I cinesi dettano legge... hai ragione Jimbo ma fino ad un certo punto, a mio giudizio. La Cina è un cantiere, il cantiere del mondo: lì si fanno le cose ma non si inventano. Le multinazionali sono in Giappone, in America e in Europa, non sono in Cina. In Cina producono. Quindi la Cina è attualmente uno strumento, manodopera a basso costo. E' davvero la Cina che detta legge?? O magari il sistema cinese fa comodo così com'è a chi lo mantiene in piedi continuando ad aprire mega fabbriche lì? Da dove nasce questa megapotenza economica mondiale? Da una economia interna o da quando il regime ha deciso di aprire agli investimenti esteri (e quindi di *occidentalizzarsi*)?
L'economia cinese è in crescita veriginosa, ma la sua crescita è esponenziale alla crescita economica mondiale. Perchè a produrre in Cina sono il 90% delle multinazionali del mondo, che poi vendono e tengono in piedi i nostri mercati e le nostre borse.. ed i nostri risparmi. Non solo: tutta questa importazione dell'economia in Cina ha creato e sta creando anche un nuovo immenso mercato.
Un embargo economico sarebbe la soluzione.. interrompere le relazioni commerciali... ma certo! Il piccolo dettaglio è che alla froniera poi resta bloccato il 90% della produzione mondiale! Quindi non accadrà. MAI.
Gli economisti si proccupano.. E FANNO BENE! Perchè in pochi anni, la Cina che faceva le cose per terzi a costo ZERO sta cominciando anche a fare le cose da sola! E quindi che si fa? Si blocca alla frontiera?? Chi glielo racconta ad un Benetton qualsiasi?
Attualmente in Cina vige un clima quasi ridicolo. Ufficialmente è l'ultima potenza comunista (speriamo davvero ultima) del mondo, ma di fatto ruota intorno al capitalismo privato. E sempre di più il capitalismo influenza la politica ed il costume. Un clima simile, a pensarci bene, a quello dell'ex URSS prima della caduta del muro.. decapitalizzazioni statali al favore del privato, un prodotto intreno lordo sblianciato.. E 5 nuovi grattacieli a settimana a Beijing (mentre Shangai ne ha fin troppi.. ed ad Hong Kong ormai costruiscono sull'acqua).
<div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">Per esempio, non vedo come potrebbero i cinesi occidentalizzarsi, importando le nostre leggi previdenziali ed assistenziali, nonchè quelle sulla tutela dei lavoratori sui posti di lavoro; leggi per noi perfino insufficienti, che ci collocano comunque in una società tutto sommato civile, ma che inevitabilmente producono un costo del lavoro troppo elevato.</span></td></tr></table></div align="center" id="quote2">
Accadrà. Accadrà per via della inevitabile globalizzazione che si accompagna alla crescita economica del paese. E sarà un disastro per l'economia mondiale. Per questo nessuno lo vuole. Ma accadrà. Accadrà quando la Cina divverà autosufficiente, non più dipendente dalle multinazionali straniere.. e ci sta arrivando VELOCEMENTE. Nelle grandi metropoli ci è già arrivata. Perchè vuole *imparare a fare da sola* non solo *a fare per altri*.. E la testimonianza di Song è importante. La Cina fa comodo e fa paura proprio per questo motivo.
Il presente dell'economia mondiale è in Cina, anche se pochi se ne sono resi conto... quasi tutti i nostri soldi sono lì!! E il futuro?? Il futuro è sempre lì! Perchè, da officina, la Cina (e tutta l'Asia) diverrà mercato.
La Cina resterà in piedi, mutata e democratizzata ma in piedi, l'economia mondiale anche... il Tibet NO! Finchè ci sarà gente che si permette di sfottere l'intelligenza di chiunque parlando di non presenziare le Olimpiadi come massimo segno di protesta, il Tibet è destinato ad essere cancellato nei prossimi anni.
<div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">La mia speranza risiede nel fatto che l'allevamento dello zangao (a proposito, il termine mastino tibetano che fine ha fatto?) non interessa, nonostante tutto il business che si sta creando intorno ad esso, le grandi potenze industriali, sia occidentali, sia orientali. Guai se lo diventasse!
Inoltre, il genere umano non credo sia tutto malvagio, cinesi compresi. Da ultimo, la circostanza che i già ricchi allevatori conosciuti da Phodo possano avvertire la responsabilità di essere, probabilmente, depositari di un patrimonio genetico raro ed in via di estinzione, potrebbe farli operare nell'interesse esclusivo della razza, piuttosto che a soli fini di lucro</span></td></tr></table></div align="center" id="quote2">
Sì.. più o meno ritengo sia così. E comunque penso che vada anche sfatata questa leggenda del *grande business dello Zangao*.
L'esposizione rappresentava la quasi totalità dell'allevamento cinese, per un totale di circa un centinaio massimo allevatori ammessi (in un paese da un miliardo e mezzo di persone). Tra gli allevatori conosciuti, si andava da chi aveva un grande industria framaceutica, a chi un impresa di import-export internazionale.. ed anche a chi, dopo essere diventato miliardario, aveva deciso di investire in una *passione*, magari in età pensionabile.
I prezzi degli Zangao ritentuti PURI sono altissimi, ma non se ne vendono poi così tanti e, da quello che ho percepito, non ci si *arricchisce* sul serio nessuno... hanno tutti già una grande ricchezza alle spalle. Naturale che anche solo con 4 cani l'anno dai 10 mila al mezzo milione di euro l'uno, hai fatto EGREGIAMENTE quadrare il bilancio di una piccola *industria*. Eppure ho notato che l'attaccamento al denaro non è poi così forte.. non tra i grandi ricchi di Cina. Il denaro è spesso più un principio che un valore.
Aggiungo che in Cina esistono libri e riviste dedicate solo allo Zangao, dove si parla del Molosso del Tibet come deve essere, non come un simbolo, come una macchina per fare soldi. Ribadisco che la purezza è centrale in Cina, se manca quella non c'è mercato: un cane puro dell'altopiano puo costare anche 400 mila euro, un cane magari pure più bello ma di incerte origini te lo puoi portare via, fuori dalla mostra, da chi non è stato ammesso, da chi non ha passato il *test*, anche a 500 euro... ma vale quello che costa, evidentemente.