Alano: Foto, caratteristiche e prezzo della Razza.

alano arlecchino

Origine della razza

L’alano potrebbe avere origini elleniche infatti é anche chiamato “l’Apollo dei cani”.

Nel ‘400 si diffuse soprattutto in Germania, grazie all’arrivo del popolo asiatico degli Alani, che aveva al seguito dei potenti cani mastini.

Date le loro capacità di sopravvivere su animali di grossa taglia come gli orsi, fu selezionata una razza incrociando quei Mastini con i Levrieri irlandesi.

Il risultato é quello che oggigiorno chiamiamo Alano, o anche Danese in Inghilterra.

Descrizione dell’Alano

Taglia gigante ma allo stesso tempo elegante e forte. L’altezza minima del maschio é di 80 cm, delle femmine leggermente più bassa, il peso si aggira sui 60 Kg.

Ha la testa allungata e stretta e la canna nasale piuttosto lunga. Il collo muscoloso e lungo, gli arti muscolosi e lunghi. Gli occhi rotondi e scuri, le orecchie lunghe ed appuntite, sono portate diritte.

testa

I denti hanno la chiusura a forbice. Il pelo é corto e lucido, nella varietà di colore nero (Alano nero), gli occhi sono scuri, mentre nella varietà blu possono essere anche di una tonalità più chiara.

Nell’Alano fulvo il pelo é color giallo oro, con la maschera nera.

Nell’Alano tigrato il colore di fondo é giallo oro, con striature trasversali continue e nere (gli occhi sempre scuri).

Generalmente più pesa é più é apprezzato.

CARATTERE

Di natura é un cane equilibrato, buono ed affettuoso. Sa difendere il suo padrone a volte in modo accanito.

E’ sensibile quando si tratta del suo padrone e se percepisce una minaccia diventa aggressivo.

Molto decorativo, ma buon cane da guardia. L’Alano fulvo e l’Alano tigrato sono più vivaci e data la loro corporatura più esile, sono anche più scattanti.
Anche se vive in ampi spazi ha bisogno di correre molto per mantenere la forma fisica.

In età adulta mangia almeno un Kg. e mezzo di carne quotidianamente.

STANDARD dell’alano

Standard FCI in vigore dal 02/04/01

Pese d’origine: Germania

Utilizzazione: Cane d’accompagnamento, da guardia e da protezione

Classificazione: Gruppo II – Cani di tipo Pinscher e Schnauzer, Mollossoidi, cani da montagna e bovari svizzeri – Sezione 2a (Mollossoidi tipo mastino) – nn° 65a (Fulvo); 65b (Tigrato); 66c (Nero); 66d (Arlecchino); 67e (Blu). Non sottoposti a prove di lavoro.

Brevi cenni storici:

I diretti antenati dell’attuale alano tedesco sono l’antico ‘Bullenbeisser’ e i grandi maschi impiegati nella caccia da seguita e in particolare al cinghiale, cani di struttura e conformazione intermedia tra un possente mastino di tipo inglese e un levriero agile e leggero.

Sotto la denominazione Dogge (alano) si intendeva inizialmente un grande cane potente che non doveva obbligatoriamente appartenere a una determinata razza.

In seguito le denominazioni ‘molosso di Ulm’, ‘molosso inglese’, ‘Hatzrude’ (grande maschio per la caccia da seguita), ‘Saupaker’ (acchiappascrofe o cane da cinghiale) e ‘grande molosso’ hanno designato differenti tipi di cane che si distinguevano per il colore del mantello e per la taglia.

cucciolo alano

Nel 1878 a Berlino, un comitato composto da 7 allevatori, sotto la presidenza del dr. Bodinus, prese la decisione di raggruppare tutte le sopraddette varietà sotto il nome di Deutsche Dogge (alano tedesco).

In questo modo fu messa la prima pietra per l’allevamento di una nuova razza di origine tedesca.

Nel 1880, in occasione di un’esposizione a Berlino, fu redatto il primo standard dell’alano tedesco.

A partire dal 1888, la razza fu affidata al ‘Deutscher Doggen Club 1988 e.V.’ che, nel corso degli anni, ha modificato lo standard in più riprese.

Forma e contenuto attuali corrispondono al modello proposto dalla FCI.

Aspetto generale:

Nel suo aspetto generale, l’alano tedesco unisce fierezza, forza ed eleganza in un insieme pieno di nobiltà.

E’ grande, potente e di costruzione armoniosa.

L’alano, grazie alla mole unita alla distinzione, all’armonia dell’aspetto, alla proporzione delle forme, dà a colui che lo contempla l’impressione di trovarsi di fronte a una statua piena di nobiltà.

E’ l’Apollo delle razze canine.

Proporzioni fondamentali:

Nell’ Alano il tronco, specialmente quello dei maschi, si inscrive nel quadrato.

La lunghezza del tronco (misurato dalla punta della spalla alla punta dell’ischio) non deve superare nei maschi il 5% dell’altezza al garrese e nelle femmine il 10%.

L’altezza minima richiesta al garrese è 80 cm per i maschi e 72 cm per le femmine.

Comportamento e carattere:

L’alano è dotato di una bontà istintiva, affettuoso e attaccato ai suoi padroni, specialmente ai bambini, riservato con gli estranei.

Si deve ricercare un cane da accompagnamento, adatto a vivere in famiglia, senza paure e sicuro di sé, ricettivo nell’apprendimento, privo di aggressività e dotato di soglia di reazione elevata.

Testa:

Armonicamente proporzionata nell’insieme, allungata, stretta, con profili netti, molto espressiva, delicatamente cesellata (soprattutto nella regione sottorbitale).

Le arcate sopracciliari sono ben sviluppate senza tuttavia essere salienti.

La distanza dalla estremità del tartufo allo stop, che è nettamente pronunciato, deve corrispondere quanto più possibile alla distanza tra lo stop e la cresta occipitale. quest’ultima è poco pronunciata.

Le linee superiori del cranio e del muso devono essere parallele.

Di fronte la testa deve apparire stretta, il muso deve essere più largo possibile e i muscoli delle guance (messeteri) solo leggermente accennati, mai marcatamente in rilievo.

Tartufo:

Ben sviluppato, più largo che tondeggiante, con narici ben aperte, deve essere nero, con l’eccezione degli alani arlecchini, per i quali il tartufo nero è ricercato, ma è ammesso il tartufo parzialmente depigmentato (ladre) o di color carnicino.

Muso:

Profondo e più rettangolare possibile. Commensura labiale ben visibile. Labbra pigmentate di nero. Negli arlecchini sono ammesse labbra parzialmente o completamente depigmentate.

Mascelle-Denti:

Mascelle ben sviluppate, larghe. Dentatura robusta, sana e completa con chiusura a forbice (42 denti secondo la formula dentaria).

Occhi: Di grandezza media, rotondi, più scuri possibile, con espressione viva e intelligente. Negli alani blu sono ammessi gli occhi un po’ più chiari.

Negli alani arlecchini sono ammessi gli occhi chiari o di colore diverso (gazzuoli). Le palpebre seguono perfettamente la forma del globo oculare.

Orecchie:

attaccate alte, naturalmente ricadenti, di grandezza media, con margine anteriore aderente alla guancia.

colorazione merle

Collo: Lungo, asciutto, muscoloso. Il collo dell’ Alano è ben sviluppato alla base, si assottiglia leggermente verso la testa; il suo profilo è ben arcuato nella regione della nuca. Portato alto, leggermente inclinato in avanti.

Corpo:

Garrese: è il punto più elevato del possente tronco. E’ costituito dal margine superiore delle scapole che superano le apofisi spinose delle vertebre.

Linea superiore: Dorso corto e ben teso, quasi rettilineo, leggermente inclinato verso il posteriore. Rene leggermente arrotondato, largo e con muscolatura forte.

Groppa:

Larga, ben muscolata, leggermente inclinata dal sacro alla radice della coda, si fonde senza interruzioni nell’attaccatura della coda.

Coda:

Raggiunge il garretto. Attaccata alta e larga, si assottiglia progressivamente all’estremità; in riposo pende in posizione naturalmente distesa; in movimento o quando il cane è eccitato si incurva leggermente a sciabola, ma senza sorpassare sensibilmente la linea del dorso.

La coda con peli lunghi sulla faccia inferiore non è ricercata.

Torace:

Disceso fino a livello dei gomiti. Coste ben cerchiate inclinate verso il posteriore. Gabbia toracica di buona larghezza, con petto pronunciato.

Linea inferiore:

Ventre ben retratto, a formare una linea aggraziata che si prolunga nella linea inferiore del torace.

Anteriore:

Spalla: Dotata di muscolatura potente. Scapola lunga e obliqua, a formare col braccio un angolo compreso tra i 100 e i 110°.

Braccio: Robusto e muscoloso, ben aderente al torace; deve essere un po’ più lungo della scapola.

Gomiti: Nè rivolti all’esterno, nè all’interno.

Avambraccio: Robusto, muscoloso, perfettamente in appiombo sia di fronte sia di profilo.

Carpo: Robusto, solido, si continua armonicamente con l’avambraccio.

Metacarpo: Robusto, in appiombo visto di fronte, visto di profilo solo leggermente inclinato in avanti.

Piedi anteriori: Rotondi, con dita fortemente arcuate e ben chiuse (piede da gatto); unghie corte, resistenti, più scure possibile.

Posteriore:

l’intera ossatura del posteriore è ricoperta dai muscoli potenti che rendono la groppa, le anche e le cosce larghe e arrotondate.

Visti da dietro i posteriori, robusti e dotati di buone angolazioni sono paralleli agli anteriori.

Coscia: Lunga, larga, molto muscolosa.

Grassella (ginocchio): Solido, posto all’incirca sulla verticale dell’anca.

Gamba: Lunga, più o meno della stessa lunghezza della coscia, ben muscolata.

Garretto: Solido, robusto, nè rivolto all’esterno, nè all’interno.

Metatarso: Corto, robusto, pressochè perpendicolare al suolo.

Piedi posteriori: Rotondi, dita decisamente arcuate e ben chiuse (dita da gatto); unghie corte, resistenti, più scure possibile.

Andatura: Armoniosa, morbida, con buon allungo, leggermente elastica; gli arti visti dal davanti o da dietro, si muovono parallelamente al piano mediano del corpo.

Pelle: Ben aderente e ben tesa, nei soggetti unicolore ben pigmentata. Negli arlecchini la ripartizione del pigmento corrisponde essenzialmente alla ripartizione delle macchie.

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Mantello:

Natura del pelo: Cortissimo e fitto, liscio, lucente e ben aderente al corpo.

Colore del pelo: L’alano è allevato in tre varietà di colori distinti: fulvo e tigrato; arlecchino e nero; blu.

Alano fulvo: Mantello dal giallo oro chiaro al giallo oro intenso; la maschera nera è ricercata; piccole macchie bianche al petto e ai piedi sono indesiderate.

Alano tigrato: Colore del fondo dal giallo oro chiaro al giallo oro intenso con striature nere più regolari possibile e nettamente disegnate, che seguono la direzione delle costole; la maschera nera è ricercata; piccole macchie bianche al petto e ai piedi sono indesiderabili.

Alano arlecchino: (bianco screziato di nero, chiamato un tempo tiger): Colore del fondo bianco puro, quanto più possibile privo della minima moschettatura, con macchie nero lacca dal contorno strappato di dimensioni varie e ben ripartite su tutta la superficie del corpo.

Macchie parzialmente grigie o brunastre sono indesiderate.

Alano nero: nero lacca, sono ammesse macchie bianche.

Fanno parte di questa varietà gli alani mantel-tiger, nei quali il nero copre il tronco come un mantello, mentre il muso, il collo, il petto, il ventre e l’estremità della coda possono essere bianchi, così come gli alani platten nei quali il mantello è bianco con grandi macchie nere.

cuccioli alano

Alano blu: mantello blu acciaio puro; sono ammesse macchie bianche al petto e ai piedi.

**i Fuori Colore non sono previsti dallo standard**

Difetti

tutto ciò che si allontana da quanto precedentemente detto deve essere considerato come difetto, che sarà penalizzato secondo la gravità.

In particolare:

  • caratteri sessuali troppo poco pronunciati (assenza di dimorfismo sessuale);
  • mancanza di armonie delle forme;
  • soggetti troppo leggeri o troppo grossolani;
  • comportamento o carattere: mancanza di sicurezza, nervosismo, soglia di eccitazione bassa;
  • testa: assi cranio-facciali non paralleli; cranio convesso (cranio a mela); linee axio-facciali convergenti (cranio cuneiforme); stop troppo poco pronunciato; muscolatura delle guance (messeteri) troppo sviluppata;
  • muso appuntito;
  • labbra troppo poco sviluppate, o pendenti più in basso della mascella inferiore (labbra fluttuanti);
  • canna nasale concava, convessa (montonina) o discendente verso l’avanti (naso aquilino);
  • mascelle/denti: qualsiasi diversità da una dentatura completa (si ammette unicamente la mancanza dei P1 – 1° premolare – nella mascella inferiore); posizione irregolare degli incisivi isolati, anche se non compromettono la chiusura normale della mascella; denti troppo piccoli; chiusura a tenaglia;
  • occhi: palpebre non aderenti al globo oculare; congiuntiva oculare troppo rossa; occhi chiari, espressione truce, di colore giallo ambra (da rapace); blu slavato, occhi vai (in tutti i cani unicolori); troppo rotondi o di taglio sottile;

Altri

  • orecchie: attaccate troppo alte o troppo basse, non aderenti o appiattite contro le guance;
  • collo: collo corto, tozzo, collo detto da cervo; pelle del collo troppo lassa, giogaia;
  • linea dorsale: dorso insellato, dorso di carpa, troppo lungo, linea del dorso rimontante verso il posteriore (groppa più alta del garrese);
  • groppa: groppa orizzontale o troppo avvallata;
  • coda: troppo grossolana, troppo lunga oppure troppo corta, attaccata troppo bassa o portata troppo alta oltre la linea del dorso; ad uncino, arrotolata oppure deviata lateralmente; deturpata da traumatismo, ingrossata alla sua estremità o amputata;
  • torace: coste piatte o troppo cerchiate (torace a botte), larghezza o profondità del torace insufficiente; sterno troppo sporgente (petto di pollo);
  • linea inferiore: ventre troppo poco retratto, mammelle troppo evidenti;
  • anteriore: angolazioni insufficienti; ossatura troppo leggera, muscolatura poco sviluppata; anteriore non in appiombo in stazione;
  • spalla: spalla mal inserita, troppo coricata; scapola troppo diritta;
  • gomito: scarsa solidità del gomito, deviato all’esterno o all’interno;
  • avambraccio: incurvato (non in appiombo), aumentato di volume in corrispondenza del carpo;
  • carpo: edematoso (aumentato di volume), troppo inclinato o troppo dirittto sul nodello;
  • metacarpo: troppo flesso o troppo verticale;
  • posteriore: angolazioni troppo chiuse o troppo aperte (ottuse); garretti chiusi, vaccinismo o cagnolismo;
  • garretti: edematosi (aumentati di volume), poco solidi;
  • piedi: piatti, dita aperte o troppo lunghe;
  • andatura: passo corto, andatura rigida, ambio frequente o continuato, mancanza di coordinazione tra l’azione dell’anteriore e del posteriore;
  • mantello/natura del pelo: pelo doppio, pelo opaco;
  • colore del pelo: alano fulvo: mantello giallo grigiastro, giallo brunastro, color isabella o giallo sporco.
    Tigrato: colore del fondo blu argento, tigrature slavate; arlecchino: punteggiato di grigio blu, macchie in gran parte giallastro o grigio blu.
    Nero: nero con riflessi gialli, bruni o blu; alano blu: color blu giallastro o blu nerastro.

Difetti gravi dell’alano:

Comportamento o carattere: timidezza.

Mascelle/denti: prognatismo, enognatismo, deviazione laterale della mandibola.

Occhi: entropion, ectropion.

Coda: coda spezzata.

Difetti eliminatori:

Comportamento e carattere: aggressività, mordacità per paura.

Tartufo: tartufo interamente depigmentato, narici separate da un profondo solco.

Colore del pelo: alani fulvi e tigrati con lista bianca, collare bianco, piedi bianchi, balzane (calze bianche) ed estremità della coda bianche; alani blu con lista bianca, collare bianco, calze bianche ed estremità della coda bianche; arlecchini: soggetti bianchi senza tracce di nero (albini), sordi, dal mantello detto ‘porcellanato’, nei quali predominano le macchie blu, grigie, fulve o anche tigrate; alani arlecchini detti ‘merle’ a macchie nere su fondo grigio.

Mole: al di sotto del minimo prescritto dallo standard (vedi paragrafo ‘proporzioni fondamentali’).

Nota: I maschi devono avere due testicoli di aspetto normale discesi nello scroto.

Prezzo:
Per questa razza gigante, si trovano anche cuccioli a 800 euro, ma noi pensiamo che bisogna rivolgersi ad un allevatore serio che in media chiederà intorno ai i 1200 euro.

Guarda il video dell’ALANO