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Visualizza Versione Completa : Mi sono venute le lacrime per laika



Akunamatata82
30-09-05, 11:36 AM
Immagine:
https://www.inseparabile.it/public/forum/akunamatata82/2005930113543_Laika%201.jpg
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Laika fu il primo animale a volare nello spazio compiendo almeno un’orbita completa intorno alla Terra. Era una bastardina femmina di circa 2 anni che fu presa dagli accalappiacani di Mosca nei vicoli della città insieme ad altre due cagnoline Muska e Albina. Venne lanciata nello spazio a bordo del satellite Sputnik 2 costretta in un angusto spazio.

Per un mese i tre cani subirono l'addestramento per l'imminente lancio, furono sottoposte a vari test come la centrifuga della "Città delle Stelle" che spingeva i loro cuori fino a tre volte il ritmo cardiaco normale. Già in quegli esperimenti Laika dimostrò di soffrire particolarmente il panico, infatti il suo cuore impiegava il triplo del tempo, rispetto alle sue compagne, per tornare a livelli di pulsazioni normali. Furono rinchiuse in contenitori sempre più piccoli e stretti da catene sempre più corte, per abituarle alla dimensione dell'abitacolo del satellite. Infine scelsero di sparare in orbita Laika, rispetto alle altre due cagnoline perche' quella di piu' facile adattamento e più docile, nonostante tutte e tre fossero di piccole dimensioni.




Venne messa nella capsula di contenimento 4 giorni prima del lancio, e ne tenevano sotto controllo tutte le funzioni vitali, ma nonostante tutte le considerazioni fatte, test di prova e calcoli matematici, non fu mai programmato il rientro di Laika, solo 2 anni e mezzo piu' tardi venne presa in considerazione anche questa "particolarità" dell'esperimento.

Al momento del lancio l'elettrocardiografia che veniva seguita via radio segnò un aumento pazzesco delle pulsazioni quando i motori s'accesero e il missile cominciò a vibrare sollevandosi dalla piazzola, qualcosa che la cagnetta non aveva mai provato nell'addestramento al programma.




Immagine:
https://www.inseparabile.it/public/forum/akunamatata82/200593011366_Laika%202.jpg
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Raggiunta la velocità orbitale, il ventilatore, non funzionò e la temperatura della capsula cominciò a oscillare tra il caldo e il freddo estremi e Laika sopravvisse solo poche ore dopo il lancio a causa di queste condizioni ambientali, per il panico e la solitudine a cui era sottoposta. La navicella si disintegrò, al rientro nell'atmosfera, l'8 Aprile 1958, dopo 2570 orbite. Laika diventò l'emblema mondiale di quanto in nome della scienza l'uomo possa decidere su il futuro di un essere vivente, sollevando critiche e disapprovazioni dal pubblico. Lo stesso Oleg Gazenko, direttore del programma sovietico per la spedizione di animali nello spazio, quattro anni fa dichiarò in un intervista alla stampa che l'esito dello stesso programma spaziale dello Sputnik2 non potè giustificare la morte di quella cagnolina di nome Laika, bastava aspettare ancora qualche anno per arrivare almeno alla progettazione del rientro.

Tre anni dopo, il 12 aprile del '61, un essere umano, Yuri Gagarin la seguì, sapendo che avrebbe potuto fare la sua stessa fine e che Laika era stata sacrificata per lui dalla crudeltà umana. Troppo tardi per farle compagnia e portarla a passeggio tra le stelle.

lyy
30-09-05, 11:56 AM
non ho parole, veramento scopro solo ora che la cagnetta perse la vita, si sa in giro che laika fu la prima ad essere mandata in orbita ma non si sa della sua morte[V]

lyy
30-09-05, 11:56 AM
non ho parole, veramento scopro solo ora che la cagnetta perse la vita, si sa in giro che laika fu la prima ad essere mandata in orbita ma non si sa della sua morte[V]

sandy
30-09-05, 12:55 PM
ma ho letto bene. è stata 2 anni e mezzo nello spazio sola?
e gli atri?

sandy
30-09-05, 12:55 PM
ma ho letto bene. è stata 2 anni e mezzo nello spazio sola?
e gli atri?

Koa
30-09-05, 01:03 PM
Citazione:Messaggio inserito da sandy

ma ho letto bene. è stata 2 anni e mezzo nello spazio sola?
e gli atri?



sola ma....... morta.....

Koa
30-09-05, 01:03 PM
Citazione:Messaggio inserito da sandy

ma ho letto bene. è stata 2 anni e mezzo nello spazio sola?
e gli atri?



sola ma....... morta.....

paolart
30-09-05, 01:05 PM
:( :( :( :( :( :( :( sono in ufficio: non posso piangere!!!!!

paolart
30-09-05, 01:05 PM
:( :( :( :( :( :( :( sono in ufficio: non posso piangere!!!!!

sandy
30-09-05, 01:24 PM
orami io sono abituata a piangere!

sandy
30-09-05, 01:24 PM
orami io sono abituata a piangere!

sandy
30-09-05, 04:23 PM
trovato pure questo articolo con altri dettagli

Laika non visse nello spazio la cagnetta morì dopo il lancio
L'animale fu spedito in orbita sullo Sputnik nel '57 i russi dissero che aveva resistito 7 giorni: non era vero
Vittorio Zucconi
Fonte: La repubblica - 29 ottobre 2002
18 aprile 2005
WASHINGTON - Il cane che rincorse le stelle avrebbe di molto preferito continuare a rincorrere gatti e ciclisti per le strade di Mosca, se avesse potuto decidere lei, ma Laika non era un cane qualsiasi. Era un soldato, una bandiera, un latrato di battaglia, un monumento che l'Urss voleva costruire a se stessa con il materiale della Guerra fredda, con i motori, i missili, le ambizioni e, soprattutto, con le bugie della propaganda. Laika, la bastardina arruolata dagli accalappiacani di Kruscev nei vicoli di Mosca per essere la prima creatura vivente spedita in orbita, non morì la morte indolore nello spazio dopo una settimana di orbite, che la propaganda ci aveva raccontato allora, ma una morte orrenda e struggente, inscatolata nel minuscolo Sputnik, poche ore dopo il lancio. Il suo cuore di cane fu schiantato dal panico e dalla solitudine incomprensibile.

Un'altra delle perenni menzogne del potere in Russia, sovietico e non soltanto sovietico, viene a galla dopo 45 anni, dalla confessione di uno degli scienziati di quel programma spaziale che, tra il primo bip dello Sputnik e il viaggio di Gagarin attorno alla Terra, doveva essere la dimostrazione dei trionfi Socialisti sul nemico Capitalista. La prova della profezia di Nikita Kruscev all'Occidente, "in dieci anni vi seppelliremo".


Laika, insieme con Mushka e Albina, due altri cagnetti presi a caso tra i bastardini nelle vie della capitale, era stata scelta per la sua docilità, per la sua resistenza alle prove d'accelerazione nella centrifuga della "Città delle Stelle", la Houston alle porte di Mosca e, dannazione dei piccoli, per le sue dimensioni contenute. Non c'era molto spazio per ospitare un cane dentro lo Sputnik 2 dal peso totale di 108 chili, che i vettori sovietici erano in grado di sparare in orbita in quel novembre del 1957. Ma per piccina e mansueta che fosse, Laika era pur sempre un cane e ci volle tempo per adattarla a quel viaggio.


Con le sue compagne fu messa nel frullatore della centrifuga che le spingeva il cuore fino a tre volte il ritmo normale delle pulsazioni cardiache, nella paura e nella fatica di pompare il sangue nel corpo schiacciato dall'accelerazione gravitazionale. Aveva, dice ora lo scienziato russo, una tendenza a soffrire di panico, perché il cuore impiegava poi il triplo di tempo rispetto alle sue compagne, prima di tornare a velocità normale.


Laika e le sue compagne furono costrette a vivere in gabbiette e contenitori sempre più piccoli e strette da catenelle sempre più strette, per periodi successivi di 3 settimane e a nutrirsi solo di gelatine, la pappa che sarebbe stato messo a bordo, perché lo potessero, poco alla volta, con parsimonia, leccare fino all'esaurimento e dunque alla morte.


Alla fine dell'addestramento, se così possiamo chiamare quella tortura, la vediamo nelle foto d'epoca, che spunta con il muso scuro e gli occhi giustamente preoccupati, da una sorta di tubo di dentrificio nero, l'ogiva nella quale sarebbe stata sparata dalla base di Baikonur, strettamente incatenata, per impedirle di rivoltarsi e di muoversi dentro il tubo.


Mushka, oltre che piccola, era, per sua ulteriore sfortuna, anche la più intelligente. Era servita per collaudare i rudimentali strumenti di bordo, un ventilatore automatico che avrebbe dovuto raffreddare l'abitacolo quando, nei momenti di esposizione al sole durante le orbite la temperatura fosse salita oltre i 20 gradi.


Albina era stata sparata due volte con razzi, ma recuperata con paracadute dell'ogiva, per collaudare la resistenza al lancio. Ma Laika pescò la paglia corta. Fu scelta per il glorioso evento. E fu lanciata. Senza sapere che per lei non era stato previsto nessun rientro trionfale. Che sarebbe comunque morta girando attorno alla Terra. Il dottor Dimitri Malashenkov, lo specialista che la seguì, ha raccontato ieri a un congresso di medicina spaziale a Houston, le ultime ore di Laika. L'elettrocardiografia seguita via radio segnò un aumento parossistico delle pulsazioni quando i motori s'accesero e il missile cominciò a vibrare sollevandosi dalla piazzola, qualcosa che la cagnetta non aveva mai provato prima. Raggiunta la velocità orbitale, il ventilatore, secondo i leggendari standard del controllo di qualità sovietica, naturalmente non funzionò e la temperatura nella trappola spaziale cominciò a oscillare tra il caldo e il freddo estremi.


Il suo cuore di cane prese a battere irregolarmente, fibrillando quando l'assenza di peso rallentò di colpo le pulsazioni e alla quarta orbita, dopo 5 ore di tormento, il tracciato divenne misericordiosamente piatto. Forse fu la temperatura a ucciderla, o l'umidità che si era accumulata nel suo ansimare dentro quello spazio, o l'anidride carbonica che i filtri nella capsula avrebbero dovuto ripulire, ma che, probabilmente, non funzionarono a dovere. Il dottore non è sicuro.


Ma chiunque conosca un cane e abbia visto gli occhi di Laika mentre la insaccano dentro la sua gabbia, sa di che cosa è morta quella cagnetta, è morta di paura e di solitudine. Di stress, se si preferisce un'espressione più asettica. Sognando i vicoli di Mosca, il branco dei randagi e i gatti che non avrebbe più rincorso, la mano di quegli uomini ai quali si era sicuramente affezionata, senza sapere quello che loro stavano preparando per lei. Il funerale di Laika fu lungo. Andò avanti per 6 mesi e 2.570 orbite, mentre il Cremlino mentiva sulla sopravvivenza di Laika nello spazio indicata in "oltre quattro giorni" e l'America si rodeva nella sua goffa rincorsa con missili che esplodevano dopo il lancio e scimpanzé africani che stava addestrando per inseguire i cani russi.


Fu cremata l'8 aprile del 1958, quando lo Spuntik-2 perse velocità e rientrò nell'atmosfera, consumandosi in un ultimo, piccolo falò delle vanità ideologiche e della crudeltà umana. Tre anni dopo, il 12 aprile del '61, un essere umano dal coraggio ultraterreno, Yuri Gagarin la seguì, sapendo che avrebbe potuto fare la fine della cagnetta che l'aveva preceduto e che era stata sacrificata per lui, da un regime che trattava gli uomini come cani e dunque i cani come gli uomini. Troppo tardi per fare compagnia a Laika e portarla a passeggio tra le stelle.


Note:

http://www.repubblica.it/online/esteri/laika/laika/laika.html

sandy
30-09-05, 04:23 PM
trovato pure questo articolo con altri dettagli

Laika non visse nello spazio la cagnetta morì dopo il lancio
L'animale fu spedito in orbita sullo Sputnik nel '57 i russi dissero che aveva resistito 7 giorni: non era vero
Vittorio Zucconi
Fonte: La repubblica - 29 ottobre 2002
18 aprile 2005
WASHINGTON - Il cane che rincorse le stelle avrebbe di molto preferito continuare a rincorrere gatti e ciclisti per le strade di Mosca, se avesse potuto decidere lei, ma Laika non era un cane qualsiasi. Era un soldato, una bandiera, un latrato di battaglia, un monumento che l'Urss voleva costruire a se stessa con il materiale della Guerra fredda, con i motori, i missili, le ambizioni e, soprattutto, con le bugie della propaganda. Laika, la bastardina arruolata dagli accalappiacani di Kruscev nei vicoli di Mosca per essere la prima creatura vivente spedita in orbita, non morì la morte indolore nello spazio dopo una settimana di orbite, che la propaganda ci aveva raccontato allora, ma una morte orrenda e struggente, inscatolata nel minuscolo Sputnik, poche ore dopo il lancio. Il suo cuore di cane fu schiantato dal panico e dalla solitudine incomprensibile.

Un'altra delle perenni menzogne del potere in Russia, sovietico e non soltanto sovietico, viene a galla dopo 45 anni, dalla confessione di uno degli scienziati di quel programma spaziale che, tra il primo bip dello Sputnik e il viaggio di Gagarin attorno alla Terra, doveva essere la dimostrazione dei trionfi Socialisti sul nemico Capitalista. La prova della profezia di Nikita Kruscev all'Occidente, "in dieci anni vi seppelliremo".


Laika, insieme con Mushka e Albina, due altri cagnetti presi a caso tra i bastardini nelle vie della capitale, era stata scelta per la sua docilità, per la sua resistenza alle prove d'accelerazione nella centrifuga della "Città delle Stelle", la Houston alle porte di Mosca e, dannazione dei piccoli, per le sue dimensioni contenute. Non c'era molto spazio per ospitare un cane dentro lo Sputnik 2 dal peso totale di 108 chili, che i vettori sovietici erano in grado di sparare in orbita in quel novembre del 1957. Ma per piccina e mansueta che fosse, Laika era pur sempre un cane e ci volle tempo per adattarla a quel viaggio.


Con le sue compagne fu messa nel frullatore della centrifuga che le spingeva il cuore fino a tre volte il ritmo normale delle pulsazioni cardiache, nella paura e nella fatica di pompare il sangue nel corpo schiacciato dall'accelerazione gravitazionale. Aveva, dice ora lo scienziato russo, una tendenza a soffrire di panico, perché il cuore impiegava poi il triplo di tempo rispetto alle sue compagne, prima di tornare a velocità normale.


Laika e le sue compagne furono costrette a vivere in gabbiette e contenitori sempre più piccoli e strette da catenelle sempre più strette, per periodi successivi di 3 settimane e a nutrirsi solo di gelatine, la pappa che sarebbe stato messo a bordo, perché lo potessero, poco alla volta, con parsimonia, leccare fino all'esaurimento e dunque alla morte.


Alla fine dell'addestramento, se così possiamo chiamare quella tortura, la vediamo nelle foto d'epoca, che spunta con il muso scuro e gli occhi giustamente preoccupati, da una sorta di tubo di dentrificio nero, l'ogiva nella quale sarebbe stata sparata dalla base di Baikonur, strettamente incatenata, per impedirle di rivoltarsi e di muoversi dentro il tubo.


Mushka, oltre che piccola, era, per sua ulteriore sfortuna, anche la più intelligente. Era servita per collaudare i rudimentali strumenti di bordo, un ventilatore automatico che avrebbe dovuto raffreddare l'abitacolo quando, nei momenti di esposizione al sole durante le orbite la temperatura fosse salita oltre i 20 gradi.


Albina era stata sparata due volte con razzi, ma recuperata con paracadute dell'ogiva, per collaudare la resistenza al lancio. Ma Laika pescò la paglia corta. Fu scelta per il glorioso evento. E fu lanciata. Senza sapere che per lei non era stato previsto nessun rientro trionfale. Che sarebbe comunque morta girando attorno alla Terra. Il dottor Dimitri Malashenkov, lo specialista che la seguì, ha raccontato ieri a un congresso di medicina spaziale a Houston, le ultime ore di Laika. L'elettrocardiografia seguita via radio segnò un aumento parossistico delle pulsazioni quando i motori s'accesero e il missile cominciò a vibrare sollevandosi dalla piazzola, qualcosa che la cagnetta non aveva mai provato prima. Raggiunta la velocità orbitale, il ventilatore, secondo i leggendari standard del controllo di qualità sovietica, naturalmente non funzionò e la temperatura nella trappola spaziale cominciò a oscillare tra il caldo e il freddo estremi.


Il suo cuore di cane prese a battere irregolarmente, fibrillando quando l'assenza di peso rallentò di colpo le pulsazioni e alla quarta orbita, dopo 5 ore di tormento, il tracciato divenne misericordiosamente piatto. Forse fu la temperatura a ucciderla, o l'umidità che si era accumulata nel suo ansimare dentro quello spazio, o l'anidride carbonica che i filtri nella capsula avrebbero dovuto ripulire, ma che, probabilmente, non funzionarono a dovere. Il dottore non è sicuro.


Ma chiunque conosca un cane e abbia visto gli occhi di Laika mentre la insaccano dentro la sua gabbia, sa di che cosa è morta quella cagnetta, è morta di paura e di solitudine. Di stress, se si preferisce un'espressione più asettica. Sognando i vicoli di Mosca, il branco dei randagi e i gatti che non avrebbe più rincorso, la mano di quegli uomini ai quali si era sicuramente affezionata, senza sapere quello che loro stavano preparando per lei. Il funerale di Laika fu lungo. Andò avanti per 6 mesi e 2.570 orbite, mentre il Cremlino mentiva sulla sopravvivenza di Laika nello spazio indicata in "oltre quattro giorni" e l'America si rodeva nella sua goffa rincorsa con missili che esplodevano dopo il lancio e scimpanzé africani che stava addestrando per inseguire i cani russi.


Fu cremata l'8 aprile del 1958, quando lo Spuntik-2 perse velocità e rientrò nell'atmosfera, consumandosi in un ultimo, piccolo falò delle vanità ideologiche e della crudeltà umana. Tre anni dopo, il 12 aprile del '61, un essere umano dal coraggio ultraterreno, Yuri Gagarin la seguì, sapendo che avrebbe potuto fare la fine della cagnetta che l'aveva preceduto e che era stata sacrificata per lui, da un regime che trattava gli uomini come cani e dunque i cani come gli uomini. Troppo tardi per fare compagnia a Laika e portarla a passeggio tra le stelle.


Note:

http://www.repubblica.it/online/esteri/laika/laika/laika.html

sandy
30-09-05, 04:26 PM
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/thumb/c/c9/Laika.jpg/300px-Laika.jpg

eccola!!!

sandy
30-09-05, 04:26 PM
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/thumb/c/c9/Laika.jpg/300px-Laika.jpg

eccola!!!

sandy
30-09-05, 04:43 PM
ben gli sta!

FANTASMA DI LAIKA - In effetti già Yuri Gagarin, il primo uomo a mettere il naso fuori dell'atmosfera, nel 1961, disse agli amici che avrebbe potuto riferire «cose sensazionali» se soltanto i capi gliene avessero permesso. E Vladislav Volkov, morto nel 1971 assieme ad altri due colleghi durante una missione spaziale, raccontò che una volta nel cuore della notte cosmica udì un latrato di cane e poi il

La cagnetta Laika, spedita nel cosmo a bordo dello Sputnik nel 1957 (Corsera)
pianto di un bambino. Fantasticò che ad abbaiare in quel buio vuoto pneumatico fosse Laika, la leggendaria cagnetta lanciata nel 1957 dai sovietici e mai più tornata indietro.
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Scienze_e_Tecnologie/2005/09_Settembre/16/spazio.shtml

sandy
30-09-05, 04:43 PM
ben gli sta!

FANTASMA DI LAIKA - In effetti già Yuri Gagarin, il primo uomo a mettere il naso fuori dell'atmosfera, nel 1961, disse agli amici che avrebbe potuto riferire «cose sensazionali» se soltanto i capi gliene avessero permesso. E Vladislav Volkov, morto nel 1971 assieme ad altri due colleghi durante una missione spaziale, raccontò che una volta nel cuore della notte cosmica udì un latrato di cane e poi il

La cagnetta Laika, spedita nel cosmo a bordo dello Sputnik nel 1957 (Corsera)
pianto di un bambino. Fantasticò che ad abbaiare in quel buio vuoto pneumatico fosse Laika, la leggendaria cagnetta lanciata nel 1957 dai sovietici e mai più tornata indietro.
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Scienze_e_Tecnologie/2005/09_Settembre/16/spazio.shtml

KYCE
30-09-05, 05:33 PM
bnn ho parole...nn avevo la pèiù pallida idea che fosse morta!!!

KYCE
30-09-05, 05:33 PM
bnn ho parole...nn avevo la pèiù pallida idea che fosse morta!!!

lupetta
30-09-05, 11:23 PM
:(:(:(

lupetta
30-09-05, 11:23 PM
:(:(:(

sandy
01-11-07, 11:30 AM
Laika 50 anni dopo:
un giallo nel cosmo
di Nino Gorio

Il 3 novembre 1957 l'Urss lanciò in orbita la famosa cagnetta, destinata a passare alla storia come "primo essere vivente nello spazio". Ma almeno altri sette cani l'avevano preceduta, sia pure solo con lanci sub-orbitali. E recenti rivelazioni dicono che forse l'animale, quando uscì dall'atmosfera, era già morto. Ecco la storia vera (o probabile) di un esperimento crudele che suscitò proteste ma segnò la storia del ‘900, inaugurando la fase più intensa della gara spaziale fra Mosca e Washington.


È passata alla storia col nome di Laika: era una cagnetta meticcia, pelo pezzato, età circa tre anni, che il 3 novembre 1957 fu lanciata dal poligono sovietico di Baikonur (ora in Kazakistan). Laika era a bordo della capsula spaziale Sputnik 2, che compì 2.570 orbite intorno alla Terra e bruciò poi al rientro nell'atmosfera, mesi dopo. "Il primo essere vivente è nello spazio" annunciò la Pravda. Tutti i giornali del mondo seguirono a ruota, senza rendersi conto che mentre andavano in edicola l'"essere vivente" era probabilmente già morto.
Accadde esattamente 50 anni fa. Fu un esperimento crudele, ma forse inevitabile, che segnò la storia del ‘900, scrivendo un capitolo della guerra fredda e gettando le basi dell'avventura umana nel cosmo. Fu Laika a inaugurare, o almeno ad accelerare, la corsa spaziale, che nel 1961 portò in orbita Jurij Gagarin, primo cosmonauta della storia. E fu per rincorrere Gagarin, simbolo del vantaggio tecnologico dell'Urss, che l'America reagì col programma Apollo, facendo sbarcare il primo uomo sulla Luna, Neil Armstrong, nel 1969.
Così Laika è diventata un mito: a lei sono stati dedicati francobolli, monumenti, anche sigarette e cioccolatini. Ma come tutti i miti ha poco di vero. A partire dal nome: infatti l'accalappiacani che raccolse la cagnetta per le vie di Mosca la chiamò Kudrjavka ("Ricciolina"). Il nomignolo Laika ("Colei che abbaia"), più simpatico e più pronunciabile per i non-russi, fu inventato a posteriori per motivi di marketing: motivi speculari a quelli che portarono poi gli americani a chiamare spregiativamente la cagnetta Muttnik ("Bastarda dello Sputnik").
Ma di falso, nella storia di Laika, c'è ben più che il nome: anche il titolo di "primo essere vivente nello spazio" è una pura convenzione, che non corrisponde a verità. Infatti negli Anni '50 e '60 l'Urss preparò per gli esperimenti spaziali una vasta "équipe" di animali, arrivando a lanciare da Baikonur una cinquantina di roditori e quasi 60 cani. Di questi ultimi, almeno sette finirono nello spazio diversi anni prima di Laika (vedi box): l'unica differenza è che i precursori di "Ricciolina" si limitarono a voli sub-orbitali, poco spettacolari.
Dunque, al di là del mito, Laika non fu affatto il primo cane a conoscere l'assenza di gravità: al massimo fu il primo a orbitare intorno alla Terra. Ma oggi anche questo primato vacilla, perché recenti rivelazioni hanno incrinato la ricostruzione tradizionale della storia dello Sputnik 2. In dubbio non è di certo il fatto che il lancio sia avvenuto, ma la durata della sopravvivenza di Laika: infatti la cagnetta potrebbe essere deceduta nella fase di lancio; dunque nello spazio potrebbe essere giunto non un essere vivente, ma un cane già morto.
Per capire i termini del problema occorre fare un passo indietro. Che Laika fosse condannata, era certo già prima della partenza, perché lo Sputnik 2, privo di scudo termico, non poteva rientrare nell'atmosfera senza bruciare. Inoltre le batterie di bordo, che permettevano la vita dell'animale, erano programmate per durare soltanto sei giorni. Perciò, per evitare alla cagnetta un'atroce agonia, era prevista la somministrazione, entro una settimana, di una pasta avvelenata, che in teoria avrebbe soppresso l'ex-Ricciolina "senza farla soffrire".
È naturale chiedersi perché Mosca lanciò Laika in queste condizioni, visto che la morte della cagnetta avrebbe attutito l'effetto propagandistico dell'operazione. L'Urss aveva in cantiere due satelliti più sofisticati dello Sputnik 2: bastava aspettare. Ma era alle porte il quarantesimo anniversario della rivoluzione di ottobre e, in clima di guerra fredda, il Cremlino volle celebrarlo dimostrando al mondo la superiorità sull'America in campo spaziale: a costo di lanciare un satellite approssimativo, privo di scudo termico e dotato di veleno.
Comunque quella pasta mortale non servì: il Cremlino ammise subito che Laika era sopravvissuta nello spazio "solo quattro giorni". La morte fu attribuita alle escursioni termiche troppo forti; ma la tesi non convinceva, perché l'interno dello Sputnik 2 doveva avere una temperatura costante (16 gradi), regolata da un termostato. Tuttavia questa ricostruzione non trovò contraddittori seri fino al 2002, quando durante un convegno a Huston uno studioso russo diede una nuova versione: Laika sarebbe sopravvissuta solo 5-7 ore.
La fonte era più che autorevole: si trattava di Dimitri Malashenkov, dell'Istituto per i problemi biologici di Mosca, un prestigioso ente di cui un tempo era direttore Oleg Gazenko, già responsabile del "piano animali spaziali" dell'Urss (ved box). Secondo Malashenokov le cause della morte di Laika furono due: ci fu davvero un difetto del termostato, che determinò il surriscaldamento dell'abitacolo; ma la causa principale del decesso fu lo stress. In altre parole: Laika, sola e chiusa in una celletta, sarebbe morta di umanissima paura.
Ma forse non andò neppure così: infatti pochi mesi fa da Mosca è trapelata una terza versione (ufficiosa) che accorcia ulteriormente la vita di Laika. Secondo questa tesi, la cagnetta sarebbe deceduta subito dopo il lancio per un guasto all'impianto di ossigenazione. Se la verità fosse questa, la storia dell'esplorazione spaziale andrebbe completamente riscritta: come si diceva, infatti, l'ex-Ricciolina sarebbe morta prima di entrare in orbita. E quindi il primato tradizionalmente attribuito alla cagnetta andrebbe girato ad altri animali.
Ma girato a chi? A un'Arca di Noè. Esclusa Laika, infatti, i primi animali lanciati intorno alla Terra furono 44, tutti in contemporanea: due cagnette. due topi e 40 ratti. L'eterogeneo equipaggio era a bordo dello Sputnik 5, partito da Baikonur il 19 agosto 1960 e rientrato a terra dopo un giorno con tutti i suoi animali sani e salvi. Le due cagnette si chiamavano Belka ("Scoiattolo") e Strelka ("Freccetta"). La seconda somigliava in modo impressionante a Laika, vittima innocente di una guerra fredda combattuta anche a suon di azzardi spaziali
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Tempo%20libero%20e%20Cultura/2007/10/laika-anniversario.shtml?uuid=1fae154c-85f4-11dc-87eb-00000e251029&DocRulesView=Libero


Gli altri cani spaziali: eroi, caduti e "disertori"

Li ricordano pochi, ma prima di Laika da Baikponur erano già stati lanciati altri sette cani. I primi erano stati Dezik e Tsygan ("Zingara"), nel lontano luglio 1951. Nei tre anni seguenti li avevano imitati due Lisa ("Volpe"), un Ryzhic ("Zenzero"), una Malyshka ("Piccolina") e uno Zib. Tutti questi cani-pionieri si erano però limitati a voli sub-orbitali: le loro capsule erano salite alla cosiddetta mesopausa (il confine convenzionale fra Terra e spazio, a oltre 100 km di altezza) e dopo una lunga parabola erano tornate senza entrare in orbita.
Già in questa prima fase il programma spaziale dell'Urss aveva avuto i suoi eroi, i suoi caduti e persino un paio di "disertori", tutti protagonisti di storie poco note in Occidente, ma conosciutissime in Russia. I caduti erano stati Dezik e la prima delle due Lisa, morti insieme nel settembre 1951 per un lancio fallito. Lisa era al suo battesimo del cosmo; invece Dezik, come si diceva, un paio di mesi prima aveva partecipato con Tsygan alla prima avventura di un animale nello spazio: un'esperienza finita bene, a differenza della seconda.
Proprio Tsygan, che dopo aver conquistato il primato non tentò mai il bis, divenne – più e ben prima di Laika - un'eroina negli ambienti scientifici comunisti: una volta rientrata sulla Terra, visse il resto dei suoi anni facendo il cane da compagnia in una dacia del Kazakistan, adottata da un fisico russo, Anatoli Blagonrarov, noto in Occidente per essere stato a lungo il rappresentante dell'Urss nel Copuos, il comitato delle Nazioni Unite che ai tempi della guerra fredda tentava di indirizzare l'esplorazione del cosmo verso scopi pacifici.
Assai meno eroi, ma certamente più scafati dei loro compagni, furono altri due cani della squadra: Smalaya ("Coraggiosa") e Bolik ("Poco Più"), che dopo aver seguito l'addestramento, forse intuendo che si stava preparando qualcosa di strano, se la svignarono poche ore prima del lancio, rispettivamente nel 1954 e nel 1951. "Devono averla mangiata i lupi" si giustificarono i guardiani di Smalaya. Ma la "Coraggiosa" riapparve poco dopo la partenza del razzo, dove era stata sostituita in extremis dalla "compagna di scuola" Malyshka.
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Tempo%20libero%20e%20Cultura/2007/10/altri-cani-spaziali.shtml?uuid=351158c4-86f6-11dc-9f3e-00000e251029

Lo scienziato che la lanciò oggi è diventato animalista
Il "caso Laika" non rappresentò una svolta solo per le scienze spaziali, ma anche per quella che oggi chiameremmo cultura animalista. Per la prima volta, infatti, ampi settori dell'opinione pubblica mondiale si chiesero se è giusto infliggere a un animale sofferenze o morte certa senza una reale e urgente necessità, solo per raggiungere obiettivi scientifici, spesso più presunti che reali. Nel 1957 varie manifestazioni di protesta per la morte della cagnetta-cosmonauta furono organizzate davanti alle ambasciate sovietiche.
La "bestia nera" degli animalisti era soprattutto Oleg Gazenko, lo scienziato che coordinava l'addestramento dei cani destinati agli Sputnik. Il "metodo Gazenko", che precedeva la partenza, era un'autentica tortura: per abituare gli animali agli angusti abitacoli dei satelliti, un mese prima del lancio li si chiudeva in gabbie strettissime, imbottite alla meno peggio, che di fatto impedivano ogni movimento; e per allenarli al rumore e all'accelerazione dei razzi vettori li si sottoponeva a trattamenti in centrifughe simili a quelle di una lavatrice.
Gazenko vive ancora: oggi ha 90 anni. Nel 1998, dopo il crollo dell'Urss, fu insignito del Premio Demidov, un riconoscimento che fin dall'epoca zarista decora i più importanti scienziati russi. Ma nel frattempo ha fatto autocritica: "Gli esperimenti su animali – ha dichiarato recentemente – è fonte di dolore per tutti noi. Noi trattiamo loro come bambini che non possono parlare. Più passa il tempo e più questo mi dispiace: non lo farei più". E su Laika: "Dalla missione non ricavammo abbastanza per giustificare la morte di quel cane".
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Tempo%20libero%20e%20Cultura/2007/10/scienziato-animalista.shtml?uuid=452ecc2c-86f7-11dc-9f3e-00000e251029

E sui razzi americani fu strage di scimmie
L'Unione Sovietica non è stata a sola a usare animali per esperimenti spaziali. Anzi, a cominciare furono gli Stati Uniti, addirittura negli Anni '40, ma collezionarono una serie di insuccessi. A quell'epoca l'America non aveva ancora elaborato una vera tecnologia spaziale propria: i razzi che venivano lanciati erano semplici derivati delle V2 tedesche, che compivano parabole sub-orbitali a un'altezza variante fra i 30 e i 100 km, quindi (nell'ipotesi massima) ai limiti superiori della stratosfera, ma non nel cosmo strettamente inteso.
La differenza principale tra Urss e Usa è che nel primo caso si "privilegiarono" i cani, nell'altro le scimmie e in particolare i macachi. Il primo dei 32 primati coinvolti nell'operazione, battezzato Albert, fu lanciato nel 1948: raggiunse i 63 km di altezza e morì per soffocamento. Nei tre anni successivi seguirono altre cinque scimmie, tutte chiamate come la prima con l'aggiunta di un numero. Nessuna ebbe sorte felice: una (Albert 3) morì per lo scoppio del razzo in partenza, altre tre (Albert 2, 4 e 5) si schiantarono al suolo al rientro.
Il primo macaco americano che tornò vivo a terra fu Albert 6, nel 1951. Ma l'entusiasmo degli scienziati fu di breve durata, perché la scimmietta morì due ore dopo, probabilmente per lo stress. Miglior sorte ebbe una coppia di primati di un'altra specie: Patricia e Mike, due scimmie filippine lanciate nel 1952 e tornate salve alla base. Ma in quel caso l'"impresa" era stata un gioco facile: il razzo era salito solo a 26 km, cioè a una quota poi toccata anche da certi aerei, vedi il Lockeed SR-71, alias Blackbird. Il cosmo era molto più in alto.
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Tempo%20libero%20e%20Cultura/2007/10/americani-stage-scimmie.shtml?uuid=e7dffe3c-86f7-11dc-9f3e-00000e251029




[:19]

LuckyForever
01-11-07, 09:06 PM
Pubblicato il 03-11-2005
Almanacco: "Oggi accadde". 1957. La cagnetta Laika è lanciata nello spazio. Dino Buzzati scrive...

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Ci affidiamo a questo articolo, d'annata, di Dino Buzzati. Qui, lo scrittore risponde a un letterato che immaginava una Laika tutta contenta di.. "fare la pipì su una stella".


Illustre signor De Madariaga,
abbiamo letto, col piacere che può dare l'ingegnoso ed elegante scherzo di un gran signore della cultura europea qual è lei, l'elzeviro pubblicato martedì scorso dal 'Corriere della Sera', nel quale s'immagina un dialogo fra la cagnetta Laika chiusa nel satellite in volo e un'oscura cagnetta britannica… Laika non trova crudele che gli uomini l'abbiano scaraventata in cielo con lo sputnik, anzi se ne compiace altamente e si sente presa nella parte di pioniere…

Ebbene, illustre De Madariaga, con tutta la considerazione che lei merita, ho il sospetto che lei stavolta si sia lasciato un po' prendere la mano dalla letteratura…
Immaginare, come fa lei, che il tremendo compito assegnatole inorgoglisse ed esaltasse Laika, è sinonimo di assurdo.

Laika felice di esplorare gli spazi per prima? Laika ebbra di velocità? Laika soddisfatta di "non fare nessuno sforzo per respirare"? Laika compiaciuta del perfetto battito cardiaco?..
Ma nessuno venne, nessuna mano le accarezzò le gola, i suoi lamenti non furono percepiti dai perfetti apparecchi degli osservatori sovietici. Dio solamente li udì, povera bestiola. Altro che cupidigia della scienza!

Del resto… le è sfuggita, proprio alla chiusura dell'articolo, una svista sintomatica. Niente di grave, intendiamoci. Un infortunio zoologico di minuscola rilevanza.

Là dove la "sua" Laika dice: "Pensa, una cane che per anni si è contentato di alzare la zampa posteriore contro un lampione a gas ora può far lo stesso contro una vera stella!"

L'immagine è brillante e patetica… Ma purtroppo è sbagliata. Mai, in vita sua, la cagnetta Laika alzò una zampa contro lampioni, muri o prati. Occorre forse aggiungere il perché?

Dino Buzzati, "Corriere dell'Informazione", 16-17 novembre 1957

http://www.lifegate.it/ambiente/articolo.php?id_articolo=2065

smearycoffee
01-11-07, 11:28 PM
qualcuno ha per caso visto voyager la settimana scorsa??
parlavano proprio degli astronauti russi spediti in missione e mai più tornati, nessuno sapeva di loro e ovviamente il governo russo non "doveva" dire nulla..

beh due signori di torino hanno captato le loro voci nello spazio grazie a delle radio che avevano..

..e tra tanti di questi messaggi, si è anche sentito l'abbaiare di laika..forse l'ultimo dicevano...che tristezza!!

zialory
01-11-07, 11:29 PM
non ho parole...[V]

sandy
02-11-07, 09:38 AM
Citazione:
..e tra tanti di questi messaggi, si è anche sentito l'abbaiare di laika..forse l'ultimo dicevano...che tristezza!!


non ha senso...[:19][:150] non sappiamo lasciarli in pace mai!!!!

Ginevrina
02-11-07, 09:58 AM
Mi viene da piangere....il dolore degli animali è una cosa che mi non riesco a tollerare

Livia
02-11-07, 10:30 AM
io lo lessi su argos, prima di addormentarmi...bruttissimo non riuscivo a dormire!!

PinKgirL
02-11-07, 01:01 PM
Non mi dispiace per gli astronauti umani perchè da "bravi" umani si son venduti per soldi e gloria..
Ma a lei , povera cagnetta, dei soldi non le interessava nulla.. e tantomeno della gloria.. però sicuramente si sarebbe venduta per 2 coccole e una cuccia calda.. quel poco che le è stato negato..[V]

sandy
05-11-07, 12:59 PM
ieri ho visto un documentario che riportava immagini della prima scimmia mandata in orbita.....inutili i commenti!!! [:150]

smearycoffee
07-11-07, 07:44 PM
Citazione:Messaggio inserito da PinKgirL

Non mi dispiace per gli astronauti umani perchè da "bravi" umani si son venduti per soldi e gloria..



beh per la gloria direi proprio di no, visto che nessuno sapeva nè del loro lancio nè della loro morte!

SeaWolf74
18-04-10, 04:30 PM
Nella trasmissione Ulisse su Raitre puntata su cani è gatti ho scoperto la storia di Laika, riassumendo in breve, cane mandato in orbita dai Russi su un satellite, per un esperimento scientifico, con il piccolo particolare che per il satellite non era stato previsto il viaggio di ritorno.
Un ulteriore segno che quando diamo certi appellativi come "sei umano" piuttosto che "sei un animale" probabilmente li usiamo al contrario.
Dopo anni di silenzio la persona che monitorava da terra le condizioni fisologiche del cane a bordo, in preda al senso di colpa per un esperimento che da un punto di vista etico mai si sarebbe dovuto svolgere, ha chiarito che il cane morì dopo poche ore dal decollo per un attacco di panico a seguito del trambusto generato dai motori del satellite a cui seguì anche un'avaria del sistema che doveva assicurarne la respirazione.
Il corpicino esanime di Laika vagò nello spazio per circa sei mesi prima che il satellite esplodesse a contatto con l'atmosfera.
Metto una foto di Laika, in quanto mi pare che attualmente manchi sul topic, per far vedere anche le anguste condizioni in cui avrebbe dovuto vivere, per giorni, questa dolce e sfortunata cagnetta.
Ovviamente erano uno spazio angusto ma anche condizioni anguste, sbalzi notevoli di pressione, di temperatura etc., rumori assordanti. Condizioni di cui non si conoscevano gli impatti su un essere vivente.
Tanto per riflettere sul concetto di bestia.....

Immagine:
https://www.inseparabile.it/public/forum/SeaWolf74/201041816259_laika.jpg
110,14*KB

Solitude
18-04-10, 05:58 PM
Anch'io penso spesso al destino di questa povera bestia. Ma che cosa ci si poteva aspettare da un regime che per oltre 70 anni ha calpestato con la massima disinvoltura i più elementari diritti umani?

salvadorjump
18-04-10, 05:58 PM
Spero solo che tutti i responsabili paghino e soffrano tanto TANTO TANTO!
Questo auguro a chi fa del male agli animali!
Dolore estremo!!!
La prima volta che mi raccontarono di Laika..non riuscii a dormire per giorni.

salvadorjump
18-04-10, 06:02 PM
Pensate che incubo....mamma,mi prende un'angoscia pazzesca solo al pensiero.
Piccolini (tutti..non solo Laika) da soli.. al freddo gelido,al caldo estremo... disperati!
Come han potuto permettere una cosa simile..mio dio che schifo!

gregoria
18-04-10, 07:58 PM
:(:(:(:(:(:(:(:(:(:(

zararott
19-04-10, 01:48 PM
si anche io l'ho visto[}:)] povera piccola[V] ma dico come fanno fare ha pensare che una cagnolina riesce ad arrivare sullo spazio? il suo cuoricino non c'e l'ha fatta e ne ha pagate le conseguenze per colpa di quei cretini che l'hanno usata come "cavia".
addio piccola Laika[V][:X]

June Parrot
19-04-10, 03:39 PM
Anche a me ha riempito di angoscia e rabbia il racconto della vicenda di Laika...:(
Ed anche il modo atroce in cui è morta...5 ore dopo il decollo,ed il solo immaginare il suo corpicino che ha continuato a vagare per oltre 6 mesi nello spazio è veramente straziante![V][V]

rosanna grimaldi
19-04-10, 04:09 PM
<div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">lyy ha scritto:

non ho parole, veramento scopro solo ora che la cagnetta perse la vita, si sa in giro che laika fu la prima ad essere mandata in orbita ma non si sa della sua morte[V]
</span></td></tr></table></div align="center" id="quote2">
Scusate, ma avete fatto la scoperta dell'acqua calda? Ma non l'avete studiato a scuola?Io me lo ricordo ancora, facevo la 4 elementare, ricordo che ci fecero studiare i pianeti e in quell'occasione c'era una lettura della cagnetta Laika. Piansi come un vitello!

rosanna grimaldi
19-04-10, 04:17 PM
Per la cronaca, comunque mi sembra ricordare che intorno agli anni 40 gli americani mandarono le scimmie e gli scimpanzè, non ricordo se dopo quanti giri d'orbita ritornarono i vari Albert