American bulldog o Bulldog americano: Foto, caratteristiche e prezzo della Razza.

American bulldog

La storia dell’American bulldog

Tracciare la storia di una razza con radici antiche non è impresa facile. Nella sua evoluzione, perché di questo si tratta, ci troviamo di fronte a vuoti storici a volte incolmabili. Come per tutte le razze da utilità (anche se parlare di razze fino alla fine dell’800 è improprio) quando il loro utilizzo pratico viene meno o comunque si riduce drasticamente, il rischio che si estingua è molto alto, tanto più per un cane, l’Old English Bulldog dal quale l’American Bulldog discende che gli inglesi colonizzatori dell’America settentrionale portano con loro.

In una terra selvaggia, incrocio di molteplici popoli e culture, è inevitabile che anche cani di razze diverse vengano incrociati tra loro alla ricerca dell’esemplare più consono all’utilizzo che il territorio e le esigenze del momento richiedono. Non serve più un cane specializzato nel combattimento con i tori, anche se questo non era l’unico impiego del bulldog in Inghilterra, ma piuttosto un cane polivalente, valido aiuto per i colonizzatori.

Il bagaglio genetico

Certamente il bagaglio genetico accumulato nei secoli precedenti sarà tornato utile come base selettiva; tempra, temperamento, salute sono rimasti una caratteristica della razza, assumendo però livelli differenti a seconda delle zone, ora stati, dove l’American Bulldog veniva allevato.

Trovandosi come base un cane polivalente, certamente saranno stati selezionati cani differenti in tempra e temperamento a seconda che servisse un cane da caccia al grosso selvatico oppure un cane polivalente da fattoria, “specializzando” così diverse linee di sangue ad impieghi differenti. Ancora oggi esistono linee di sangue diverse con caratteristiche caratteriali diverse, ma che rispondono sempre ad una gestibilità alta, anche da parte di chi possiede una scarsa cultura cinofila.

Cani nevrili..

Ci troveremo quindi di fronte a cani più nevrili, altri più diffidenti, altri ancora più socievoli, ma comunque mai aggressivi se non in presenza di un pericolo reale. Lo stesso discorso vale anche per le caratteristiche morfologiche, alcune comuni a tutte le linee di sangue, altre abbastanza discordanti.

Ecco perché nello stesso standard rientrano cani con differenze di altezza al garrese di 12 centimetri (da 56 a 68 centimetri) e canne nasali di 15 punti percentuali (dal minimo per un tipo johnson del 25% della lunghezza totale della testa ad un massimo del 40% per il tipo standard).

Malgrado ciò tutti gli A.B. mantengono caratteristiche comuni che non permettono di confonderli con cani di altre razze (vedi dogo argentino e boxer per citare le più comuni). Le più evidenti sono il rapporto circonferenza cranica/altezza al garrese (almeno 1:1) e la larghezza del petto, seconda a nessun’altra razza a parte l’English Bulldog. Quanto detto in precedenza è anche il motivo, od uno dei motivi, che impediscono il riconoscimento ufficiale della razza.

Nell’era moderna… L’american Bulldog

Nell’era moderna, dopo la seconda guerra mondiale, alcuni allevatori iniziarono il recupero della razza che, a causa degli eventi bellici, aveva subito una drastica riduzione nel numero e qualità dei soggetti. I più conosciuti in Italia sono senza dubbio Johnson e Scott, con filosofie però diverse tra loro, quasi a ribadire quanto detto per i secoli precedenti.

L’allevamento in Italia presenta alcuni problemi particolari, che si sommano a quelli generali comuni un po’ a tutte le razze; uno di questi è senz’altro la reperibilità di buoni riproduttori, malgrado la qualità media dei soggetti presenti sul territorio non sia poi così scarsa. Purtroppo buon cane non è sempre sinonimo di buon riproduttore. La logica vorrebbe che almeno all’inizio della selezione si attinga da fonti il più possibile attendibili, ma i costi e le distanze spingono a volte verso bacini meno onerosi anche se di dubbia qualità.

BULLDOG AMERICANO o American bulldog gazzuolo

Buoni Allevatori anche in Italia

Questo non vuol dire assolutamente che in Europa non siano presenti buoni allevatori, come non è assolutamente realistico che tutti gli allevatori americani producano soggetti di alta qualità, ma è il rendimento in riproduzione che può destare perplessità legittime. Il più delle volte non è possibile risalire ai progenitori, atre, molto frequenti, sono presenti nei pedigree cani con nomi analoghi a quelli americani più famosi, ma che nulla hanno a che vedere con questi ultimi.

Se per un privato ciò può non rappresentare un grosso problema, dovendo valutare solo la qualità del soggetto acquistato, per un allevatore può risultare molto facile cadere nell’inganno, anche in buona fede, ritrovandosi con riproduttori di scarsa affidabilità. Non resta perciò che basarsi sulle caratteristiche morfologiche e caratteriale dei genitori e constatare obbiettivamente le loro qualità in riproduzione, con ovvio impiego di tempo.

Da tutto ciò si potrebbe dedurre che la situazione nel nostro paese sia disastrosa, ma per fortuna non è così. Grazie ad alcuni allevatori seri non tutto è perduto, anche se la situazione resta difficile.

Un po’ di collaborazione

Un po’ più di collaborazione non guasterebbe, anche se capisco che chi ha compiuto sforzi notevoli per raggiungere risultati apprezzabili possa esserne geloso e per collaborazione intendo di tutti, anche privati amanti della razza. Ritengo sia indispensabile discutere fondamentalmente su come deve essere l’American Bulldog perché, anche se ciò può sembrare banale, non mi sembra che le idee siano molto chiare. Troppe volte si confonde l’A.B. con l’Old English Bulldog, di cui è diretto discendente, ma ormai estinto.

E’ mia ferma convinzione che essendo l’A.B. una razza americana, solo gli americani possano tracciarne le linee fondamentali della selezione. Malgrado ciò, essendo i vari standard molto ampi, resta un certo spazio, ma che deve comunque essere solo un’interpretazione e non una variazione di uno standard americano.

Anche la divisione in due sottotipi, operata tra l’atro solo dall’A.B.A negli Stati Uniti, potrebbe creare alcuni problemi, come la loro l’ipertipicizzazione, con il conseguente incremento delle differenze tra gli stessi.

Credo che ciò sia da evitare assolutamente, anzi, come già accaduto in madre patria, i migliori risultati si possono ottenere incrociando i due sottotipi, perché come si evidenzia dai pedigree, tutti gli allevatori del tipo standard utilizzano prima o poi cani johnson ed egli stesso ha linee di sangue molto vicine al tipo standard.

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News – American Bulldog

L’ American Bulldog è, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, una razza antichissima di cui si trovano tracce già nel medioevo. A quell’epoca i Bulldog in Inghilterra come altri molossoidi nel resto d’Europa, erano utilizzati da macellai e bovari come prezioso aiuto nel loro lavoro. Erano cani di taglia medio-grande, del peso di circa un centinaio di libre (45 Kg) , molto forti perché dovevano occuparsi di bestiame di grossa mole.

Nel 1204 in Inghilterra si iniziò ad organizzare i primi combattimenti tra tori e cani (bullbaiting) perché si riteneva che la carne del toro che aveva combattuto con i cani fosse più tenera.

Una sorta di sport…

Questo divenne ben presto una sorta di sport al quale assistevano un gran numero di persone che potevano anche scommettere sull’esito finale. Da quel momento l’ allevamento del Bulldog si indirizzò verso la selezione di cani che fossero grandi combattenti ed il più possibile insofferenti al dolore.

Ai nostri occhi tutto ciò può sembrare crudele, ma bisogna considerare il fatto che a quei tempi il cane era mantenuto solo se utile e che anche la vita umana non aveva un gran valore, la medicina non poteva fare molto per l’uomo, figuriamoci per un cane!

A quelli che uscivano malconci dai combattimenti o si ammalavano non restavano che due alternative: guarire o morire. In questo modo brutale si selezionò un cane con una salute di ferro, estrema sopportazione del dolore ed enorme coraggio. Ma la vera svolta ci fu nella prima parte del 1700, quando i coloni inglesi occuparono quella che oggi è la Georgia in America.

Doti fisiche

Le doti fisiche e caratteriali dei Bulldogs che portarono con loro si rivelarono di grande utilità nel piegare un territorio così ostile.Le fattorie erano molto distanti tra loro ed i pericoli infiniti.

Oltre a fare la guardia alla fattoria, difenderla dagli indiani e dagli animali selvatici, il Bulldog aiutava i coloni nel radunare il bestiame quando qualche capo riusciva a scappare ed allo stesso tempo proteggeva il padrone nell’addentrarsi in territori sconosciuti e pericolosi.

Nel frattempo in Inghilterra, con la messa al bando dei combattimenti fra animali, il Bulldog fù allevato in taglia più ridotta fino ad arrivare all’English Bulldog che oggi conosciamo.Negli Stati Uniti,soprattutto negli stati del sud, l’A.B. è considerato un vero e proprio patrimonio nazionale, un pezzo di storia americana; è tuttoggi utilizzato nella caccia al cinghiale, agli orsi e per la guardia e la difesa, ma è soprattutto un fedele compagno di vita.

BULLDOG AMERICANO

Eccezionale guardiano

“Dà un incredibile senso di sicurezza stare lì fuori con il tuo Bulldog vicino, per quanto grande sia la tua proprietà”. Sono parole di un noto allevatore americano che riassumono la vera natura di questa razza. Anche se utilizzato per la caccia al grosso selvatico e con ottimi risultati, l’A.B. è un vero guardiano. La famiglia sopra di tutto, anche della sua vita, per i bambini possiede un senso di protezione quasi maniacale.

Verso gli estranei ha un comportamento che potrebbe trarre in inganno tanto si dimostra socievole in presenza del padrone; al minimo accenno di pericolo il cane si fà subito più attento, senza reazioni esagerate, consapevole della sua forza. Il livello di attenzione cresce proporzionalmente al pericolo, fino all’attacco, ma solo se obbligato dalle circostanze. Non necessita di un addestramento particolare perchè guardia e difesa, in senso stretto, fanno parte della sua natura. Se si desidera addestrarlo, ciò deve essere fatto da una persona qualificata, che conosca bene questo tipo di cane e le sue reazioni.

L’importanza ella socializzazione

L’american bulldog è un cane per tutti, purché sia giustamente selezionato e, se ben educato, non si rivela mai invadente od ingombrante, in qualsiasi luogo ci si trovi. Nel selezionarlo è necessario prestare la massima attenzione al carattere, perché cani di questa mole e potenza possono, se troppo nevrili, rivelarsi ingestibili. Chi sceglie un American Bulldog difficilmente cambia, per tutta la vita.

Essendo un cane da lavoro i difetti lievi non penalizzano la qualità morfologica del soggetto. Hanno invece molta importanza le doti strutturali e caratteriali che ne determinano le attitudini al lavoro. La selezione naturale operata nei secoli scorsi e quella dell’uomo in tempi più recenti, l’hanno reso un cane solido ed in salute, che non necessita di particolari cure.

Prezzo

Per questo grande guardiano e difensore i prezzi superano spesso il migliaio di euro e il costo medio solitamente è compreso tra i 1200 – 1800 euro

Ringraziamo l’allevamento bulldogs burrow per la realizzazione di questa scheda

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