forum/saluki/200610114412_11010~222.GIF

Leonardo
02-10-06, 07:53 PM
Oh, se è per quello non l'ho nemmeno letto... figurati se mi metto a leggere le stupidaggini dei cacciatori... E' solo la risposta illegale e fastidiosa ad un comportamento illegale e fastidioso.
Ma sei un moderatore... non te lo dovrei ricordare io...

saluki
03-10-06, 04:58 PM
Appunto! Il mod sono io e ti dico che DEVI SMETTERLA di "disturbare" le discussioni inserendo messaggi che nulla hanno a che fare con le stesse solo perchè TU le consideri spam!
NON SEI TU a doverlo decidere chiaro!!!???!!!
Discussione segnalata ai mod. di sezione e all'admin.